Stephanie Kelton sul New York Times qui articolo originale
Quando il governo spende più di quanto incassa in tasse, un “deficit” viene registrato nei libri contabili. Ma questa è solo metà della storia. Supponiamo che il governo spenda 100 dollari e ne raccolga 90 in tasse, lasciando a qualcun altro i restanti 10 dollari. Quei 10 dollari extra verranno registrati come un surplus nei libri contabili di qualcun altro.
Questo significa che i -10 dollari del governo corrispondono sempre a +10 dollari da qualche altra parte. Non c’è alcuna corrispondenza mancante e non c’è alcun problema a mettere insieme le cose. I bilanci devono bilanciarsi, dopo tutto.
Il deficit del governo si rispecchia sempre in un surplus equivalente da qualche altra parte. 
Il problema è che i politici guardano questa immagine con un occhio chiuso. Vedono il deficit di bilancio ma non si accorgono del surplus corrispondente dall’altra parte. E dato che anche tanti americani, allo stesso modo, non se ne accorgono, finiscono con l’applaudire gli sforzi a pareggiare il bilancio, anche se questo significherebbe cancellare il surplus del settore privato.