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10 motivi per tornare alla lira

  1. tornando alla lira il governo italiano potrà abbassare le tasse subito. Il dramma dell’euro risiede nel fatto che la sua adozione costringe a politiche pro-cicliche; significa che in un periodo di crisi il governo deve aumentare le tasse, peggiorando cosi la situazione della gente. Via l’IVA, decremento del costo del lavoro subito;
  2. tornando alla lira l’Italia potrà agire, attraverso incentivi/disincentivi o investimenti diretti, per migliorare la situazione ambientale del Paese. Sarà in grado di adottare quelle politiche di cui beneficia l’ambiente, quindi noi. Lo Stato deve essere in grado di agire nelle aree dove il privato latita perché non vede nessun profitto immediato;
  3. sarà possibile pagare immediatamente, sottolineo subito, i debiti che la pubblica amministrazione ha con le aziende. Dare loro respiro, ora;
  4. sarà ridotto il prezzo dei carburanti. Con la lira le accise diverranno inutili poiché uno Stato a moneta sovrana non si finanzia con le tasse. I soldi non vengono dal tuo portafoglio poiché li crea autonomamente lo Stato. Con l’euro, lo Stato italiano deve prendere in prestito denaro presso le banche come se fosse un qualsiasi privato, e per questo non può essere l’àncora di salvezza nei periodi di crisi. Oggi un cittadino in difficoltà è lasciato solo, a meno che non trovi assistenza all’interno del nucleo familiare;
  5. perché l’Unione Europea preleverà parte dei nostri risparmi, è questione di tempo. Ora ha eseguito un test a Cipro per valutare la fattibilità. Hanno visto che si può fare, i prossimi potremmo essere noi;
  6. sarà possibile adottare programmi di piena occupazione verso chiunque sia disposto a lavorare, uomo, donna, disabile, a un reddito lievemente inferiore a quello previsto per la stessa mansione nel settore privato;
  7. l’Italia, abbandonando l’euro, e potendo acquistare tutto ciò che è prezzato nella valuta che emette, potrà programmare miglioramenti infrastrutturali significativi, in grado di incrementare il benessere di tutti: sistemi fognari e distribuzione idrica, strade, ponti, marciapiedi, inoltre, trasporto pubblico, insegnanti, dottorandi, aule scolastiche, lampioni a efficienza energetica, attrezzature sanitarie, pulizia, sicurezza pubblica, cancellerie dei tribunali, ecc.ecc;
  8. diremo addio alla perniciosa strategia neomercantilista dell’export. Il guadagno reale è dato da tutto ciò che produciamo noi (fino alla piena occupazione) più quello che producono molto meglio soggetti esteri. Adottare la nuova lira è necessario per rigettare il piano dell’elite europee che prevede per i lavoratori europei condizioni di lavoro neo-feudali;
  9. lo Stato deve tornare ad adempiere all’unico compito per cui esiste: garantire ai cittadini la sicurezza del futuro, deve rappresentare la base per eliminare quell’ansia per cui domani potrebbe caderci il mondo addosso. I cittadini devono esigere questo e controllare il corretto funzionamento della macchina statale;
  10. tornare alla nuova lira perché dobbiamo tornare Italia, perché l’Europa e nessun altro continente merita questo scempio. L’Unione Europea non ce lo permetterà mai.

Questo articolo vuole rappresentare una proposta su cui riflettere. Ha avuto inizio un attacco durissimo per screditare chi sostiene un ritorno al benessere e alla prosperità, che passa esclusivamente attraverso il recupero della sovranità monetaria. Non c’è altra strada.

0 commenti
    • maurizio
      maurizio dice:

      Scusa ma per chi ha un mutuo in euro, 800 euro mese, pagherebbe 1600 mila mese ? o con 30% di deficit, quasi 2000 di lire al mese? come la metti?
      e se la benzina va a 5000 al litro , chi la pagA?, ragazzi ci serve certezza, non buone idee ma senza fondamenti… tutti devono salvarsi non solo 4 primi, e il resto muoia pure, siamo tutti indebitati fortemente, e nessuno deve più morire…

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      • D.
        D. dice:

        attraverso il PLG una persona non si troverà nella situazione di non poter pagare il mutuo.
        Su sua richiesta, le banche saranno costrette a convertirlo in lire
        Il crollo dell’euro, nel medio periodo, renderà favorevole l’estinzione di debiti denominati in euro, grazie al cambio favorevole lira-euro.
        Perché la benzina andrebbe a 5.000 lire al litro? La benzina è costosa a causa del meccanismo delle accise, che ingigantiscono qualsiasi incremento minimo. Tolte le accise, la benzina sarà certamente più economica.

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        • gioggi
          gioggi dice:

          In parte condivido, ma non capisco perchè lo stato dovrebbe levare le accise dalla benzina, visto che alcune risalgono alla guerra in abbissinia quando l’euro non esisteva neanche nella fantasia di Orwell!

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          • D.
            D. dice:

            Sono stupito che la parte più ostica dell’articolo faccia riferimento alle accise. Uno Stato monetariamente sovrano non si finanzia con le tasse.
            Lo capisco, è una rivoluzione comprenderlo, ma una volta interiorizzato il meccanismo chiedo: perché dovrebbero rimanere? Il prezzo del carburante andrà gestito sotto un’altra ottica, per esempio, ad un livello tale da favorire l’efficienza energetica.

          • nextime
            nextime dice:

            Nel 1992/93 svalutammo del 20%. Ti risulta che l’inflazione sia cresciuta? Anzi, diminuì di un punto. Nemmeno la benzina aumentò.
            Lo stesso quando l’Euro svalutò dal 1999 al 2001 del 28% la benzina aumentò. La benzina aumenta se le compagnie petrolifere e i loro cartelli decidono di farla aumentare o in conseguenza all’introduzione di nuove accise.

          • giovanni
            giovanni dice:

            la benzina la paghi in dollari, se svaluti la lira per essere più competitivo è evidente che la benzina la paghi di più. Non mi sembra così difficile.
            Il problema italiano non è l’euro, ma sono i soldi sprecati per i forestali calabresi o l’atac di alemanno e così via.
            Stampare moneta è solo una droga, i problemi non solo rimarranno, ma si aggraveranno ulteriormente.
            Non esiste la bacchetta magica, si esce dalla crisi solo con sudore e sangue, non distribuendo carta straccia.

          • redazione
            redazione dice:

            “la benzina la paghi in dollari” Falso
            “Il problema italiano non è l’euro, ma sono i soldi sprecati per i forestali calabresi o l’atac di alemanno e così via”. L’Italia, secondo l’Eurostat, non è un Paese spendaccione. La tua analisi decade.
            Dario

          • Lucia
            Lucia dice:

            L’inflazione esisteva già all’epoca degli egizi (è il primo periodo inflazionistico storicamente accertato)…e gli egizi erano un popolo con moneta sovrana.
            Non è l’euro il problema. E il ritorno alla lira non cambierà niente….peggiorerà solo le cose!
            Uno stato non può autofinanziarsi emettendo moneta all’infinito finchè ne ha bisogno. Non viviamo isolati ma ormai facciamo parte di un sistema finanziario globale: ogni scelta economica porta delle conseguenze nel mercato interno ed esterno.
            Il problema non sono la lira o l’euro o le banche, in sè…il problema è come vengono utilizzati o gestiti. Ogni “invenzione” dell’uomo è stata fatta per scopi “buoni”, per un progresso “sano”, ma poi spesso vengono utilizzate per scopi sbagliati: la moneta, l’energia nucleare, le banche…e perfino i tanto odiati derivati!

          • Roypalme
            Roypalme dice:

            Il M5S intanto fa un referendum x levarci dall’euro e siamo tutti con lui, questo è un grosso problema di tutti, non solo degli italiani, anche la Germania stà accusandolo oltre che la francia ecc.ecc.

        • Mirko
          Mirko dice:

          Le accise c erano anche quando c era la lira….il problema non è lira o euro il problema è che in Italia lo Stato i soldi se li intasca,se li mangia e se ne sbatte del popolo…

          Rispondi
          • redazione
            redazione dice:

            Quando c’era la lira potevi fare un deficit del 10% quando l’economia rischiava di andare male. Dopo il 1979 (ingresso nello Sme) e il 1981 (divorzio Banca d’Italia e Tesoro) le cose sono cambiate.

      • nextime
        nextime dice:

        Occorrerà una norma speciale per cui i debiti e i crediti siano convertiti al cambio nominale vigente al momento del changeover, ovvero 1=1.

        Rispondi
    • Francesco
      Francesco dice:

      Il tuo post rappresenta un Po il morale di tutti noi italiani che ci siamo rotti le scatole di una moneta ed un Europa che non è concreta ma ha molte lacune in campo economico… Prima di ogni cosa uno stato non può coniare moneta a piacimento perché esiste una parola chiamata inflazione che porterebbe questa nazione all’esito triste dell’Argentina dove la gente aveva vagonate di soldi che non servono a nulla… Punto due l’Italia è un paese privo di materie prime e competere con monete moltinpiu forti comporterebbe un disastro visto che siamo costretti ad acquistare dall’estero… Il discorso benzina é un discorso a se in quanto il prezzo lo governano le lobby internazionali… Poi dovrei parlare di esternalità di mercati esteri e li sarebbe andare a fare una lezione di scienze delle finanze… Il problema non è l’Europa ma la mentalità del cavolo che esiste in Italia… Se non cambiamo noi non cambiera mai nulla…

      Rispondi
  1. mauro
    mauro dice:

    qual’è la forza politica affidabile che possa portare avanti una politica economica MEMMT? Non esiste, bisogna crearla ex novo, se siamo veramente convinti di tutto ciò dobbiamo ” scendere in campo ” come dicono quelli che ci stanno rovinando. Non possiamo aspettare decenni o secoli che le masse si istruiscano, questa è una lotta per la sopravvivenza, come disse il presidete in Indipendence Day ” ……. noi combattiamo per il nostro diritto di esistere…… )

    Rispondi
  2. Aurelio
    Aurelio dice:

    È un articolo pieno di falsità e ipersemplificazioni. Ennesimo caso di disinformazione, sono sempre più spaventato dalle conseguenze della credulità che questi tempi incerti sta creando. INFORMATEVI VI PREGO, PER IL BENE DI TUTTI.

