Un anno fa il nostro Presidente del Consiglio riusciva a dire: “La Legge di Stabilità è il più grande taglio di tasse della storia repubblicana in un anno”. Nel frattempo, nel mondo reale, le aumentava di 11 miliardi portando la pressione fiscale stimata dal 43,4 al 43,7%. Oggi altri pesci abboccano
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Dietro la propaganda: nel 2015 le tasse saranno di 788 miliardi con un incremento di 11 miliardi rispetto al 2014. E per il 2016 tasse come minimo per 804 miliardi, 26 miliardi in più che nel 2015. Il deficit al 2,2% è il più “austero” degli ultimi anni, e l’avanzo primario continua ad aumentare
I 15 miliardi di taglio della spesa pubblica comporterebbero un effetto recessivo stimabile in 24 miliardi di Pil, mentre il taglio delle tasse per 18 miliardi non riuscirebbe a compensarlo: “Come sempre è una previsione a spanne, ma da 4 anni ci azzecchiamo”
Tutto così semplice semplice da essere capito da panettieri, baristi, imprenditori, fornai, muratori, casalinghe, insegnanti, disoccupati, studenti, nonne, impiegati pubblici e privati, operai… ma a fatica dai principali giornali nazionali
Ti danno 18 con la mano destra e ti tolgono altrettanto con la sinistra. Con la mano destra getto un salvagente, con la sinistra tolgo il tappo e lo sgonfio. Sono alle prese con l’enorme sforzo di spostare 100 chilogrammi di piume dalla loro tasca destra alla tasca sinistra, e, contemporaneamente, 100 chilogrammi di pietre dalla tasca sinistra alla destra