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Controllare l’inflazione nell’Interesse Pubblico

TRATTO DAL PROGRAMMA ME-MMT DI SALVEZZA ECONOMICA PER L’ITALIA
Poiché il presupposto fondamentale del ritorno dell’Italia alla sovranità monetaria è la Spesa a Deficit Positivo in funzione del pieno impiego, uno sguardo va rivolto all’inflazione. Anche qui una breve premessa: l’inflazione è direttamente correlata ai prezzi pagati dal creatore e monopolista della moneta sovrana, cioè dallo Stato. Per esempio: se lo Stato decide di raddoppiare il salario pubblico per il medesimo lavoro, di fatto dimezza il valore della moneta. Tuttavia, questa azione inflattiva è limitata nel momento in cui il governo cessa di aumentare i salari. Dunque si può dire che la vera inflazione deve essere un processo permanente, e non limitato a singoli aumenti di prezzi, e
deve essere non pianificata dal governo.
Il governo italiano delle nuove Lire sa però che la Piena Occupazione (il PLG) rappresenta il maggior stabilizzatore dei prezzi di tutta l’economia, per le seguenti ragioni:
A. La Piena Occupazione aggiunge una spinta produttiva di beni e servizi enorme, ed essi vanno a pareggiare la massa monetaria circolante, impedendo alta inflazione.
B. La Piena Occupazione attraverso il PLG comporta per il governo un aumento di Spesa a Deficit Positiva quando esiste disoccupazione, e non di per sé. Ciò di nuovo impedisce all’inflazione di apparire. Infatti la Spesa a Deficit Positiva del governo nuovamente sovrano si ferma a fronte di Piena Occupazione con piena produzione nazionale (full capacity), proprio per impedire inflazione.
C. La Piena Occupazione, come già detto, riduce drasticamente la spesa a Deficit Negativa del governo, cioè il denaro sprecato per i costi sociali dei disoccupati, e questo significa meno denaro improduttivo circolante, quindi meno inflazione. È noto infatti che salari pagati a persone che non producono aumentano la domanda (denaro disponibile da spendere) ma non la produzione di beni e servizi, e questo può causare inflazione. Non con il PLG.
D. La temuta iperinflazione è impossibile se il Paese gode di Piena Occupazione. Essa è un fenomeno che si è verificato in contesti storici ben definiti (scenari di devastazione del sistema produttivo ed enormi debiti denominati in oro o in una valuta non controllata dallo Stato debitore).
Inoltre, la Piena Occupazione del nuovo governo sovrano italiano incoraggerà la produzione domestica del maggior numero di beni e servizi possibili, riducendo la dipendenza dell’Italia dall’acquisto estero di talibeni e servizi. Questo diminuisce in parte l’esposizione del Paese a shock dei prezzi (aumenti) causati da eventi esterni che non può controllare. Infine, il nuovo governo sovrano italiano sarà consapevole che l’inflazione non è mai un valore assoluto in economia. L’Italia del 1980 (con moneta sovrana) era uno dei sette Paesi più ricchi del mondo, col più alto risparmio delle famiglie del pianeta (25%) nonostante un’inflazione molto alta (21,2%). Oggi nell’Eurozona l’Italia ha inflazioni virtuose ma è crollata nell’economia al livello dei PIIGS (i ‘maiali’) e ha i redditi fra i più bassi
dell’OCSE. Lo stesso vale per il Giappone, che ristagna da oltre 10 anni nonostante inflazioni vicine allo 0%.

0 commenti
  1. Graziano
    Graziano dice:

    Ragazzi,
    l’ho già scritto sul sito da altre parti… perdonatemi, ma io continuo a dire che l’espressione “pareggiare la massa monetaria circolante” è fuorviante e potenzialmente pericolosa e dannosa: asseconda la visione dei monetaristi per cui l’inflazione dipende dalla quantità di moneta.
    La MMT è pienamente allineata alla teoria della moneta endogena (lo dicono Wray, Mosler e Mitchell, ma penso anche tutti gli altri…), da qui l’evidenza che la “massa monetaria circolante” è potenzialmente fuori controllo… ad esempio: spesso operazioni di quantitative easing non si ripercuotono sull’economia reale (bellissimo articolo di Daniele Basciu letto qui) perché le banche possono o meno prestare i soldi e questo dipende da molte cose oltre i tassi di interesse.
    Che vi devo dire, non mi piace sta farse :)… io la metterei almeno fa “virgolette”, come fanno Wray e Mosler nei loro libri “too much money, chaising too few goods” proprio perché espressione impropria e poi perché loro parlano per lo più di “net financial assets” piuttosto che moneta, capacità di spesa più che massa monetaria.
    Grazie