    Rispondi
    • Andrea Gilli
      Andrea Gilli dice:

      potresti indicare quali sono le falsità o ipersemplificazioni? Che definizione daresti di disinformazione?

      Rispondi
    • Dario De Angelis
      Dario De Angelis dice:

      Ho volutamente reso l’articolo semplice, voglio essere compreso da chiunque, indipendentemente dal titolo di studio posseduto. Spesso traduciamo paper anche per soddisfare le richieste di chi ha voglia, e soprattutto tempo, di approfondire.
      Per favore, elencami le falsità.

      Rispondi
      • franco angelo
        franco angelo dice:

        perfettamente condivisibile, migliorabile sicuramente ma la strada è questa, chi parla di disinformazione portasse argomenti non negazioni.

        Rispondi
    • Dave
      Dave dice:

      Informaci tu Aurelio, per il bene di tutti ma, ti prego, sii meno generico e sopratutto: chi ti paga per scrivere con cotanta introspezione e precisione tecnico-storica?

      Rispondi
    • stephanie
      stephanie dice:

      Si, signor Aurelio, visto che si è preso la briga di scriverlo in caps lock, la prego vivamente di condividere quì, le fonti serie e attendibili da cui un lettore attingere informazioni. Possibilmente nn includa quelle fornite da numerosi e stucchevoli personaggi drogati di euro, avvezzi al terrorismo psicologico e al catastrofismo, che , anzichè controbattere agli etero economisti ( anche a qualsiasi cittadino euro stufo o euroscettico!) contestando con logica, competenza e precisione i punti su cui vi è disaccordo, si limitano a ribadire dei dogmi calati dall’alto e già smentiti dai fatti ( vedi la situ in cui l’europa e l’italia versano ), e ad agitare spauracchi, scorciatoia che cattivi genitori usano da sempre con bambini vivaci e curiosi.

      Rispondi
  3. Gianpaolo
    Gianpaolo dice:

    Un consiglio: MENO UTILIZZATE LA PAROLA LIRA E MEGLIO E’.
    (i nostri detrattori giocano su questo fatto: sul nostro presunto modo di essere nostalgici….nazionalistici….)
    chiamatela franca paola rudy francesco valutanazionale valutasovrana insomma chiamatela come vi pare ma non LIRA…
    Cosi sembra che ce l’abbiamo con l’Euro per stupido nazionalismo…e invece non è così.
    Saluti

    Rispondi
    • Roberto Giuffrè
      Roberto Giuffrè dice:

      La parola Lira ha un significato storico come le Corone o le Sterline o i Franchi per i rispettivi paesi che le usano… È imprescindibile l’uso della parola Lira per l’Italia. Come lo fu il Sesterzio per l’impero romano e le valute dell’epoca Comunale.
      NUOVA LIRA però sarebbe il termine più adatto.
      Una Lira finalmente libera da speculazioni e menzogne, uno strumento utile allo sviluppo della nazione e della popolazione, che sia cosciente di come nasce e come si usa.
      Se chiedete alla gente anziana da dove viene il denaro, la maggior parte è ancora convinta sia legata all’oro posseduto dalla nazione…
      NUOVA LIRA, una Lira per una nuova rinascita.

      Rispondi
    • Sandman
      Sandman dice:

      Potremmo chiamarla Banana,
      almeno quando continueranno a chiamarci “il Paese delle banane” avremo l’impressione d’essere ricchissimi

      Rispondi
  4. Enrica
    Enrica dice:

    Queste cose vanno assolutamente spiegate alla popolazione, che è stata finora bersagliata dal terrorismo psicologico dell’UE per far credere alla gente che se si esce dall’euro vi saranno chissà quali terribili conseguenze….in realtà è l’opposto,ovviamente. Ci vuole INFORMAZIONE e non possiamo certo contare sui media tradizionali….

    Rispondi
  5. Simone
    Simone dice:

    Ma e’ serio? Quando c’era la Lira non esistevano IVA e accise? C’era la piena occupazione?
    Mai lette tante sciocchezze assieme.
    ” I soldi non vengono dal tuo portafoglio poiché li crea autonomamente lo Stato.” e’ una perla degna del Nobel. Tutti gli stati che tassano i cittadini sono probabilmente gestiti da incompetenti, se e’ sufficiente stampare piu’ banconote per creare ricchezza. L’autore dell’articolo non ha mai sentito nominare la parola “inflazione”, immagino.

    Rispondi
    • Dario De Angelis
      Dario De Angelis dice:

      ” I soldi non vengono dal tuo portafoglio poiché li crea autonomamente lo Stato”.
      In una nazione monetariamente sovrana, confermo. Spero di non aver turbato la tua Pasqua.

      Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      Tutte obbiezioni le tue che abbiamo già ampliamente smentito chissà ormai quante volte. Prego, informarsi bene sull’MMT prima di criticarla.
      Ti consiglio di cominciare con il libro di Warren Mosler “Le 7 Innocenti Frodi Capitali della Politica Economica” e col saggio di Paolo Barnard “Il Più grande Crimine”.

      Rispondi
      • stephanie
        stephanie dice:

        Il tipico detrattore della memmt, trova la sua sicurezza nel bersi quello che i media del regime dicono, e nn ha, nè tempo, nè voglia o intelligenza per andarsi a documentare , leggendo articoli o ascoltando conferenze , che pure avete, da tempo, reso disponibili in rete. I dittatori nn tollerano critiche, proibiscono e stroncano, e i loro lecchini, fanno lo stesso. Giudicare senza approfondire o sapere, è uno degli hobbies preferiti dagli ominidi. Non costa nulla, e procura un temporaneo senso di benessere e superiorità!

        Rispondi
    • lo-fi
      lo-fi dice:

      Loro te la semplificano molto, sanno benissimo che non è così, ma per facilità di comprensione preferiscono dire che lo Stato, tornando alla Lira, potrà stampare carta moneta all’infinito. È tecnicamente vero, ma è ovvio che lo Stato non può monetizzare l’intero sistema finanziario del paese. L’inflazione comunque non è un problema, perchè non è la massa monetaria a determinare l’inflazione. È un concetto che è stato ampiamente e dettagliatamente chiarito da Bagnai.

      Rispondi
      • stephanie
        stephanie dice:

        Forse semplificare nn è neppure il termine giusto. Direi piuttosto, riassumere. Con la possibilità di discutere e approfondire. L’economia/finanza ( che tra l’altro pare abbia soppiantato la politica, o sbaglio?), è un tema ostico ai più, che viene poco o niente insegnato a scuola. A quanto ho appreso -senza stupirmi, avviene lo stesso con la storia e tutte materie, chi è al potere impone scelte di metodi e contenuti -viene deliberatamente insegnata nelle università, con molte omissioni, dando preponderanza a teorie dominanti neo-liberiste. Quindi, sintetizzare, pre-digerire delle tesi, per renderle comprensibili, è un gran servizio e un’arma di difesa, offerta alle masse,che vengono altrimenti tenute all’oscuro di certi meccanismi e abbindolate e impressionate con paroloni e minacce diffuse ad hoc ( tipo il ns amico SPREAD che ci ha già nauseati…).

        Rispondi
    • Dave
      Dave dice:

      Ok, i trolls UE sono ufficialmente attivi, credo. Certo che se sono come te, Simone e più sopra (Aurelio), così superficiali e incoscienti allora, gentilmente, la paghetta che vi danno usatela da qualche parte: qui fate sorridere ;)

      Rispondi
    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Dovresti informarti tu sulla parola inflazione. Te lo dico davvero senza arroganza, per te quella parola e’ totalmente sconosciuta

      Rispondi
  6. ppf
    ppf dice:

    Simone, l’Italia ha avuto solo per pochi anni la piena sovranità monetaria. Nel 1981 c’è stato il divorzio BdI-Tesoro, dal 1979 i tassi semi-fissi dello Sme, fino al 1971 eravamo in un sistema dove il dollaro era ancorato all’oro. Noi vogliamo una valuta fiat money sovrana. E poi ne riparliamo. Buona Pasqua
    http://www.rivieraoggi.it/2012/03/03/139114/la-mmt-modern-money-theory-spiegata-ad-un-ragazzo-ben-sveglio/
    http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_Monetaria_Moderna

    Rispondi
  7. lo-fi
    lo-fi dice:

    Vorrei comunque far notare che la MMT non è nulla di rivoluzionario. È il semplice pensiero keynesiano, che venne applicato dal dopoguerra fino agli anni ’70.

