Apriamo la MMT al dibattito politico italiano. Ora, o mai più

Alla vigilia dell’incontro pubblico organizzato da MMT Italia il 25 giugno, ci preme ribadire il nostro punto di vista, per condividerlo con gli attivisti che vorranno essere presenti.
Pensiamo che non ci sia modo di attuare la Costituzione restando all’interno dell’Unione Europea, e certamente cambiarla ci allontana in modo irreparabile da quel modello politico, sociale ed economico disegnato dalla nostra Carta.
MMT (Modern Money Theory, teoria della moneta moderna) è la teoria economica che fornisce un’interpretazione del mondo contemporaneo chiara e precisa, tanto da aver saputo predire con enorme anticipo tutto quello che ci saremmo trovati ad affrontare in Eurozona, dalla disoccupazione strutturale a due cifre, ai fallimenti bancari, alla deflazione, alla distruzione del welfare, alla competizione insostenibile per alcune aree e gli operatori economici che non hanno un santo un paradiso, leggi un lobbista in commissione.
La stessa MMT fornisce gli strumenti di finanza funzionale per l’interesse pubblico, di comprensione dei bilanci statali settoriali per il perseguimento di obiettivi economici, sociali e politici a vantaggio del 99% dei cittadini, strumenti capaci di far fronte alle sfide della globalizzazione e di garantire la Piena Occupazione e la stabilità dei prezzi. E’ la teoria economica che più di altre corrisponde ai principi espressi dalla Carta Costituzionale, in grado di difenderla e attuarla come mai fu fatto prima. Non possiamo ignorare che da subito, in questa Repubblica, furono applicate politiche economiche liberiste, che, in contrasto con i principi stessi espressi nel Titolo III, ne impedirono di fatto la realizzazione.
L’integrazione europea ha ulteriormente aggravato la situazione, essendo guidata da parametri economici del tutto fuorvianti da quel progetto sociale che ci eravamo prefissi e che è, ricordiamolo, il patto su cui si fonda l’appartenenza a questo Stato, il dovere di adempiere alle sue leggi e i pieni diritti che ne devono derivare. Lo Stato non è stato superato. Non c’è nessun’altra entità giuridica che abbia vera legittimità a invalidarlo.
Per questo motivo, con l’incontro di Roma “Non c’è democrazia politica senza democrazia economica”, MMT Italia intende aprire un percorso di confronto sia con personalità e associazioni portatrici di competenze e conoscenze specifiche e affini, sia a quei partiti politici o movimenti i quali avranno poi il compito di tradurre in azione politica concreta il disegno idealistico sia della Teoria della Moneta Moderna che la nostra Carta Costituzionale.
Aspettiamo tutti gli attivisti italiani a Roma, presso il largo Dino Frisullo, “Città dell’Altra Economia”, sabato 25 giugno a partire dalle 14.30.
Saranno presenti come relatori, nell’ordine, il professor Sergio Cesaratto, il professor Stefano Sylos Labini, e seguirà poi dibattito con l’onorevole Alfredo D’Attorre (Sinistra Italiana), Antonio Maria Rinaldi (Alternativa per l’Italia) e Alfonso Gianni (Comitato per il No al Referendum costituzionale).MMT E LA NUOVA RESISTENZA

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