Il “Profeta della decrescita” a L’Aquila tra sogni e realtà. Che poi non è molto distante dal pensiero post-keynesiano: “Riconversione ecologica dell’economia, produzione interna e non export, uscire dall’austerità con la piena occupazione”. Anche se poi si cerca di nasconderlo con innocui slogan: “Né Stato né mercato, voglio la società civile”
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Dobbiamo ricominciare non solo a credere in un futuro migliore attraverso gli esempi di buon governo, ma anche iniziare a volerlo, con un uso del deficit pubblico (e quindi del debito e dello strumento di progresso pubblico per eccellenza) a favore di tutti i cittadini della nostra Repubblica. l COP21, tra l’altro ampiamente infiltrato da lobby che si fingono NGO, non si propongano “esempi virtuosi” di operato nell’interesse pubblico ma bensì parametri astratti per selezionare chi saranno i governi buoni e cattivi (1,5° C)
La Piena Occupazione, consentita dall’adozione del modello economico post-keynesiano e in piena applicazione dei principi costituzionali, troverà quindi corrispondenza in una progressiva tutela della natura e delle risorse ambientali, come spiegato nei documenti che alleghiamo. Faccia rispettare e applicare la Costituzione e la Piena Sovranità Democratica dell’Italia. Lo ricorderemo
L’economista, tra i padri della Mmt, scrisse: “Una economia di pieno impiego è destinata ad espandersi, mentre se si punta alla produzione si rischia di avere una società iniqua e instabile”