11376698_1584439425171228_964714822_nMi trovavo in giro per l’Europa.
Allora chiesi a Luca di dove fosse. Mi rispose che veniva dall’Italia.
Chiesi a François di dove fosse. Mi rispose che veniva dalla Francia.
Chiesi a Juan di dove fosse. Mi rispose che veniva dalla Spagna.

Niente….. nessuno mi dava la risposta che cercavo…..
Poi chiesi a Dennis di dove fosse e anche lui mi rispose che veniva dall’Olanda.
Chiesi a Matthias di dove fosse. Mi rispose che veniva dall’Austria.
Ho continuato per 19 Paesi in tutto. Dal Portogallo alla Germania, dal Belgio alla Finlandia. Ma nessuno mi ha risposto come speravo, ossia da “Eurolandia”. Anzi, ridendomi in faccia tutti mi dissero che una tal Eurolandia non esisteva affatto!
Eppure non potei fare a meno di notare, che tutti usavano la stessa moneta, ma non vi era uno Stato che la emettesse. E chiesi anche qui loro il perchè.
La risposta fu che per anni, i media e i politici nazionali avevano venduto all’opinione pubblica questo processo di unificazione monetaria, come il cammino verso la modernità e verso il “sogno” europeo e che una Banca Centrale indipendente dai governi e parlamenti nazionali, composta da tecnocrati in giacca e cravatta e soprattutto, “al riparo dal processo elettorale”, avrebbero gestito la moneta in maniera più saggia di quanto avrebbero fatto i rappresentanti eletti dal popolo. Era stato detto che i popoli e i loro rappresentanti eletti non erano in grado di governarsi da soli, mentre un’élite di banchieri e tecnocrati sapeva ciò che doveva essere fatto per il bene del popolo.
Allora mi balzò nella memoria un testo di una canzone, che diceva:”We don’t need no education, we don’t need no thought control!”. Ebbene, avrei voluto sbatterla in faccia a quei tecnocrati spietati e cantarla con Luca, François, Juan, Dennis e Matthias, affinché potessi risvegliare in loro un po’ di amor proprio, di indignazione, di orgoglio, di senso civico e patriottico tramite i quali, poter finalmente attivarsi ed agire insieme.
Non a caso, la Memmt spiega che la moneta è una creatura dello Stato, nonché la più importante istituzione all’interno di una società basata su un’economia monetaria di produzione. Riprendendo la regola formalizzata da Charles Goodhart, ricordo ai lettori che ad ogni Stato si associa una moneta. “One State, one money. Thats’it!” 
Ebbene l’Eurozona è un’Unione Monetaria in cui 19 Stati ex-sovrani utilizzano la stessa moneta, ma non esiste uno Stato centrale che la emette. Nell’Eurozona, al contrario, lo Stato è rappresentato dal Sistema Europeo delle Banche Centrali (Sebc), a cui fa capo la Bce e quindi, chi comanda sulla politica degli Stati sono i mercati finanziari.
Dunque, lo Stato sono le banche e le banche sono lo Stato.
L’Eurozona rappresenta il primo esempio storico in cui la moneta viene scissa dal potere pubblico, ossia dallo Stato. Quindi, o tale sistema monetario dittatoriale fallisce oppure è la vita delle persone che è destinata a fallire.
Eppure…. mi sembrava tutto così Orwelliano, una situazione in cui il potere era riuscito a darla a bere a quasi mezzo miliardo di persone, che ora, si ritrovavano a vivere  un’esistenza da nuovi servi finanziari della gleba senza neppure capire il perché.
Tornai a casa e continuai a studiare la teoria della moneta moderna (mmt), la teoria del circuito monetario e le teorie post-keynesiane, fiducioso di poter un giorno, contribuire umilmente a liberare i miei amici da questa dittatura psico-mediatica e finanziaria e smontando giorno dopo giorno, il muro del degrado che ci separava dalla libertà e dall’emancipazione socio-economica.
Don’t be just another brick in the degradation wall! “One State, one money. That’is!”