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Qui il link all’inchiesta di Corporate Europe Observatory:https://corporateeurope.org/economy-finance/2016/12/ecb-quantitative-easing-funds-multinationals-and-climate-change
Qui il bell’articolo in italiano di Andrea Baranes su “Non con i miei soldi“: http://www.nonconimieisoldi.org/cosa-non-va-nella-finanza/quantitative-easing-cambiamenti-climatici/
I due link che presentiamo sono esaustivi della situazione che si è creata con il “sottoinsieme” del Quantitative Easing dedicato all’acquisto di obbligazioni societarie. Ovviamente grandissime società. Un fiume di denaro pari a 46 miliardi di euro dallo scorso giugno, quando l’operazione è stata avviata, fino al 25 novembre scorso.
Mentre tutto questo accadeva e 80 miliardi al mese venivano creati esclusivamente a favore del settore finanziario, la stampa nazionale, a due giorni dalle rivelazioni di Corporate Europe Observatory, si dedicava esclusivamente alle vicende delle giunte di Roma, di Milano e ad un caso di “finta” laurea del Ministro dell’Istruzione.
Stiamo dicendo che nel corso del 2016 la Banca Centrale Europea ha creato almeno 1000 miliardi di euro dal nulla. Parliamo di una cifra pari a circa i 2/3 dell’intera ricchezza prodotta in un anno in Italia. Mentre compiva quest’azione a tutto vantaggio della parte più ricca del continente e non solo, neanche un centesimo è stato dato agli Stati e da questi a cittadini e imprese; anzi, si richiedono sacrifici e rispetti millimetrici di vincoli astratti.
Se gli europei fossero pienamente consapevoli di quanto sta avvenendo, scenderebbero in strada per una protesta infinita.
Aiutiamo comunque i giornalisti a commisurare la grandezza di quanto si decide a Francoforte con lo spazio che dedicano alle principali notizie.
Se Marra avesse intascato una tangente da 350 mila euro, il malversato della Bce corrisponderebbe a 2.857.142 volte tanto. Le scelte di Draghi e soci, dunque, pur legali, causano uno spostamento di ricchezza di 2.857.142 volte più grave rispetto ad un Marra qualsiasi.
Se facessimo questo rapporto rispetto al caso del sindaco di Milano o della nuova ministra Fedeli, otterremmo un risultato tendente all’infinito.
Eppure nessuno spende una riga per l’inchiesta di Corporate Europe Observatory.
 
 
 

Lettera aperta al deputato del M5S: “E’ tempo che iniziate ad allargare le vostre vedute, comprendere bene il sistema Eurozona nel quale vivete come noi, altrimenti non potrete fare nulla per risollevare le sorti dell’Italia, nemmeno se andrete al governo, e verrete inesorabilmente spazzati via dalla storia. Ci pensi, Di Battista: è molto importante”

Una lettera che smonta punto su punto le radicate convinzioni dei nostri editorialisti: la spesa pensionistica, il tesoretto per gli interessi, l’Italia spendacciona, gli esempi di Argentina e Russia, gli avanzi primari come garanzia per le rendite finanziarie