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Come funzionano i tassi di interesse fissi e variabili. Come ha agito la Banca d’Italia dopo il 1981. Il ruolo di Usa e Germania. Come l’uscita dallo Sme ha fatto scendere i tassi di interesse. Cosa avverrebbe con una uscita ordinata dall’Eurozona.

Un’illuminante citazione del Governatore della Banca d’Italia del 1973, Guido Carli, sul ruolo della Banca Centrale come ramo bancario e finanziario del Tesoro

Come si finanziava il governo (cioè come il Tesoro finanziava la propria spesa) prima del divorzio fra Tesoro e Banca d’Italia

D’ora in poi sarebbero stati i mercati, depositari del potere monetario, a dettare l’agenda economica al governo e al parlamento di Roma

Il divorzio tra Banca d’Italia e Tesoro, oltre ad aver privato il governo dello strumento per il controllo diretto del tasso d’interesse, ha determinato il trasferimento di ricchezza dalla collettività nazionale a favore dei detentori dei titoli del debito pubblico

Il divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia, oltre ad aver privato il governo del controllo diretto del tasso d’interesse, ha determinato il trasferimento di ricchezza dalla collettività nazionale a favore dei detentori dei titoli del debito pubblico, i rentiers

Con il cosiddetto ‘divorzio’ tra Banca d’Italia e Ministero del Tesoro, quest’ultimo rinunciava alla sua sovranità nel definire il livello dei tassi di emissione dei titoli lasciando al mercato la sua definizione. Protagonisti di questo accordo: Andreatta e Ciampi. Ecco cosa è davvero accaduto