    Rispondi
  8. Rico
    Rico dice:

    Per Aurelio e Simone: il funzionamento della moneta moderna è una cosa seria, tremendamente seria. Se non vi prendete la briga prima di comprendere quali siano le potenzialità di uno Stato a moneta sovrana, (che si chiami “lira” o “pippo”…), le affermazioni dell’articolo continueranno a suonarvi “assurde”….E andateci piano col dire che trattasi di “disinformazione” o “sciocchezze”….un pò di umiltà, suvvia..e soprattutto desiderio autentico di conoscenza. E questo sito è tra le fonti migliori in tal senso. :-)

    Rispondi
  9. vincenzo
    vincenzo dice:

    ….ospedali senza posti letto…. ed una prevenzione inesistente…; scuole che cadono a pezzi…; un patrimonio di case popolari fatiscente; servizi ai cittadini che stanno scomparendo…; fabbriche che chiudono…; inquinamento ambientale… che si e’ trasformato (in alcune zone del meridione) in disastro ambientale…; il costo della vita in continuo aumento; salari miserevoli ed un alto precariato…; una disoccupazione ed inoccupazione che e’ salita e continua a salire..(.e salira’ ancora) alle stelle…; non vi e’ piu’ sicurezza e certezza di vivere…etc…. tanto basta per non aver paura della lira!!!!!!

    Rispondi
    • stephanie
      stephanie dice:

      Ma veramente! E’ come se ci avessero spinti giù da un precipizio e volessero farci cadere fino in fondo e che ci sfracellassimo, (dopo averci derubati, n.b.!) e se facessimo un tentativo di metterci in salvo, ci dicessero che “indietro nn si torna!”. Che belle guide abbiamo, da suicidio assistito,ci fanno marciare verso la rovina col fucile puntato, , niente da stupirsi, se il termine “nazi” e paragoni simili , ricorrono sempre più spesso!

      Rispondi
  10. Tommaso
    Tommaso dice:

    Sono favorevole all’uscita dell’Italia dall’euro come presupposto necessario a un nuovo modello economico, non più basato sull’austerità e sulle privatizzazioni. Ho letto Bagnai e i suoi resoconti sulla svalutazione del 1992, quindi non mi faccio spaventare dal solito spauracchio “svalutazione uguale inflazione”. Però sono scettico sul fatto che basti creare moneta per risolvere i nostri problemi. Non dimentichiamoci che “i soldi non si mangiano”. I soldi sono solo strumenti per l’acquisto di beni e servizi: quello che conta davvero è la disponibilità di materie prime, quelle che servono per costruire, curarci, viaggiare, ecc. Con tante materie prime fuori dal territorio nazionale e perdipiù in via di esaurimento su scala globale, mi sembra semplicistico ridurre tutto al motto “stampiamo, stampiamo”. Il problema di un nuovo stile di vita più parsimonioso e consapevole di certi limiti resta ineludibile. Sono comunque d’accordo sulla necessità di liberazione dall’euro per provare a organizzare questo domani con una rinnovata centralità del pubblico.

    Rispondi
    • Daniele Basciu
      Daniele Basciu dice:

      Le materie prime sono sempre state fuori dal territorio nazionale, e pensare che un paese come l’Italia non possa acquistarle non è mai esistito nella storia. Peraltro in passato non esisteva nessuna forma di utilizzo delle energie rinnovabili/risparmio energetico che hai a disposizione oggi. Oggi l’intera spesa energetica vale circa il 4% del PIL sull’Italia, (la spesa per irocarburi incide per il 2%), quindi sono volumi e incidenze assolutamente gestibili. Non troverai mai scritto qui da nessuna parte “stampiamo stampiamo”, la nostra ricchezza è quella reale che riusciamo a produrre, i soldi sono un codice con cui attivi la produzione di ricchezza reale. Il punto principale è che in ogni caso qualsiasi ristrutturazione e ripensamento del sistema produttivo finalizzato al benessere pubblico può essere predisposta solo da un soggetto che ha come obiettivo il bene pubblico e questo deve essere lo Stato, non possono certo esserlo i fondi privati che operano sui mercati dell’euro.

      Rispondi
      • M
        M dice:

        Se ritornassimo alla lira, il nostro potere d’acquisto, nei confrotni dell’estero, scenderebbe in maniera vertiginosa. Non riusciremmo più ad avere l’idrocarburi (quindi niente benzina), nè il metano (per esempio). L’italia dovrebbe tornare all’autarchia..e non so quanto sopravviverebbe. Perché, è vero che il paese, tornando alla sovranità monetaria, potrebbe stampare idealmente all’infinito, ma facendolo, non fa altro che svalutare la propria moneta, riducendo il suo potere d’acquisto, stando da capo a dodici. Correggetemi se sbaglio..

        Rispondi
        • DB
          DB dice:

          Questa della discesa vertiginosa è una tua supposizione che non ha fondamento reale su dati concreti. Abbiamo sempre acquistato gli idrocarburi prima dell’ingresso in eurozona, e in Italia c’è da mezzo secolo (40 anni prima dell’ingresso in area euro) la più grande raffineria del Mediterraneo. Tutti i paesi del mondo non eurozona e non estrattori acquistano gli idrocarburi e non sono per questo tenuti all’autarchia.
          Non “si stampa all’infinito”, non lo troverai mai scritto in nessun documento MEMMT, è un’ipotesi priva di senso. Per il resto ovviamente non ripeto cose spiegate qui sopra e ripetutamente altrove.

          Rispondi
    • Alan
      Alan dice:

      I soldi non si mangiano, vero.
      Infatti il vero cuore della MMT non è “stampare soldi punto” è “stampare soldi per…”
      …per finanziare i PLG
      …per finanziare opere pubbliche infrastutturali
      …per curare l’ambiente
      …per migliorare la sanità/il sociale
      …per promuovere la cultura/ il turismo
      …per oliare la macchina del mercato.
      Tutte queste cose sopra citate sì che ti portano cose da mangiare sul piatto!

      Rispondi
  11. milko
    milko dice:

    il punto 4 è falso, visto le accise sulla benzina che ci sono l’abissinia, il vajont, il belice…. e ci stava la lira…..

    Rispondi
  12. Luca G
    Luca G dice:

    E se chiamassimo la nuova moneta ‘euro sovrano’?
    In fondo questi della BCE ci prendono in giro da vent’anni quindi perchè non fare lo stesso con loro?

    Rispondi
  13. RENZO
    RENZO dice:

    Faccio un appello a tutti coloro che si avvicinano al sito MeMMT con supponenza e prosopopea parlando di inflazione e altre stupidaggini che ormai non reggono più e sono solo argomenti da mentecati incompetenti e privi di un minimo di accurata e saggia informazione economica e finanziaria. Questi personaggi che attaccano la MeMMT (Aurelio, Simone, Alessandro ecc. ecc.) e lo fanno senza conoscere ciò di cui si parla, li scongiuro: studiate, studiate, informatevi, leggete. E dopo aver fatto tutto ciò riflettete prima di continuare a farci perdere tempo sul blog parlando di inflazione e disinformazione. Anzi, andate a scriverlo sul blog di Bagnai e lasciateci perdere. Per favore.

    Rispondi
    • mirko
      mirko dice:

      Avete scritto un sacco di fregnacce e a quanto supponenza non vi batte nessuno.
      Sembra il programma КПСС, avete sparato minchiate a raffica senza dire dove lo stato prende i soldi, stampandoli?
      Argomentate un po’ di più che son curioso ;-)

      Rispondi
        • Mirko
          Mirko dice:

          C’ho provato, ma dal browser non si legge niente e mi è impossibile stamparlo o salvarlo, chiede il login.
          Me lo mandate per email?

          Rispondi
          • Mirko
            Mirko dice:

            Grazie, ti assicuro che mi chiedeva il login.
            Ho letto un po’, non tutto, direi che è molto interessante.
            Ma ho un dubbio, se per tutto il mondo la nostra moneta non valesse niente, come si fa ad importare qualcosa?
            Saluti

          • Dario
            Dario dice:

            Potresti farmi un esempio di un Paese simile all’Italia, la cui moneta, non valendo nulla, non acquista materie prime?
            La mia impressione e’ questa: il sistema produttivo italiano crea beni e servizi appetibili anche all’estero.
            Per le importazioni si utilizzerà la nuova lira e l’export sarà utilizzato solo nella funzione di facilitare l’import.

          • Mirko
            Mirko dice:

            Non sono un economista, la mmt sembra molto interessante, il mio dubbio è che valore ha la nuova Lira rispetto alle altre monete?
            Con uno stato che stampa monete quando gli pare, che valore può avere quella monete al di fuori dello stato di appartenenza?
            Una volta nelle banconote c’era la scritta “pagabili a vista al portatore” ( neanche l’Euro ce l’ha…),
            la banconota poteva essere scambiata con l’equivalente di oro o argento, aveva un valore chiamiamolo reale (se non ricordo male uno stato doveva avere quantità di oro o argento pari all’ammontare delle banconote circolanti!?).
            Ma uno stato, ammettiamo solo l’Italia, adotti una mmt, che valore ha questa moneta fuori dall’Italia?
            Questo non capisco.

          • Roberto Giuffrè
            Roberto Giuffrè dice:

            Mirko, la Nuova Lira avrà valore nei confronti degli altri paesi in base a che produttività saprà mostrare il paese Italia.
            Ciò significa che, prima stampi denaro sufficiente alla piena occupazione, attivi tutti i comparti produttivi e manufatturieri, insieme a ricerca e turismo, e poi ti presenti agli altri paesi con un sistema efficiente che può dare una CONTROPARTITA.
            Con contropartita si intende, il fatto che quando noi compriamo con la Nuova Lira all’estero, chi ci da i suoi prodotti, poi vorrà una contropartita in cambio di quelle banconote che sono solo un conto di credito aperto presso la banca centrale dell’Italia. Cioè cartastraccia stampata e messa a libro contabile come debito dello stato emettitore e credito del possessore.
            Ed allora avviata l’economia con la ME-MMT, ci sarà una contropartita e la Nuova Lira sarà ben accetta.
            Perché è più difficile applicare MMT da subito a paesi poveri del terzo mondo? Perché hanno tutto da fare. Gli manca know-how, brevetti industriali, infrastrutture, gente abile e attiva… Anche loro la possono applicare, ma hanno prima da istruire e mettere in moto tutta la popolazione, creare infrastrutture, quindi beni e servizi, e poi finalmente potersi mostrare produttivi e credibili nei mercati internazionali.
            Ma sappiamo bene che tutto ciò gli viene impedito, insediando governi compiacenti all’occidente ricco, per poterli depredare.

