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25 aprile 2016: ora e sempre Resistenza

La nostra associazione è fermamente schierata in difesa della Repubblica.
Siamo convinti che la consapevolezza economica permette di smascherare l’inganno nascosto dietro ad un linguaggio tecnico di difficile comprensione per il cittadino medio e in modelli di ingegneria economica che sono, di fatto, modelli di ingegneria sociale. Per questo promuoviamo da anni incontri pubblici di educazione economica in tutto il territorio.
La conoscenza economica è l’arma più potente che possiamo utilizzare per combattere le nuove forme di dittatura cui siamo soggetti e ripristinare quella Costituzione per cui migliaia di italiani hanno sacrificato la loro vita e personalità dallo spessore umano e culturale immenso ci hanno donato.
Essere partigiani oggi significa imbracciare il fucile della conoscenza, ostacolare ogni tentativo di ulteriore smantellamento della Costituzione repubblicana e costituire e collaborare con forze politiche che abbiano nel proprio programma al primo punto il ripristino della democrazia in questo paese.
La sovranità politica necessita di sovranità economica, perché la mancanza dell’una disattiva l’altra.
“Non c’è democrazia politica senza democrazia economica” disse Lelio Basso.
Liberazione

2 commenti
  1. Egidio
    Egidio dice:

    Bravi,un bel commento al 25 aprile,ci voleva per evitare anche tanta retorica che imbroglia il significato vero del messaggio del 25 aprile…..Liberazione dai tiranni anche attuali che stanno schiavizzando l’umanita’ sotto il dominio della Finanza speculativa e i loro egoismi capitalistici….!!!

    Rispondi
  2. Felice Di Maro
    Felice Di Maro dice:

    Leggo la nota frase “Non c’è democrazia politica senza democrazia economica”. Vero. Però bisognerebbe chiarire che significa “democrazia”. Il fucile della conoscenza è banale ma è ovviamente da condividere.
    Resta il fatto che bisognerebbe avere più fiducia tra di noi. Possibile che solo i professori universitari possono presentare la verità? Chi non è professore universitario deve solo ascoltare e quando capita può fare solo una domanda di due minuti e mezzo.
    Questa è democrazia?
    Stiamo parlando di un modello diffuso nella società italiana.

    Rispondi

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