http://moslereconomics.com/2014/07/18/time-to-say-goodbye-shauble-calls-on-italy-to-pursue-structural-reform/
Germany's Finance Minister Schauble smiles during a news conference before a seminar organized by the Konrad Adenauer Foundation in Santiago de CompostelaSchäuble chiede all’Italia di proseguire sul cammino delle riforme strutturali

Di Andrea Thomas

16 luglio (WSJ) – Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble ha chiesto all’Italia di proseguire i suoi ambiziosi sforzi di riforma strutturale in modo da dare una spinta alle sue prospettive di crescita economica. “Soprattutto, dal momento le previsioni di crescita per l’Italia sono state recentemente ridotte, è importante che faccia le riforme e tagli in modo convincente il livello di indebitamento”, ha detto. Il primo ministro italiano Matteo Renzi ha presentato un progetto di riforme ambiziose e su ampia scala, ha aggiunto. “Il patto di stabilità e crescita è il fondamento per la coesione politico-economica in Europa”, ha detto il signor Schäuble. “Il patto di stabilità e crescita fornisce la flessibilità sufficiente. E non rappresenta un ostacolo alle riforme strutturali; al contrario, esso le promuove.

Questa è una risposta diretta al primo ministro Renzi che aveva chiesto quella che può essere definita come una piccola dose di flessibilità alle regole sul disavanzo. (Notate che Schäuble non ha affermato che le riforme potrebbero spingere la crescita, ma solo le “prospettive di crescita”, qualunque cosa significhi.)

Il problema è che per ogni dato livello di spesa pubblica (una decisione politica), le passività fiscali sono troppo elevate per permettere a chi “desidera risparmiare” di farlo. E, “il livello del debito” dovrebbe essere raffigurato in modo più ottimale come “l’offerta di moneta” (i depositi presso il Banca Centrale) “risparmiata” sotto forma di risparmi in euro/attività finanziarie nette del settore non governativo.

Detto in un altro modo, la valuta è di per se un monopolio pubblico dell’Unione Europea, e la disoccupazione di massa è necessariamente la prova del fatto che il monopolista sta restringendo “l’offerta” di attività finanziarie nette richieste dall’economia.

Detto altrimenti, per tutti gli scopi pratici va detto che le riforme non aumentano la domanda aggregata. Al massimo, sono inerenti a quelle che io chiamo questioni distribuzionali.

La mia proposta per l’Italia è quella di inviare un ultimatum all’Unione Europea, dando loro 30 giorni di tempo per rispondere, chiedendo che sia innalzato il limite di disavanzo oggi al 3% ed eliminato il limite del 60% nel rapporto debito/PIL.

Se l’Unione Europea rifiuta di farlo, l’Italia ha due scelte:

1) Non fare niente, mentre prosegue la distruzione della propria civiltà.

2) Iniziare a tassare e spendere con la  “nuova lira”, adottando una politica fiscale che promuova la produzione e l’occupazione.

Senza dimenticare che se si  passa alla “nuova lira” mantenendo l’obbligo del pareggio di bilancio imposto dalla Costituzione, le cose andranno ancora peggio.

Fonte originale: http://moslereconomics.com/2014/07/18/time-to-say-goodbye-shauble-calls-on-italy-to-pursue-structural-reform/

Traduzione di Daniele Della Bona