          • Alan
            Alan dice:

            Sembra che l’Italia non abbia mai avuto la lira.
            Ma vi ricordate che per tanti anni l’Italia aveva la lira e compravamo e vendevamo lo stesso all’estero? E sono stati anni floridi, anni del boom economico più rapido del modo!
            Guardate che il mondo è andato avanti anche SENZA l’euro?

          • Mirko
            Mirko dice:

            Chiedo scusa forse mi sono espresso male.
            Ma L’Italia e la vecchia Lira non credo che utilizzassero la filosofia MMT, o sbaglio?
            Quindi, secondo me, non è paragonabile la vecchia Lira con la nuova Lira-MMT, o sbaglio?
            Se sono cose diverse potreste rispondere alle domande precedenti?
            Saluti

          • MauriGades
            MauriGades dice:

            Quindi per un paese poco produttivo e sottosviluppato la MMT non funzionerebbe vero?

          • redazione
            redazione dice:

            Certo che funzionerebbe. LA MMT descrive il sistema monetario che funziona allo stesso modo ovunque. Potrebbe cambiare leggermente la ricetta e dove destinare i fondi dello Stato e la velocità di ripresa, ma funzionerebbe di certo.
            Esponi il perché non dovrebbe funzionare?
            Dario

  14. Grigio
    Grigio dice:

    Mi è capitato di imbattermi su un blog che credevo abbastanza vicino alle tesi monetariste (forse perchè non l’ho mai seguito con attenzione), e mi sono molto stupito quanto ho letto il seguente articolo, molto critico…
    http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/largentina-sta-sovranamente-fallendo-di-nuovo-e-puo-stampare-tutta-la-cartaccia-che-vuole-roma-come-buenos-aires.html
    Siccome le mie conoscenze del problema argentino sono limitate, chiederei cortesemente a qualcuno della MEMMT di pubblicare un post di risposta (se lo ritenete opportuno), anche perchè spesso l’Argentina è presa ad esempio dai “chicago-boys”.

    Rispondi
    • IO
      IO dice:

      Semplicemente questo: l’Argentina farebbe DEFAULT sui Titoli denominati in DOLLARI ai creditori che NON HANNO ACCETTATO la RISTRUTTURAZIONE fatta dopo il DEFAULT del 2001 che sono meno del 10% del totale. Per il resto i soldi per PAGARE pensioni, stipendi, servizi pubblici, infrastrutture e Titoli DENOMINATI IN PESOS ce li avrebbe comunque. Quell’articolo in realtà scrive un mucchio di CAZZATE facilmente smontabili in poche righe. Ovviamente i + disinformati crederanno che questo esempio dimostra che 1 paese a MONETA SOVRANA PUO’ FARE DEFAULT ma in realtà tale esempio NON DIMOSTRA NULLA perchè 1 PAESE SOVRANO NON PUO’ FARE DEFAULT SUL DEBITO DENOMINATO NELLA SUA VALUTA. la VALUTA argentina attuale è il PESO e non il DOLLARO. Questa controversia riguarda TITOLI IN DOLLARI che l’Argentina può anche FREGARSENE DI RIPAGARE se non alle SUE CONDIZIONI. Chi ci perderebbe non sarebbero comunque piccoli risparmiatori ma solo fondi speculativi e pensionistici.

      Rispondi
      • Roberto Giuffrè
        Roberto Giuffrè dice:

        Vorrei aggiungere che nei confronti dell’Argentina è in atto un’azione di rappresaglia e disinformazione senza precedenti, da parte dell’FMI, e dei poteri occidentali.
        La scelta di un Papa argentino non è casuale…
        Una delle bassezze a cui si è arrivati è molto simile a quanto fu fatto con Chavez durante il golpe dove si armarono persone pagate per sparare sulla folla e far dare la colpa al presidente bolivariano, che era comunque stato imprigionato e non poteva dare quell’ordine.
        La bassezza raggiunta in Argentina è la seguente: molte persone pagate per svaligiare supermercati, e filmate appositamente per mostrare al mondo una crisi economica della fame e dell’assalto ai supermercati.
        Bene quella gente pagata, rubò solo elettronica di consumo come iPad e computer, ma non cibo.
        Chi fu catturato dovette confessare.
        Ma tanto l’effetto da raggiungere era solo mediatico, mostrare un paese che ha fallito con la MMT.
        Le notizie sul sudamerica non vanno lette nelle agenzie di stampa occidentali tutte controllate.
        Ma dalla PRENSA, l’agenzia di stampa latino americana. C’è differenza abissale tra le due versioni di una stessa notizia…

        Rispondi
  15. rolando
    rolando dice:

    CRISI DELL’EURO…GIULIETTO CHIESA AFFERMA:
    CARI AMICI
    VI TRASMETTO I PASSAGGI DI UN MIO CONFRONTO COL NOTO GIORNALISTA ex PARLAMENTARE EUROPEO GIULIETTO CHIESA:
    ROLANDO NISI (verso Giulietto Chiesa )
    egr. dott. Giulietto Chiesa
    seguo le sue conferenze su youtube e la ringrazio per il contributo che dà alla conoscenza, soprattutto in campo politico, economico, e monetario.
    Le chiedo perchè non fa della sovranità monetaria il punto cardine della sua missione, perchè consiglia la rinegoziazione del debito a mezzo di cartolarizzazione ecc. ecc. ecc. . Oramai è arcipalese che il cancro dell’eurozona è l’euro, perchè non mette la sovranità monetaria al primo ed unico posto per una definitiva risoluzione del problema crisi?
    cordiali saluti
    Rolando Nisi
    GIULIETTO CHIESA ( risponde )
    Ho già spiegato, e ripeto, che la sovranità monetaria non è (ripeto non è) l’unico problema. Tanto meno per una “definitiva” risoluzione della crisi .
    Ripeto ancora che la crisi principale è del dollaro, non dell’euro. Uscendo dall’euro, nelle attuali condizioni, senza modificare le regole del sistema finanziario mondiale, diverremmo colonia del dollaro.
    In secondo luogo, ridurre la crisi mondiale a crisi dell’euro significa non avere capito nulla della crisi mondiale. Che è un insieme complesso di crisi (risorse, clima, acqua, popolazione, regole finanziarie, armamenti, tecnologie). Dobbiamo fare tutti uno sforzo di realismo e di comprensione dei problemi. Studiare, prima di tutto. I semplificatori producono guai.
    GRADIREI SAPERE SE IL MANIFESTO me-mmt DI BARNARD, MOSLER ecc. E’ GARANZIA ASSOLUTA RISPETTO ALLE PROBLEMATICHE DI ECONOMIA MONDIALE ANALIZZATE DA GIULIETTO CHIESA NEL PASSAGGIO SOPRA CITATO
    grazie da rolando

    Rispondi
  16. ppf
    ppf dice:

    Ho intervistato Chiesa abbastanza di recente, con una domanda anche sulla Mmt (video). http://www.rivieraoggi.it/2012/09/26/151145/a-giulietto-chiesa-hai-unautomobile-bella-ma-manca-il-manubrio/
    Aggiungo che il Programma di salvezza nazionale, e la sovranità monetaria, sono STRUMENTI che poi la politica può riempire dei propri contenuti, democraticamente. Non è possibile – e lo vediamo in questi giorni dove Napolitano si concilia con Draghi e Merkel sul governo italiano – una democrazia compiuta se si è sotto costante attacco finanziario; se lo Stato non è monopolista della moneta. Non è possibile neppure gestire delle politiche ambientali serie, perché il mercantilismo impone lo sfruttamento sia delle risorse umane che di quelle ambientali, pena la distruzione economica e seguente sfascio sociale ma anche ambientale.
    La sovranità monetaria è uno STRUMENTO che ci può consentire, con l’applicazione della memmt, piena occupazione, indipendenza finanziaria, democrazia. Giulietto Chiesa “ha una bella automobile ma non ha la chiave”. Anche io posso descrivere i più grandi problemi dell’umanità, mi bastano pochi minuti. Poi, se siamo uomini e donne e non starlette, passiamo all’azione. Chiesa fatica a compiere il secondo passo.

    Rispondi
    • Roberto Giuffrè
      Roberto Giuffrè dice:

      Sono assolutamente d’accordo con te PPF. MMT è solo uno STRUMENTO e come un coltello può essere usato per preparare da mangiare o per uccidere.
      Per esempio se le politiche economiche dopo l’applicazione della MMT venissero decise dalla FIAT si finanzierebbe in tutti i modi ancora l’automobile. L’incentivazione a cambiare ecc.
      E sappiamo benissimo che l’automobile è morta, è in una crisi paurosa da anni semplicemente perché la motorizzazione del paese è già finita a fine anni ’90. Ora si vede il solo ricambio del parco auto da parte di chi può permetterselo. Abbiamo intere città tappezzate di automobili, con le relative conseguenze ambientali e logistiche.
      Una MMT applicata in maniera intelligente ai trasporti invece prevede investimenti su trasporti pubblici ecologici, assunzione di personale nelle municipalizzate dei trasporti, e nell’ammodernamento di tutte le infrastrutture dei trasporti. Treni, ferrovie, stazioni, aeroporti, porti, ecc.
      La MMT è assolutamente slegata dal buono o cattivo uso che se ne può fare.
      Il ministro dell’economia di Hitler, Hjalmar Schacht usò la MMT per i piani imperialistici del Reich, quello è un esempio di cattivo uso di queste teorie…
      Tutti i dettagli sulle sue politiche economiche si possono trovare nel libro “The Magic of Money” del 1967.
      Nel libro è spiegato anche il fallimento della repubblica di Weimar.
      Il libro è gratuitamente disponibile su Scribd in lingua inglese.

