Capitolo 7

La crisi economica spiegata al cittadino che nulla sa di economia e finanza e il ruolo nefasto giocato dall’Euro, dall’Unione Europea e dal Professore
Come in una partita a scacchi, giocata tra due campioni, avvezzi da tempo l’uno alle strategie e alle tattiche di gioco dell’altro, il Gran Ciambellano aveva previsto la mossa del Principe. Si aspettava un’intuizione finale, una trappola in grado di mettere con le spalle al muro un avversario meno scaltro e avveduto di lui, che, solo per avere prevalso nelle scaramucce iniziali, avesse creduto di stringere ormai la vittoria in pugno. Non a caso, nella sua dotta esposizione, aveva sorvolato su aspetti, rimarchevoli e certamente ben noti al Principe, della teoria economica classica, uno tra tutti l’inflazione, inducendolo a credere di potere trarre, dalla mossa finale, il massimo risultato ed esponendolo invece, inerme, alla contromossa già pronta. Assaporava il piacere di pronunciare le parole “Scacco Matto”, quale meritato premio al termine di un difficile e pericoloso confronto. Ovviamente il Gran Ciambellano non era così stolto e sfacciato dal pronunciarle davvero quelle parole, arrecando in tal modo sicuro oltraggio al Principe. La sua risposta, infatti, fu;
Non proprio.
Parole pronunciate con rispetto e deferenza ma sufficienti a stigmatizzare l’inconsistenza dell’obiezione finale del Principe sul pericolo rappresentato dall’inflazione e che, lungi dall’essere vincente, si rivelava invece un’arma spuntata;
Gran Ciambellano, sono stufo delle sue obiezioni!
Mi duole molto contrariarla Maestà, ma la mia servile fedeltà mi obbliga a non nasconderle nulla della tragedia che incombe.
Avanti parli allora! Perchè l’inflazione, secondo lei, non sarebbe un così grande problema? Ma l’avverto! La mia pazienza volge al termine.

La rabbia del Principe, mentre a un ascoltatore distratto o meno sensibile ai sottili equilibri dialettici tra i due uomini, sarebbe apparsa tale da sconsigliare ulteriori, improvvide osservazioni era in realtà una dichiarazione di resa, immune quindi da rischi per il Gran Ciambellano, che di fatti continuò tranquillamente la sua dotta spiegazione;
Vede Eminentissimo, lei paventa una crescita incontrollata dell’inflazione se lo Stato spende a piene mani la sua Moneta, ovvero uno scenario in cui ci sono molti soldi in circolazione e pochi prodotti da comperare.
Bravo, vedo che qualche nozione di economia l’ha imparata!
Certo Eccellenza ma pensi all’esempio di prima, quello dell’autostrada, ricorda? Il denaro creato e speso dallo Stato è servito a pagare la costruzione dell’autostrada!
Sì, giusto!
Il territorio su cui sorge l’autostrada sarà stato avvantaggiato nelle movimentazioni delle persone e delle merci e ne avrà tratto un beneficio economico.
Ancora giusto ma venga al punto!
In definitiva, in quell’area del Paese, ci sarà stato un incremento di produttività. L’aumento del denaro in circolazione, dovuto alla spesa dello Stato, ha indotto una crescita del prodotto interno lordo. Ovvero, a una maggiore quantità di denaro in circolazione corrisponderanno più prodotti da comprare, con il risultato di bilanciare perfettamente l’inflazione.
Ne è sicuro?
Purtroppo sì, Maestà, ma non è tutto!
Gran Ciambellano, sono stanco delle sue continue puntualizzazioni! Cosa c’è ancora?
Le tasse Maestà. Le tasse non servono solo a imporre l’uso della Moneta di Stato!
Come sarebbe? Lei aveva detto che a quello servivano.
Lo so e lo confermo. Imporre l’uso della Moneta di Stato è la loro funzione principale ma in realtà ne hanno anche un’altra!
Sono sicuro che sta per dirmela!
Alzando e abbassando le tasse lo Stato può regolare la quantità di denaro in circolazione e quindi l’inflazione. Inflazione alta, alza le tasse, e toglie denaro dalla circolazione. Inflazione bassa, abbassa le tasse e incrementa il denaro in circolazione.
Caspita, Gran Ciambellano! Sono allibito. Se questo è vero, lo Stato Democratico non solo si fa le leggi che gli pare ma dispone di un potere economico illimitato e senza che l’inflazione rappresenti un problema!
E’ questa la tragedia di cui le parlavo mio Signore e Padrone. In pratica, uno Stato a Moneta Sovrana può fare quello che vuole e comprare tutto quello che esiste al mondo prezzato in quella Moneta.
Vuol dire che potrebbe finanziare tutto quello che gli pare? É mostruoso!
Esatto, mio Divino, proprio questo le volevo far comprendere! Usando la Moneta Sovrana, lo Stato può finanziare illimitatamente le scuole, la sanità e i servizi pubblici.
POTREBBE ADDIRITTURA DARE PIENA OCCUPAZIONE A TUTTO IL POPOLO!
Il principe delle monete  – Cap .6