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Mi arriva un tweeet di José Martì, e mi dice che Grillo in persona gli ha detto:
Non ho niente contro Barnard. L’ho invitato, ma lui mi odia”.
Potrebbe essere veramente accaduto, perché Grillo diede la stessa risposta al giornalista Roberto Santilli all’Aquila, e di Santilli mi fido. Allora…
“Caro Beppe,
spero che questa mia ti raggiunga. Non ti odio. Odio la rete dove la RAI e la tua amica Milena Gabanelli mi hanno seppellito togliendomi lavoro e reddito dopo 20 anni di giornalismo a rischiare la pelle per dire quelle verità che la rete ha ormai distrutto. Odio la rete dove la volontà degli uomini e delle donne che con le pezze al culo cacciarono i nazisti dall’Italia non esisterà mai più. Detesto Casaleggio che ti accompagna persino al bagno purché certa gente non possa parlarti faccia a faccia, Casaleggio che è esattamente quello che Gelli era per la politica nell’80, l’uomo silente dietro le quinte, ma il capo vero fuori da ogni democrazia. Odio la stupidità di tutti gli italiani che vedono questo, cosa evidente come un Caterpillar in un bagno, ma non lo vedono in realtà.
Ci siamo visti a Quarrata nel 2006, eri già morto, non c’eri più, svicolavi, non mi guardavi neppure negli occhi quando ti parlavo. Poi Casaleggio ha fatto il resto. Non ti odio. Tu non ci sei più. Mi piacevi, lo confesso, quando eri l’amico di padre Alex Zanotelli… quel Grillo lì, prima di Travaglio, di De Magistris, di Di Pietro, prima di Lorenzo Fazio e della risma che sai, prima di diventare “scemo e cinico”. Prima di Casaleggio. L’ho scritto e lo ripeto.
Non ti odio Beppe. Sono qui, dpbarnard@libero.it, parlami, la ME-MMT è la proposta della base del M5S più votata in assoluto, e io sono uno della ME-MMT in Italia. Parlami, ma senza Casaleggio. Se tu ci fossi ancora… PB”.

Strategia:
A)   Allettare le anime attive, dargli una fede dopo anni di buio.
B)   Farli lavorare come negri, gratis.
C)   Una volta che hanno portato il bottino al Padrone, possono pure crepare.
Questo è Casaleggio, a 5 Stelle.
Casaleggio, e il suo specchietto impotente Grillo, hanno invasato, eccitato, corteggiato decine di migliaia di attivisti in buona fede nel Paese. Usando la fatica di questi ultimi a costo zero, hanno spalancato agli italiani medi – cioè a decine di milioni di persone mai state attivisti – l’alternativa al voto mefitico dei partiti tradizionali. Sarà così che alle prossime elezioni il buttafuori da discoteca, la commerciante di scarpe, il taxista o la maestra di canto e tantissimi come loro voteranno il M5S.
E’ quello che voleva Casaleggio.
Degli attivisti a 5 stelle ora non gliene frega nulla. Erano muli da soma. E ora che l’elettorato medio fiocca da Casaleggio in massa, i muli possono pure morire, essere cacciati, trattati da schifo, umiliati, ignorati.
Questo è un cinismo orrendo, altro che 5 stelle.
Il M5S faccia un congresso nazionale di tutti quelli che si sono spellati la schiena per anni e che meritano di essere la VOCE e i Diritti delle 5 stelle, cacci Casaleggio e Grillo dal movimento coi loro grillini ancora così schiavi da non rendersi conto di cosa gli hanno fatto.
Abbiate dignità. Amate il lavoro che avete fatto. Non meritate di essere stati solo muli ora da rottamare.
FONTE: http://www.paolobarnard.info/

Parlo alle persone del Movimento Cinque Stelle, vi parlo come Paolo Barnard ma soprattutto a nome della Mosler Economics MMT. L’incipit di questa lettera è duretto, ma solo per fini di memoria storica. Poi arriviamo alla sostanza