      Rispondi
  17. Checco
    Checco dice:

    Voglio dire 2 parole a sti personaggi come Aurelio, Simone, Alessandro ecc. ecc….ed a tutti quelli che si aggiungeranno a ste larve.
    1) Non fate perdere tempo a tutti i ragazzi/e estremamente competenti che rispondono con tanta pazienza e volontà ad ogni singola domanda per il bene di tutti noi e del paese.
    2)Se siete i famosi trolls che dovevano o che siete entrati a far parte del sistema monetario marcio dell’ europa, vi prego di trottolare da altre parti, altrimenti, se siete veramente interessati a capire la memmt, fatemi sapere per favore a quale conferenza organizzata dalla mmt sarete presenti, perchè vi vorrei raggiungere e farvi compagnia durante la conferenza e guardarvi negli occhi (anche se dovessi fare 1000 km ci verrei visto che sono marchigiano quindi al centro italia, l’ importante è che vi facciate riconoscere da me, attraverso un capo di abbigliamento a vostra scelta grazie).
    3)Sono uno dei bufali che è stato al summit di ottobre 2012 a rimini, sono un normalissimo cittadino italiano di 38 anni con la terza media inferiore, sono un operaio dipendente part-time da 600 al mese, si lavoro part-time perchè (meno male che ancora lavoro) sono invalido al 69% con una pensione di 180 al mese e soprattutto per lavorare devo nascondere la mia invalidità altrimenti non lavorerei neanche, devo nascondere caro mio trollerino perchè non sono tutelato in nessun modo dallo stato che non è più neppure sovrano.
    E tengo a precisare che non sono tra i falsi invalidi visto che ho subito 11 ricoveri, 9 interventi con anestesie totali, con asportazione di 1 metro e mezzo di intestino ecc…con conseguenze tutta la vita.
    QUELLO CHE VOGLIO DIRE E SPIEGARE, NON è IL MIO VITTIMISMO, MA CHE SE LA MEMMT LA HO CAPITA IO, CON TUTTI STE ROTTURE DI SCATOLE CHE HO NELLA VITA, LA PUò CAPIRE CHIUNQUE ABBIA VOGLIA DI IMPARARE CON UN MINIMO DI PAZIENZA, PER LO MENO LE BASI, PER CUI TU TROLLERINO O NO CHE SIA, METTI DA PARTE I TUOI PENSIERI FRETTOLOSI E LA TUA IGNORANZA E INIZIA A COMBATTERE CON QUALSIASI MEZZO TI ABBIA DONATO QUESTO MONDO, PERCHè CE LO STANNO PORTANDO VIAAAAAA………..
    Per la cronaca : il foglio dei 10 motivi me lo sono stampato ed appeso negli uffici dell’ azienda per cui lavoro, come ho sempre appeso anche altri volantini di conferenze nelle marche della mmt, riuscendo a portare all’ incontri ben 9 persone e facendo interessarne altre 20 persone circa, nel mio piccolo cerco di fare il max.
    Ho letto un motto questi giorni che sembra a pennello per la MEMMT (non conosco l’ autore)
    “Uno non può fare tutto, ma tutti possono far qualcosa”
    In questo motto c è tutto quello che ci ha detto Paolo Barnard, cioè “uno” è Barnard e “tutti” i bufali.

    Rispondi
  18. merlino
    merlino dice:

    “con la lira sarà ridotto il prezzo dei carburanti. Con la lira le accise diverranno inutili poiché uno Stato a moneta sovrana non si finanzia con le tasse.”
    ahahahah, cos è? un pesce d aprile???
    a parte il fatto che le accise sui carburanti ci sono sempre state anche ai tempi della lira, Vi informo che il petrolio si paga in dollari.
    e con la fine che farebbe la lira sui mercati al distributore ci andremmo una volta l’anno, a Natale….
    il grano (la pasta è fatta di grano) lo importiamo: quindi a Natale un bel piatto di spaghetti al pomodoro (la carne la importiamo).
    il gas che usiamo per il riscaldamento (e l elettricità) lo importiamo.
    insomma, tutti i prodotti importati costerebbero un occhio.
    si certo, converrebbe alle imprese che esportano: ricavi in euro o in dollari e stipendi in lire. e chi vive di stipendio muore di FAME!!!!!!
    chi ha un mutuo per la casa vedrebbe gli interessi schizzare al 15-20% e il suo valore (del mutuo), come minimo, raddoppiare istantaneamente. ergo: finisce sotto un ponte in un attimo.
    su suggerimento del gatto e la volpe, Pinocchio ha piantato uno zecchino d oro in un campo con la convinzione che poi crescessero i soldi. tornare alla lire e stampare moneta a palate è esattamente la stessa cosa.
    il gatto e la volpe ringrazieranno….

    Rispondi
    • D.
      D. dice:

      Per favore, meno supponenza, più umiltà.
      Tutto quello che ho scritto è corretto.
      Il petrolio è prezzato in dollari per convenzione. Non si paga in dollari.
      Un programma di piena occupazione+miglioramenti infrastrutturali+minore carico fiscale incentiverebbe gli IDE nel nostro Paese.
      Il nostro programma di salvezza economica prevede la tutela TOTALE per chi ha mutui denominati in euro. Leggilo.
      L’attuale austerità fa si che le persone si impiccano. Noi siamo contrari alla sofferenza. Capisci? Ora le cose che hai scritto le andiamo a dire a chi è in cigs, a chi ha un negozio e gli affari non vanno e agli imprenditori che hanno chiuso per colpa dei debiti della PA. Ci andiamo insieme, ometto che si sente forte dietro la tastiera. Quanti anni hai? Ti senti protetto, lo so.

      Rispondi
      • Arvan
        Arvan dice:

        Ciao, mi potresti spiegare meglio questo discorso delle accise per favore? non riesco a farmene una ragione. Se le accise esistevano anche al tempo della Lira, anche prima del divorzio, perchè “ora” si potrebbero togliere?? Grazie

        Rispondi
        • redazione
          redazione dice:

          Perché per un lungo periodo le tasse sono servite a finanziare la spesa pubblica. Se torniamo sovrani, questo decade.
          Non lo ha capito nessuno il discorso delle accise.Se torniamo monetariamente sovrani, a cosa servono tutte queste tasse sulla benzina? Lo so che è un’utopia, ma riadottando la propria moneta lo Stato dovrebbe fare ordine nel suo sistema fiscale, renderlo molto più semplice, mentre oggi esistono decine di balzelli che riducono il nostro potere d’acquisto.
          Il disordine fiscale italiano trova la sua migliore rappresentazione con le accise sulla benzina. In quel caso, a mio parere, il prezzo della benzina andrebbe variato per raggiungere determinati scopi ambientali, per esempio, rappresentando un incentivo indiretto allo sviluppo dell’efficienza energetica o all’utilizzo dei trasporti pubblici.
          Mi sa che a questo argomento devo dedicare un post. Ciao
          Dario

          Rispondi
          • Arvan
            Arvan dice:

            Certe cose, specialmente per un neofita come me, non sono facili da comprendere. Perdonami, ma prima dello Sme le tasse finanziavano la spesa pubblica? E se le tasse non finanziano la spesa pubblica, che fine fanno quei soldi?

          • redazione
            redazione dice:

            fine gold standard 1971 – 1979 sovranità monetaria, dal 1979 entriamo nello SME
            1992, fine sme – 2002 ingresso euro sovranità monetaria (per modo di dire, eravamo in avanzo primario)
            con la sovranità monetaria i soldi finisco in un trita documenti
            Puoi fare anche 1000 domande, nessun problema.
            Dario

          • Arvan
            Arvan dice:

            Ma scusa, se non sbaglio anche allora c’erano i creditori privati esteri, no? Quindi non mi è chiaro il concetto perchè prima il debito stava là e nessuno doveva ripagarlo.. Grazie Dario!!

    • Roberto Giuffrè
      Roberto Giuffrè dice:

      Merlino,
      lo sai che uno studioso russo che si chiama Bachtin, in un saggio che si intitola “La parola nel romanzo” (Einaudi), dice che la maggior parte della gente ripete normalmente il 50% di ciò che sente in giro.
      E che in individui a bassa scolarizzazione questa percentuale può arrivare al 90%.
      E ciò senza avere cognizione delle cose che sente e semplicemente ripete.
      Ecco tu secondo me stai facendo altrettanto, ripetendo cose sentite e lette in giro nei media di “regime”.
      Stesse cose ripetute in televisione da altri ignoranti o collusi e in malafede.
      Ma senza averne nessuna competenza e conoscenza diretta.
      Non hai argomentato, non hai riportato il perché delle tue affermazioni…
      La differenza tra persone che ripetono queste cose, e noi attivisti della MMT, è che noi stiamo studiando ogni minimo dettaglio, storico, politico, macro-economico, legale, sia per supportare la MMT, che per smontare le idiozie o le bugie che si dicono in giro su questi argomenti per contrastare nuove teorie valide come appunto la ME-MMT.

