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In che modo ci si deve porre quando si affrontano situazioni di scontro: creare una propria alternativa vincente e credibile e condurre l’avversario sul proprio terreno, “prendere o lasciare”

“Dai lager si fugge” scrive il cronista aquilano. “Chiedo un tavolo che parta dall’Abruzzo per studiare l’uscita coordinata e non scomposta dall’Eurozona e la distruzione dei Trattati Sovranazionali che stuprano la nostra Costituzione. Il tutto al fine di imporre il Programma di Piena Occupazione e di Pieno Stato Sociale Me-Mmt, Sovranità Monetaria, Sovranità di Bilancio”

Attualmente la Grecia “paga” con le tasse la spesa pubblica e “paga” con le esportazioni le importazioni. Per questo non deve temere nulla e anzi può beneficiare dal ritorno alla propria moneta. Un punto di forza che va fatto pesare nelle contrattazioni. Il popolo chiede pane, non brioches, e andrà con chi darà ad esso pane.

L’attuale ministro delle Finanze del governo Tsipras risponde alle nostre domande: “Il piano Juncker? Inutile parlarne. Il QE? Soldi nelle tasche delle banche. L’euro? Ero contrario a come è stato progettato. Ci sono vie d’uscita ma manca la politica. Io e la MMT? Mi descrivono come un compagno di viaggio, anche se sono di orientamento più marxista”

L’economista Mmt australiano riguardo la situazione ellenica: “Tsipras rischia di operare dentro le regole mainstream neoliberali e costringere il Paese a finanziarsi sui mercati di capitali privati. Essere nella stessa unione monetaria della Germania le sarà impossibile. La situazione si risolverebbe tornando alla sovranità monetaria”

L’economista statunitense in merito al risultato greco: “Tsipras e Syriza possono parlare quanto vogliono dell’anti-austerità, ma senza la loro moneta nazionale semplicemente non possono farcela”