IL VIDEO
Dieci minuti all’angolo, e poi l’ammissione: “Sul mercato del lavoro sarà introdotto un cambiamento significativo che aumenterà la flessibilità in entrata e anche nel licenziamento dei lavoratori“.
Occorre un palcoscenico da “vero potere” affinché la patina di buonismo che circonda la riforma governativa detta del “Jobs Act” venga un pochino spolverata via. E occorrono dieci minuti di domande ficcanti da parte del moderatore dell’incontro “A Reform Agenda for Europe’s Leaders” organizzato dal Fondo Monetario Internazionale a Washington D.C., Geoff Cutmore, e di stilettate del falco europeo dell’austerità, il Ministro dell’Economia tedesco Wolfgang Schäuble, per far pronunciare al Ministro italiano della Finanza e dell’Economia la frase incriminata (clicca qui per video completo).
Forse è questa la parte più interessante dell’incontro: il moderatore e il ministro tedesco sembrano pungolare l’Italia intera senza neppure uno sconticino, altro che flessibilità.
Sì, il “Jobs Act”, secondo Pier Carlo Padoan, è questo, nell’inglese originale (minuto 12:30): “The labour market will introduce a dramatic change in increasing flexibility in hiring and also laying off workers“.
L’ammissione arriva dopo che Cutmore e anche Schäuble hanno ribadito più volte la necessità che le riforme annunciate siano “implementate”. Il ministro tedesco, ad esempio, afferma: “Il problema è l’implementazione delle riforme e in questo modo risolveremmo i problemi europei”.
Ecco che Padoan, in rappresentanza dell’Italia, deve dimostrare che le riforme non sono solo “annunciate” ma, appunto, anche realizzate; che l’Italia non sia solo parole, al tavolo dell’austerità, ma anche fatti. Parla della riforma del sistema pensionistico già perfezionata negli anni scorsi e appunto, riguardo il “Jobs Act”, afferma: “Sul mercato del lavoro sarà introdotto un cambiamento significativo che aumenterà la flessibilità in entrata e anche nel licenziamento dei lavoratori“.
Nonostante Larry Summers, professore all’università di Harvard e presente all’appuntamento, specifichi, diretto a Schäuble, che la crisi europea è una crisi per mancanza di domanda e non per mancanza di offerta, come testimonia la deflazione in corso (molti prodotti e servizi disponibili, poco denaro per acquistarli). Parole al vento.