      Rispondi
  19. merlino
    merlino dice:

    anch io sono contrario alla sofferenza e per questo ho scritto cio che ho scritto, con un pizzico di ironia, ma comunque senza offendere nessuno..
    la situazione è MOLTO grave. ma trovo – secondo il mio modesto parere – che tornare alla lira sia la soluzione peggiore possibile. andremmo di male in peggio! !!!
    scuserà la mia mancanza di ignoranza in materia, ma credo – a differenza da quanto sostiene lei (“il petrolio è prezzato in dollari per convenzione. non si paga in dollari”) – che tutto il mondo lo paga in dollari o in valore equivalente con valute “gradite” ai venditori. Lei forse pensa che sarebbero gradite le nuove lire svalutate? o di imporle ai venditori?
    riguardo al mutuo in euro, cito un Suo post: “Su sua richiesta, le banche saranno costrette a convertirlo in lire. Il crollo dell’euro, nel medio periodo, renderà favorevole l’estinzione di debiti denominati in euro, grazie al cambio favorevole lira-euro.”
    è vero, le banche lo convertiranno in lire, ma al cambio di MERCATO e quindi, visto il tracollo che avrebbe la lira, SFAVOREVOLE per chi ha un mutuo.
    non capisco come fa, nella Sua teoria, un cambio lira euro a essere favorevole sia alle imprese (per le esportazioni) sia a chi ha un mutuo????
    >> se la nuova lira si svaluta molto rispetto all euro conviene a chi esporta ma un mutuo diventa un macigno. viceversa, se la lira vale molto, il mutuo si deprezza ed è conveniente convertirlo, ma le imprese esportano meno di adesso. e i tassi di interessi schizzerebbero all insù.
    non occorre aver studiato economia per capirlo. basta fare un salto indietro nel tempo. ricorda cos’è successo a chi aveva mutuo in ECU ai tempi della lira? chi l aveva s’è preso una maxi tranvata. il mutuo si è allungato di diversi anni.
    oppure cosa è successo in Argentina quando ha svalutato la sua moneta (che è esattamente cio che propone Lei) : 10 anni di MISERIA, molto (!!!) peggio di come stiamo messi noi oggi. molitssima gente “faceva la spesa” nei cassonetti. gli ospedali non avevano piu farmaci. le banche chiuse. i risparmi, per chi ne aveva, spariti TUTTI.
    E l Argentina aveva molte materie prime (che noi non abbiamo).
    questo è quello che succede quando si svaluta.
    non è supponenza, ma la cruda realtà.
    lo so, non sono un tipo che illude la gente in seria difficoltà con suggestive e mirabolanti ricette magiche. se lo fossi, probabilmente farei il politico….

    Rispondi
    • franza
      franza dice:

      caro Merlino, oggi siamo esattamente nella situazione dell’ Argentina e te lo dimostro: , ospedali senza medicinali e posti letto, visite postergate di anni in quanto le regioni non hanno i forndi per pagare gli ospedali in convenzione ASL, buona parte della popolazione non si cura in quanto non ha denaro per pagarsi le cure, mense dei poveri con code kilometriche di italiani, pensioni da miseria, case popolari fatiscenti assegnate per politica ad extracomunitari e rom, imprenditori che si suicidano per debiti e tasse, un tasso di disoccupazione altissimo e nessuna tutela per chi lavora (Fiat docet), uno stato che ha il più grande numero di lavoratori interinali, polizia e carabinieri che hanno la benzina contata con un parco macchine decimato da guasti che non possono essere riparati per mancanza di denaro, uno stato che non paga i fornitori 100 miliardi di debiti, tutte le aziende e servizi primari privatizzati, immobili scolastici fatiscenti, mancano i presidi e i servizi per disabili e ragazze madri, in molti uffici pubblici e banche gli impiegati si portano la carta igienica e la cancelleria, siamo agli ultimi posti per qualità della vita, ai primi posti per corruzione e malagestio, abbiamo una classe politica inetta che fa pagare tutti i debiti ai cittadini, la stampa di parte e inutile che come unico scopo è incamerarsi i finanziamenti, una televisione che è uno strumento di scambo di voti che nonostante i soldi del canone deve essere finanziata ogni anno. ma peggio di così cos’altro dobbiamo infliggerci. purtroppo siamo ridotti a schiavi drogati di consumismo e non vediamo altro modo di comportarci che di attendere la mano di chi ci fornisce lo stupefacente la stessa mano che ci ha portato al fallimento- qualsiasi cosa potrà succedere sarà meglio di questa agonia che ha portato la nazione che ha civilizzato il mondo ad una nazione legata mani e piedi sullo sgabello dell’impiccato grazie alle grandi corporations. come siamo ripartiti nel dopoguerra possiamo ripartire oggi seguendo l’esempio di titti gli stati fuori dall’euro che non si sono fatti fottere dai politici.

      Rispondi
    • Axel
      Axel dice:

      l’Argentina cosa ? i dieci anni di disastro in Argentina sono avvenuti quando avevano ancorato il pesos 1:1 con il dollaro

      Rispondi
  20. D.
    D. dice:

    Come può, il ritorno ad uno Stato sovrano, essere la soluzione peggiore?
    L’euro è costruito per costringere le popolazioni a condizioni di vita neo-feudali. Tu queste cose non le sai ma parli, mentre le persone soffrono. La storia economica dimostra che la spesa a deficit è l’unico strumento affidabile per ottenere la piena occupazione, che è l’obiettivo principe della Me-MMT.
    Tu discuti di cose di cui non hai la minima padronanza, non hai letto nulla della Me-MMT e pontifichi fandonie dietro uno schermo mentre ci sono imprenditori che devono accendere un mutuo per pagare le tasse.
    Il petrolio è prezzato in dollari, non lo devi pagare in dollari. Starà al compratore accettare il rischio del cambio.
    Tu non hai compreso che noi non puntiamo né sulle svalutazioni competitive né sull’export, inoltre la tua analisi dimentica totalmente il ruolo benefico del PLG.
    L’uscita di un Paese dall’euro-zone significa il collasso dall’euro, ci sarà un fuggi fuggi generale. La lira non potrà svalutarsi e non ho mai proposto di svalutarla. Ora mi copi la frase esatta in cui lo affermo, per favore.

    Rispondi
  21. merlino
    merlino dice:

    cito molto volentieri: “La lira non potrà svalutarsi e non ho mai proposto di svalutarla.”
    vabbé.
    evidentemente a Lei piace contraddirsi: poco sopra diceva che il mutuo potrà essere convertito a un cambio favorevole. adesso dice che non si svaluta.
    veda un po di decidersi…
    leggo poi che “noi non puntiamo né sulle svalutazioni competitive né sull’export”,
    questa è un CAPOLAVORO DA PREMIO NOBEL.
    e le imprese a chi vendono???? a Lei o al mago telma?
    ah gia, dimenticavo lo Stato che – secondo lei – con il deficit compra tutto e crea ricchezza per tutti. guardi che l Unione sovietica faceva esattamente cosi.
    nel frattempo, in attesa di convincere i petrolieri ad accettare le sue nuove lire al tasso di cambio a Lei gradito (altro punto fondamentale della sua teoria), provi su scala piu piccola: vada dal benzinaio sotto casa e lo convinca a farle un pieno di benzina pagandolo con un sacco di patate.
    vedrà che funziona…. e se – PER CASO – non funzionasse, gli spieghi la sua teoria.

    Rispondi
    • D.
      D. dice:

      Tu non hai mai letto nulla di Me-MMT. Mai.
      Noi non puntiamo in alcun modo sulla svalutazione competitiva, né sull’export. Capire questo è basilare per non generare fraintendimenti.
      Se queste frasi ti stupiscono è perché non hai capito nulla delle nostre proposte.
      Inoltre la Me-MMT non è la mia teoria. La Me-MMT poggia sulle spalle dei giganti: Keynes, Lerner, Godley, Goodhart, Knapp, Minsky, per a rrivare a Mosler e Parguz (non li ho citati tutti). Scusa Se do retta a loro invece che a te, Merlino.
      Sulla benzina che non si paga in dollari puoi anche leggere Modigliani, Nobel italiano non Me-MMT (sperando che il nome ti dica qualcosa).

      Rispondi
    • Alan
      Alan dice:

      Secondo me accetta volentieri le patate…. almeno quelle se le magna!
      Merlino, ti pagano parecchio ‘sto giro. Non molli facilmente.

      Rispondi
    • Roberto Giuffrè
      Roberto Giuffrè dice:

      Merlino,
      secondo la ME-MMT la versione di Mosler, le esportazioni sono impoverimento.
      Si parte dal principio secondo il quale la vera ricchezza non sono i soldi, ma gli oggetti, i manufatti, gli immobili, e i servizi erogabili.
      Se esporti all’estero un oggetto dell’ingegno, un manufatto, virtualmente ti impoverisci perché hai ceduto una ricchezza, in cambio di altra cartastraccia stampata da un altro paese a moneta sovrana.
      Per cui la ME-MMT propone la produzione per autoconsumo ed utilizzo di beni. E lo scambio qualora questo risulti in un vantaggio reciproco per i paesi e le aziende che anno tali scambi commerciali,
      È un paradigma totalmente rovesciato. Che anche molti economisti ortodossi fanno fatica a capire.
      Se produci scarpe per autoconsumo nei confini nazionali hai molti più vantaggi immediati che se le produci per esportarle.
      Meno inquinamento. Maggiore qualità. Nessuna esposizione a speculazioni dei mercati internazionali.
      Per la ME-MMT le importazioni sono arricchimento, le esportazioni impoverimento.
      E dulcis in fundo, gli investimenti esteri sono arricchimento nell’immediato, ma impoverimento nel lungo periodo quando l’investitore estero vorrà iniziare a vedere guadagni dall’investimento.

