La perdita dei diritti degli uni equivale ad un arricchimento della minoranza che vede preservato il proprio status sociale grazie alla penuria di denaro. Per questo va ribaltato il paradigma del neoliberismo
Archivio per mese: Ottobre, 2014
I media italiani tutti affermano che l’attuale presidente del consiglio ha allargato i cordoni della borsa. Invece se si fosse attenuto ai dati del predecessore, avrebbe fruito di 6 miliardi per taglio delle tasse, istruzione, servizi, investimenti. Lo dicono le cifre ufficiali. Ma tanto è inutile ragionare di cose serie: perdi in partenza
Riflessioni alte di un attivista campano ad esponenti di governo del Pd con posizioni mercatiste e il professor Realfonzo che cerca di salvare l’euro: “Non potrà mai funzionare. Per questo trovo incoerente per chi ha una formazione eterodossa decidere di continuare ad aderire alla istituzione della moneta unica, come trovo abbastanza incoerente decidere di criticare l’austerità ma di rimanere ben ancorati a questa Europa”
Questo giovanotto dall’aria pulita e manageriale che individua nei nostri nonni e nei nostri genitori i colpevoli della crisi gestisce un fondo speculativo in Gran Bretagna, ha lavorato per due delle più grandi banche mondiali d’investimento, Ubs e Morgan Stanley e alla Leopolda raccoglie applausi enunciando le peggiori “frodi capitali” della politica neoliberista
Dal 12 al 27 novembre ciclo di approfondimento per gli studenti con sei appuntamenti: dai Saldi Settoriali ai Piani di Lavoro Garantito, dai regimi di cambio alla svalutazione, dai trattati europei al funzionamento della Banca Centrale, dallo Sme a Maastricht
Il commissario europeo Katainen chiede al nostro paese di eseguire ancora tagli della spesa pubblica e aggiungere nuove tasse per rispettare il patto sulla riduzione del debito. Una follia economica, giuridica, morale che non può essere accettata
“Quando il settore pubblico gestisce il proprio bilancio in disavanzo, quale che sia la destinazione della spesa, cosa che adesso è difficile da conoscere ed ancor più difficile da giudicare, c’è comunque un effetto monetario immediato in quanto attraverso il disavanzo del settore pubblico viene immessa nel sistema economico una liquidità tutta particolare, una liquidità, cioè, che per le imprese non comporta il ricorso al sistema delle banche”
I 15 miliardi di taglio della spesa pubblica comporterebbero un effetto recessivo stimabile in 24 miliardi di Pil, mentre il taglio delle tasse per 18 miliardi non riuscirebbe a compensarlo: “Come sempre è una previsione a spanne, ma da 4 anni ci azzecchiamo”
Gli attivisti della Me-Mmt marchigiani invitano cittadini e studenti all’approfondimento della conoscenza dei sistemi monetari e come sia possibile uscire dalla crisi e raggiungere la piena occupazione
Nascita, evoluzione, struttura, la svolta neoliberista, l’imposizione dell’ordine globalizzato nei paesi costretti alle austerità: uno dei pilastri della gestione economica mondiale ai raggi X