di Pier Paolo Flammini, pubblicato su La Voce di Romagna
In una scuola ci sono 98 bicchieri d’acqua per 100 bimbi. Durante la ricreazione tutti si recano alla mensa per bere, ma in due restano senza acqua. “Dovete essere più veloci degli altri, così berrete anche voi” li sgrida la maestra. I due bimbi si allenano, corrono, si esercitano: e il giorno dopo riescono a bere. Tuttavia ne restano altri due che rimangono a loro volta senza acqua, e la maestra li sgrida. Così anche loro si allenano. E il giorno dopo bevono; eppure altri due bambini restano senza bicchiere.
La maestra e il preside, assieme ai genitori che protestano, si interrogano e arrivano ad una soluzione: “I bimbi devono essere bravi ed allenati. Se tutti si alleneranno, avranno da bere: è impossibile che i bambini allenati non raccolgano quanto meritino”.
Tutti gli alunni diventano bravissimi nella corsa. Eppure ce ne sono sempre due che non riescono a bere. Così cresce l’aggressività nel momento della ricreazione, con spinte, calci, sgambetti, minacce. Il preside è interdetto: tutti si applicano al massimo persino disobbedendo alla legge, ma resta sempre qualche alunno insoddisfatto.
Basterebbe aprire il rubinetto e riempire altri due bicchieri d’acqua, ma le regole del Provveditorato lo vietano. Nessuno sa perché: pensano tutti che se così si è deciso, così è giusto.
Questa piccola storia è una metafora del funzionamento del sistema capitalistico liberista: gli alunni sono i lavoratori e i piccoli imprenditori ai quali si richiede di migliorare (riforme strutturali), i due bimbi senza bicchiere sono i disoccupati, la maestra è lo Stato italiano, il Preside la Commissione Europea, il Provveditorato la Bce.
Sarebbe sufficiente ampliare un po’ la base monetaria (l’acqua, la liquidità) per non avere più disoccupati, ovvero bambini senza bicchieri d’acqua. Si costruirebbe una scuola più solidale e armoniosa e meno aggressiva.
Se a scuola ci sono 98 bicchieri d'acqua per 100 bambini: la metafora dell'austerità
Sei in: Home1 / ARTICOLI2 / CAPIRE MMT3 / Se a scuola ci sono 98 bicchieri d'acqua per 100 bambini: la metafora...