      Rispondi
  22. Checco
    Checco dice:

    UUEEEEEE……. MERLINO trollerino vai a fare compagnia a gente identica a te, quindi ad aurelio, simone,alessandro ecc.. ecc….
    Vi fate scoprire più facilmente di quello che credevo, cmq facendo una piccola analisi, è papale che non hai mai letto un bel niente sulla memmt,ed è papale che hai aggiunto un tuo commento solo per far perdere tempo a Dario nel risponderti.
    Evidentemente Merlino non hai neppure letto gli altri commenti, perchè se per lo meno avresti letto il mio, mi avresti invitato alla prossima conferenza della memmt dalle tue parti, si mi piacerebbe guardarti negli occhi, ti prego fammi sapere appena sarai presente ad una conferenza, ti prego non mancherò.
    Lo si capisce bene trolls dal tuo spirito, che sei qui per la tua cattiveria gratuita, ignoranza, larva troller, ma soprattutto per i tuoi personale interessi, vorrei sapere dove stai di casa che alla fine di sto mese vengo a mangiare a casa tua.
    LO RIPETO E LO RIBADISCO 100 VOLTE, ANDATE A TROTTOLARE DA ALTRE PARTI E LASCIATE LAVORARE TUTTI I RAGAZZI/E DELLA MEMMT SERIAMENTE, CHE GIà STANNO FACENDO UN IMMENSO SACRIFICIO.

    Rispondi
  23. merlino
    merlino dice:

    cito Checco “…se PER LO MENO AVRESTI letto il mio….”
    eh si, ha proprio ragione Andrea quando dice che lo studio è fatica.
    non so voi, ma io ho due lauree in discipline economiche e credo di sapere – almeno un po – di che si sta parlando.
    Voi che siete molto attenti alle dietrologie e alle tesi complottiste forse vi sarete accorti che molti sostenitori della vostra teoria sono persone provenienti da stati fuori dall eurozona.
    se l’euro sparisce, i loro stati ne traggono enormi vantaggi.
    il perche fatevelo spiegare da Mr. D., lui sa tutto, specie in questioni valutarie….
    PS: le offese abbassano la vs credibilità

    Rispondi
  24. franza
    franza dice:

    Merlino, avrei pure due lauree ma come altri mi sembri uno specialista della teoria in quanto in pratica come hai elogiato le tue lauree dovresti anche dirci quanti giorni hai lavorato veramente nella tua vita, quanti cartellini hai timbrato oppure se hai esperienza di impresa, se sei un libero professionista o un dipendente di qualche banca o una delle corporations o qualche figlio di papà che ha studiato e vissuto con i soldi che non hai guadagnato.. dai , giu la mascherina dicci chi sei.

    Rispondi
  25. Nirvana
    Nirvana dice:

    E in piu’, visto che hai due lauree in materie economiche perche’ non espandi il tuo pensiero e ci fai capire in che modo se l’euro sparisce gli stati fuori dall’ eurozona ci guadagnerebbero. E ormai che ci sei facci anche capire come restando dentro l’euro l’Italia si salverebbe e tornera’ ad essere prospera.
    SIAMO STUFI DI GENTAGLIA DELLA TUA SPECIE CHE PRENDONO SLOGAN BELLI E PRONTI PREPARATI DA MAMMA-TROIKA, MA NON SONO MAI IN GRADO DI SPIEGARCELI.
    Magari mi sbaglio, ma comincio a credere che forse le tue lauree le hai comprate.

    Rispondi
  26. Alan
    Alan dice:

    Le lauree in materie economiche spiegano tutto (e magari eri pure bravo!):
    infarcito fino ai capelli delle teorie neoclassiche che gli hanno propinato all’università. Studiate sui libri scritti da neoclassici, spiegati da professori neoclassici, ascoltate ai seminari dei neoclassici.
    Invece qualcuno che non ha la laurea ha la mente un pochino più aperta e riesce a capire cose “abbastanza” semplici come quelle della MeMMT.
    E’ qui il succo del discorso. E’ mia esperienza personale che le persone più studiate e più laureate in economia/finanza sono le più “dure” a capire cosa diciamo. D’altro canto sono vittime delle think-tank che le elite hanno magistralmente orchestrato.
    Poverino Merlino, non è nemmeno colpa sua. Lui non lo sa nemmeno, di essere una vittima. Non se lo immagina.

    Rispondi
  27. Maria Consiglia
    Maria Consiglia dice:

    .. Sono anch’io laureata in Economia. Sinceramente a me non hanno propinato la teoria neoclassica come la migliore nè l’unica, anzi … per me è importante dirlo perchè, seguendo il confronto, mi rendo conto che uno degli ostacoli più grandi alla volontà di costruire è sia il luogo comune del sistema che quello dell’anti-sistema. Quello che è importante, secondo me, è la libertà di informare e quella di informarsi … e la voglia di raggiungere consapevolezza prima di scegliere. Poi, un po’ di personale originalità non guasta …

    Rispondi
  28. and.lu
    and.lu dice:

    Mi spiegate una cosa, ma com’è è possibile che i nostri non governanti dell’epoca non si rendessero conto che l’entrata nell’euro e a quelle condizioni ci avrebbe incaprettato per il resto della vita?? Io, non sono riuscito a darmi una spiegazione : incompetenza o che cosa??

    Rispondi
  29. Maria Consiglia
    Maria Consiglia dice:

    Il problema, secondo me, non è l’euro in sè … è il pessimo funzionamento delle istituzioni europee, la loro democraticità nulla fondata su meri giochi di potere … la poca solidarietà tra i Paesi. Per questo, sento parlare di Stati Uniti d’Europa e mi vengono i brividi. In Germania hanno recentemente fondato un partito per uscire dall’euro: esso si dichiara stufo di dover aiutare i Paesi in crisi ogni anno. Sono allibita.

    Rispondi
    • Alan
      Alan dice:

      Hai ragione, Maria. Il problema non è l’EURO di per sè, è il PROGETTO EURO, è il PROGETTO EUROPA.
      Il problema è il motivo per il quale è stata pensata l’europa unita e la moneta unica. Tutto qua.
      Ed il motivo era di DOMINARE tutte le nazione aderenti, dominarle tramite l’economia. Ed è esattamente quello che è successo.
      Chi tiene i cordoni della borsa tiene in mano un intero popolo.
      Ma visto che cambiare non si può, perchè ci sono decine di trattati firmati, perchè bisognerebbe cambiare tutti, dico TUTTI, i tecnocrati ai poteri, è meglio uscire e ritornare alla nsotra lira (se gestita correttamente).
      Questo è stato detto più volte anche da Mosler, che ha proprio specificato che il problema non è l’euro ma come è gestito e governato.
      “Non è mica colpa nostra se la plebaglia europea pensa che l’euro sia stato fatto per la loro felicità!” (J. Attali, riferito da A. Parguez)

      Rispondi
    • Dario
      Dario dice:

      Sottolineerei che non hanno il potere di decidere vita o morte su uno Stato. Un governo, non promettendo più nulla perché evita il cambio fisso a favore del flessibile non affronta il rischio di un default, cosa importante. La speculazione farebbe variare il valore della moneta, questo si.
      Caso emblematico lo SME nel 1992. Soros vende lire ma a causa dello SME Ciampi costretto a rispettare range +-6% rispetto al paniere ECU. Il problema derivava dal dover rispettare quel range. Senza, non promettendo nulla, non ci sarebbero stati problemi legati a un default, non esistendo una promessa.

      Rispondi
  30. LUISA
    LUISA dice:

    Come posso convincermi che un ritorno alla lira risolverebbe i problemi?
    Ho vissuto per ben 50 l’Italia della lira e non mi sono resa conto di vivere nel paese delle meraviglie..le parole inflazione, potere d’acquisto del salario…me le ricordo come un incubo! E ricordo anche che se chiedevo di lavorare o studiare in Germania o in Francia ero “emigrato” o “emigrante” ora sono un cittadino europeo in uno dei suoi stati; l’unica cosa che mi tradisce è la lingua, perchè la mia Italia ha ben promosso solo e sempre la sua lingua!

    Rispondi
  31. Maria Consiglia
    Maria Consiglia dice:

    Dario, non parlo di rischi default. Non c’è rischio default, al massimo quello inflazionistico. Mi riferisco proprio al valore della moneta … anzi, a tutte le conseguenze che un suo decremento potrebbe comportare, e non si tratterebbe di un decremento trascurabile … conosciamo le ingenti bolle speculative che la speculazione sulle valute ha comportato e le sue conseguenze.

    Rispondi
    • Dario
      Dario dice:

      Fammi esempi concreti di Paesi con il PIL dell’Italia che hanno problemi gravi a causa di un “decremento non trascurabile” del valore della moneta.
      Non ti faccio una contro domanda per sfida, è basilare riflettere e ragionare altrimenti non ne usciamo più, tutti noi.

      Rispondi
  32. Maria Consiglia
    Maria Consiglia dice:

    Alan scusa … non avevo letto la tua risposta (anzi, scusate tutti … non ho molta dimistichezza a comunicare in questo modo!).
    Quello che credo sia importante è esser realisti … fermo restando il fine del progetto Europa, tornare alla lira dovrebbe comportare una rivoluzione culturale e istituzionale in Italia.. siamo disposti?? Lo Stato, il nostro almeno, non è stato e non è il migliore dei mondi possibili … e quando aveva la sovranità monetaria aveva completamente asservito la stampa di moneta agli interessi politici. E le conseguenze dell’inflazione erano subita dai lavoratori che vedevano ridursi il potere d’acquisto dei loro salari e dai ceti meno abbienti, proprio come ora.

