Finanza funzionale e debito federale (quarta e ultima parte).
Se le proposte della Finanza Funzionale fossero presentate senza il timore di apparire troppo logiche, critiche come quelle discusse sopra non sarebbero tanto popolari quanto sono ora, e non sarebbe necessario che i sostenitori della Finanza Funzionale la difendessero.
Un compito particolarmente imbarazzante nasce dall’affermazione che la Finanza Funzionale (o il finanziamento a deficit, come è frequentemente – ma in modo non soddisfacente – chiamato) è soprattutto una difesa dell’iniziativa privata.
Nel tentativo di guadagnare popolarità, le son stati attribuiti altri nomi alla Finanza Funzionale ed è stato dichiarato fosse essenzialmente finalizzata a salvare l’iniziativa privata.
Io ho peccato in modo simile nei precedenti scritti nell’identificarla con la democrazia, [i] arruolandomi nell’esercito dei venditori che avvolgono le loro merci nella bandiera e associano qualunque cosa debbano vendere a una vittoria o a una morale.
La Finanza Funzionale non è legata in modo particolare alla democrazia o all’iniziativa privata. È applicabile ad una società comunista come anche ad una società fascista o democratica. È applicabile a qualunque società in cui la moneta sia usata come un importante elemento nel meccanismo economico.
Si basa sul semplice principio di rinuncia ai nostri preconcetti riguardo a cosa sia opportuno o sano o tradizionale, a cosa “è fatto” considerando invece le funzioni svolte nel sistema economico dal Governo (tassazione, spesa, indebitamento e prestito).
Questo significa usare questi strumenti semplicemente come strumenti e non come magici incantesimi che causeranno danni misteriosi se sono gestiti dalle persone sbagliate o senza la dovuta riverenza per la tradizione.
Come ogni altro meccanismo, la Finanza Funzionale funzionerà indipendentemente da chi ne manovrerà i comandi.
La sua relazione con la democrazia e la libera iniziativa privata consiste semplicemente nel fatto che se le persone che credono in queste cose non useranno la Finanza Funzionale, non avranno speranza nel lungo periodo rispetto a coloro che ad essa ricorreranno.
-Qui la prima parte di Finanza funzionale e debito federale
-Qui la seconda parte di Finanza funzionale e debito federale
-Qui la terza parte di Finanza funzionale e debito federale
da ABBA P. LERNER
Social Research
Vol. 10, No. 1 (FEBRUARY 1943), pp. 38-51
Traduzione a cura di: Maria Consiglia Di Fonzo
Mi arriva una telefonata (ovviamente numero: SCONOSCIUTO), da un call center (ovviamente l’interlocutrice, poveretta sfruttata, ha l’accento dell’est) . Quì è la FOREST, società autorizzata dalla CONSOB, che le consiglia di investire anche una piccola somma per realizzare alti guadagni ecc… bla, bla, bla. Io la fermo quasi subito, dicendogli che quello che fanno è come la catena di Sant’Antonio ed è, pertanto, illegale. Poi sono andato a vedere sul web ed, effettivamente, sembra che questi delinquenti siano autorizzati dalla CONSOB perchè si tratta di “TRADING ON LINE”: finanza creativa ad alto rischio. Ma capite? La Consob regolarizza questi ***** che giocano sulla vita dei poveretti, dei disoccupati, dei pensionati (peggio dei videopoker, insomma). Qualcuno mi sa dire qualcosa di più in merito? E poi, chi sarebbe questo Max W. Soldini che esce sempre nel sito http://www.possodiventarericco.com?
Datemi una mano per capire…Grazie
Alla Dr.ssa Maria Consiglia Di Fonzo. Grazie del prezioso servizio che rende a chi si interessa di economia ad alto livello. Complimenti. Certo, questo Abba Lerner ha una bella testa! Se non sbaglio una certa parte delle sue idee sono state recepite da Warren Mosler e da Paolo Barnard con la ME-MMT. Noi, al governo, economisti di razza così li sogniamo, purtroppo!
Sig. Fornaro, la ringrazio molto. Ha ragione, proprio il concetto di finanza funzionaleè stato recepito dalla MMT.
Saluti.
Ottimo articolo