    Rispondi
  2. Hiei
    Hiei dice:

    “Poiché il presupposto fondamentale del ritorno dell’Italia alla sovranità monetaria è la Spesa a Deficit Positivo in funzione del pieno impiego, uno sguardo va rivolto all’inflazione. Anche qui una breve premessa: l’inflazione è direttamente correlata ai prezzi pagati dal creatore e monopolista della moneta sovrana, cioè dallo Stato.”
    Dato che il prezzo è determinato da domanda e offerta, pare ovvio che la domanda viene pressochè totalmente (se è “direttamente correlata” fino al punto da essere determinante) dallo Stato, il privato divenuto sostanzialmente inesistente e ininfluente.
    Domanda: se non è semplicemente una vaccata, per chi non è d’accordo sono previsti i gulag, visto il tipo di società?
    Seconda domanda: un precedente storico dove il controllo statale dei prezzi abbia MAI funzionato lo si ricorda? Perchè io proprio non riesco a farmene venire in mente uno.
    (domanda opzionale: le probabilità che questo commento sia pubblico suppondo sia “democraticamente” zero, giusto?)

    Rispondi
    • ppf
      ppf dice:

      “pare ovvio che la domanda viene pressochè totalmente (se è “direttamente correlata” fino al punto da essere determinante) dallo Stato, il privato divenuto sostanzialmente inesistente e ininfluente”
      questa è una tua deduzione errata, da cui arrivano due domande alle quali credo sia inutile rispondere proprio perché fuori contesto. Nel testo è ben scritto a cosa ci si riferisce. Il programma e la Mmt applicata consentirebbero una detassazione immediata (Iva, tasse sul lavoro) che oggi neanche ci immaginiamo. Più vicini ai Soviet, forse, ci siamo oggi
      (risposta opzionale: le probabilità che questa risposta ti aiuti ad approfondire sono pari a zero, giusto?)

      Rispondi
    • Graziano
      Graziano dice:

      Non si parla di controllo statale dei prezzi, ma di uno stato che attraverso un piano di lavoro garantito (e non la vaccata del reddito di cittadinanza, nda) fissi il costo minimo del lavoro. Le aziende cercherebbero lavoratori (e non viceversa). Inapplicabile in Italia? forse… vista l’incapacità della nostra classe politica e la naturale propensione alla corruzione della nostra gente.

      Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      Allora tutti i governi dei paesi più avanzati sono sovietici, perchè il controllo della stabilità dei prezzi fa già parte dello statuto di tutte le banche centrali.

      Rispondi
  3. Hiei
    Hiei dice:

    E ne vediamo i risultati eccellenti per la popolazione, INFATTI.
    Tagliamola corta, posto che i miei messaggi non vengano bloccati come l’altro topic: Italia, venti anni di Berlusconi…immaginate per un solo, orrendo momento, Silviuccio con in mano il monopolio della moneta e la possiblità di stamparne e usarne a piacere “per il bene comune”.
    Perchè questo è il monopolio statale della moneta (falsa, essendo moneta fiat): a discrezione del governo in carica.
    L’avete immaginato? Domande?

    Rispondi
    • Lorenzo
      Lorenzo dice:

      Secondo me state controbattendo su piani diversi della stessa problematica e il punto di incontro è semplicemente quello di dividere la questione sui due diversi livelli, entrambi leciti.
      E’ vero che l’uso scorretto dello strumento “macchina economica” è sicuramente possibile da parte di politici disonesti (vedi caso Berlusconi, D’Alema o se preferite il vecchio faraone d’Egitto), ma questo non vuol dire che possiamo evitare di comprendere come funziona o come dovrebbe funzionare quella “macchina economica”.
      Dobbiamo metterci d’accordo sulle “giuste” finalità, e questa è una questione politica (su cui ovviamente possono esserci opinioni diverse).

      Rispondi

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