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Prendiamola a ridere per non piangere. Fiumi di inutile denaro al sistema delle banche con l’aggravante delle grandi imprese europee. Artigiano, piccolo imprenditore, disoccupato, studente, precario? Per te niente, neanche uno spiccio, solo la fame

Capire il Quantitative Easing. Il bazooka bagnato della Bce. I deficit pubblici di Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna a confronto con Italia ed Eurozona: “Caro Draghi, mettiti pure l’anima in pace, la politica monetaria non funziona né nel breve, né nel medio, né nel lungo periodo. La cura si chiama politica fiscale espansiva ed è proibita nell’Eurozona”

Se il denaro del Quantitative Easing fosse adoperato nell’economia reale e non per far speculare il sistema finanziario, una famiglia di 4 persone riceverebbe un bonifico di 21.600 euro. E se quei soldi fossero adoperati per un lavoro transitorio per i 17 milioni di disoccupati dell’Eurozona, essi avrebbero un reddito di 1.000 euro al mese per 9 anni. Non ci sarebbero disoccupati fino al 2025! E’ la truffa del secolo, e voi state zitti a subire i politici che dicono “non ci sono soldi”…

La stampa nazionale suona la gran cassa a vuoto. Articolo del professor Andrea Terzi: “Non si crea lavoro per i disoccupati, né nuova domanda. Scendono i redditi dei risparmiatori. L’Eurozona è condannata a esportare più di quanto importi, quindi a dipendere dalle scelte altrui mancando una politica propria”

Si dimostra che uno Stato dotato di una propria banca centrale: a) non può mai finire i soldi; b) non deve chiederli in prestito a nessuno; c) non deve tassare nessuno né tagliare le spese dello Stato per procurarseli.
Semplicemente, la quantità di denaro è virtualmente infinita ma questa viene utilizzata, quando serve, soltanto per finanziare l’1% più ricco e non per aiutare l’economia e la società reali

Il capo economista del Nomura Research Institute, che sarà a Firenze con Bill Mitchell sabato 22 novembre, spiega: “E’ in corso una recessione dei saldi di bilancio, se il settore privato si è indebitato deve tagliare spesa e risparmi, e non può prendere denaro in prestito. Soltanto lo Stato può intervenire e riavviare il ciclo economico”

L’economista australiano, tra i massimi riferimenti mondiali per la MMT, sarà nel capoluogo toscano sabato prossimo e dalle 11,30 alle 13 parteciperà ad una tavola rotonda. Martedì invece potrebbe essere a Roma in un incontro organizzato dagli attivisti della capitale. Presto vi daremo i dettagli

La perdita dei diritti degli uni equivale ad un arricchimento della minoranza che vede preservato il proprio status sociale grazie alla penuria di denaro. Per questo va ribaltato il paradigma del neoliberismo

I dati confermano quello che (non) sta succedendo in Giappone: la ripresa dell’economia reale. Ampliare la base monetaria con i QE è inutile, non ha (e non può avere) impatto sull’economia reale

Brillante analisi sul falso mito che crede gli USA o altri Paesi con un consistente debito pubblico nella loro valuta a tasso di cambio fluttuante sull’orlo dell’iperinflazione