Nella sera di Martedì Grasso ho deciso di trascorrere il mio Carnevale tornando a guardare un talk show televisivo. Dopo l’introduzione di Crozza, il quale, da comico, dice le cose più serie – la realtà, infatti, è sovvertita – ecco che la discussione del programma di Giovanni Floris, “Di Martedì” inanella un esilarante convivio del Pensiero Unico.
Iniziamo con Stefano Feltri, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, che fa valere l’istruzione alla Bocconi: “L’Italia ha un problema di alto debito pubblico“. Continua, il tutto nel giro di cinque minuti, Maurizio Belpietro, direttore di Libero: “Il debito pubblico continua a salire”. Aggiunge il conduttore Floris: “Il debito pubblico non scende”. C’è anche Paola De Micheli, del Partito Democratico, che ha la targhetta “noi siamo di Sinistra” sulla fronte: “Il nostro sarà il primo governo nella storia che ridurrà il debito pubblico, nel 2016″. E non poteva mancare Antonio Polito: “Abbiamo elementi di debolezza strutturale, quando si fa deficit si aumenta il debito pubblico“. In tarda serata arriva anche il capogruppo parlamentare del Pd Roberto Speranza: “Quando hai duemila miliardi di debito pubblico i conti pubblici sono sempre un problema”
Capito? La pensano tutti – tutti – allo stesso modo.
Non si può che stare dalla parte opposta. Con la ragione ma, prima ancora, a questo punto, col cuore. Lasciateli litigare per finta.

Debito pubblico fino alla morte