    Rispondi
    • Alan
      Alan dice:

      Hai ragione Maria, è molto difficile.
      Infatti io ho sempre detto (e consigliato di dire) che non basta dire “torniamo alla lira”, perchè se poi non è gestita correttamente sarebbe una catastrofe.
      Occorre tornare alla lira e applicare la MMT. Ma questo prevede che tutti i politici siano informati, siano d’accordo, che si trovino dei ministri preparati e disponibili, che il capo dello stato sia d’accordo, ecc… ecc… .
      Un’utopia!
      Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare!

      Rispondi
  33. Gian P.
    Gian P. dice:

    Ciao a tutti.
    Ho scoperto per caso questo sito. Mi pare interessantissimo.
    Ho letto gli interventi e mi piacerebbe dire anche la mia, grazie.
    A) Uscire dall’euro e passare ad una moneta sovrana (anch’io credo sia meglio non chiamarla lira) è l’unica strada per risolvere tutti i problemi economici e, di conseguenza, sociali e politici.
    B) Sul discorso delle accise, non tutti possono comprendere cosa significhi “moneta sovrana” perché in realtà la lira del dopoguerra NON apparteneva allo Stato, né tantomeno al popolo italiano.
    Politici corrotti l’avevano praticamente “data in appalto” alla Banca d’Italia che però era una banca privata, non pubblica.
    Uno stato sovrano, che stampi in prima persona la stessa quantità di denaro che oggi viene “presa in prestito”, potrebbe tenere alla fonte il corrispettivo del fabbisogno statale, abolendo del tutto le tasse.
    Questo porterebbe il vantaggio per lo Stato di stampare soldi senza indebitarsi,
    il vantaggio per i cittadini di non dover pagare le tasse e conseguentemente raddoppiare il proprio potere d’acquisto,
    il vantaggio della piena occupazione, in quanto le aziende vedrebbero dimezzarsi le spese del costo del lavoro,
    il vantaggio di risolvere una volta per tutte il problema dell’evasione fiscale.
    Ma come è possibile che tutti si avvantaggino da questa soluzione?
    Semplice: uno che ci rimetterebbe in realtà c’è: è l’usuraio dell’umanità, colui che oggi “presta” a noi denaro creato dal nulla, strangolandoci e rendendoci schiavi.
    Non tutti possono capire queste cose perché i poteri forti, naturalmente, fanno propaganda in senso contrario e foraggiano politici ed economisti corrotti affinché ci bombardino di tesi astruse e complicatissime al fine di impedirci di prendere coscienza della “grande truffa”.
    Scusate l’invasione.

    Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      Grazie dell’intervento.
      Comunque preciso che la Banca d’Italia è un organo pubblico che ha sempre eseguito la volontà del governo (anche dopo il “divorzio”) e che la vendita di titoli con la lira sovrana era solo un mezzo di politica monetaria per il controllo del tasso di interesse sui mercati delle riserve bancarie, non uno strumento con cui lo stato realmente si finanziava.

      Rispondi
      • Gian P.
        Gian P. dice:

        Scusami, Marco, ma ci sono delle cose scritte da te che non capisco.
        La Banca d’Italia è un istituto “pubblico” nel senso che le sue azioni sono aperte anche al pubblico. E infatti il 5% appartengono a Inps e Inail, ma l’altro 95% sono in mano a banche ed assicurazioni private.
        Il Governatore viene designato dal capo del governo, ma è una pura astrazione. La realtà è che questi è obbligato a sceglierlo in una ristretta rosa di nomi che insindacabilmente la Banca presenta al premier.
        Quando la Banca d’Italia ha eseguito la volontà del governo?
        Ha sempre agito in piena autonomia e nel caso di diatribe l’ha sempre spuntata.
        Ti cito un esempio per tutti. Nel 1976 il governatore di allora, Baffi, in totale disaccordo col ministro del Tesoro, arrivò a chiudere i mercati di cambio per quasi 2 mesi! Una cosa inaudita!
        L’unico dovere che ha è quello di comunicare un resoconto annuale al Parlamento. “Comunicare” e basta. Senza vincoli.
        Per ultimo, mi piacerebbe che mi dicessi a quale periodo ti riferisci quando parli di lira sovrana.
        Intendo sovranità dello Stato italiano ( e non della Banca d’Italia)
        Grazie.

        Rispondi
        • Marco Cavedon
          Marco Cavedon dice:

          L’Italia non ha mai avuto piena sovranità dal momento in cui dopo la fine del Gold Standard ha comunque sempre legato la sua valuta a cambi semifissi con le altre valute europee, prima col serpente monetario poi con lo SME, fino all’aborto dell’euro, moneta straniera che non appartiene ad alcuno stato.
          Per Banca Italia, le decisioni di delegare ad essa più o meno poteri sono sempre derivate da decisioni in ambito del governo che in qualsiasi momento avrebbe potuto ritirare quei poteri. Pensa che durante la seconda guerra mondiale fu addirittura eliminato ogni limite di “indebitamento” del Tesoro con la stessa.
          Ad esempio col “divorzio”, fu il ministro Andreatta a concedere alla banca centrale il monopolio nell’acquisto dei titoli nel mercato primario, rinunciando quindi al potere di controllare i tassi di interesse (non di emettere la valuta).
          Ma gli alti tassi di interesse che si ebbero da allora furono comunque voluti dal governo perchè, aderendo allo SME, l’Italia aveva un limite di fluttuazione con le altre valute europee e quindi la spesa, che fino ad allora era stata più bassa della media europea, è dovuta aumentare, col meccanismo dei deficit per il finanziamento dei mercati dei capitali. Il cosiddetto “boom del debito pubblico” viene proprio da quella decisione.

          Rispondi
          • Gian P.
            Gian P. dice:

            Vero quello che scrivi.
            In teoria, lo Stato avrebbe poteri decisionali, ma in pratica, ha delegato alla Banca d’Italia gran parte di questi poteri, come tu hai ricordato.
            Lasciando da parte il discorso della guerra, perché a quei tempi lo Stato era ancora in effetti sovrano, sono oltre 40 anni che i politici hanno “svenduto” la sovranità a banchieri privati.
            I ministri durano in carica mediamente meno di un anno, e in più sono individui voraci di ambizione e ricchezza personali.
            I banchieri, quindi, hanno vita facile nell’ottenere i privilegi che vogliono.
            Come dici tu, il boom del debito pubblico deflagra dopo il 1971.
            Ora, la mia domanda è la seguente:
            ha senso che uno Stato “prenda a prestito”, pagandoci fior d’interessi, il denaro che avrebbe diritto di emettere in prima persona?
            Aver fatto debiti ogni volta che abbisognava di moneta, in quarant’anni, quanti ne ha accumulati?
            E’ possibile, dal punto di vista matematico, non indebitarsi continuando a fare debiti per pagare gli stessi?
            Senza sovranità monetaria, chi ci salverà dalla schiavitù?
            È giusto che le generazioni a venire debbano pagare per tutta la vita debiti contratti da politici corrotti che hanno svenduto la moneta a banchieri corruttori?

    • Roberto Giuffrè
      Roberto Giuffrè dice:

      No aspetta Gian P.
      Ci sono delle imprecisioni in ciò che scrivi. Le tasse servono, ed hanno uno scopo ben preciso, quello di dare valore al denaro all’interno dei confini nazionali.
      Se il cittadino ha la “pistola alla tempia” puntata dall’esattoria del fisco, si muove il “culo” per andare a lavorare e procurarsi il denaro per pagare le tasse. È un concetto cardine, che affonda nella psicologia umana. Se lo Stato ci desse denaro per farci i nostri comodi, pochi sarebbero incentivati a produrre opere dell’ingegno e manufatti utili poi al resto della popolazione per una crescita non dico economica, ma anche culturale e tecnologica.
      Staremmo tutti su un trespolo a berci e fumarci quello che lo Stato ci elargisce. Solo poche persone veramente spinte da passione, spirito di creatività e condivisione si muoverebbero per inventare e produrre beni e servizi.
      La tassazione serve perché la gente si muova, si istruisca, impari mestieri, li faccia e produca ricchezza tangibile sotto forma di manufatti, infrastrutture e servizi. Ed il denaro è sia l’incentivo, sia lo strumento di misura della produttività umana. quando lo Stato decide il valore del lavoro che esso acquista dagli individui per fargli fare ciò che allo Stato serve (medici, insegnanti, ecc.). E dato che sempre lo Stato è monopolista della moneta, decide quanta darne affinché si possa arrivare a fine mese in una vita dignitosa.
      Poi le tasse possono servire da livello della massa monetaria in circolazione per aumentarla o ridurla e quindi aumentare/ridurre il valore del denaro. E questo può avere scopi di programmazione periodica della produttività interna.
      Spiego meglio… Se un periodo all’Italia serve incamerare materie prime, energia e macchinari industriali prodotti all’estero, si possono aumentare le tasse diminuire la massa monetaria, fare aumentare il suo valore, e favorire le importazioni di questi beni.
      Incamerate materie prime, energia e macchinari, si inizia la trasformazione e la produzione di beni, a questo punto si è pronti per l’esportazione, e diminuendo le tasse si svaluta la moneta per aumento della massa, e si favorisce l’esportazione di quei manufatti prodotti in precedenza. Massimizzando i profitti.

      Rispondi
      • Gian P.
        Gian P. dice:

        Caro Roberto,
        Mi rendo conto che fare opera di sintesi, per non rendere troppo prolissi e noiosi i commenti, rischia di creare malintesi.
        Per quanto riguarda le tasse:
        Non credo che siano nate per spingere i cittadini ad essere meno pigri e procurasi maggior reddito.
        Le tasse, molto più prosaicamente, sono un prelievo forzato sul sudore della gente per permettere, in teoria, allo Stato di redistribuire la ricchezza attraverso erogazione di vari servizi; ma, in pratica, servono a costituire lobby che campano a sbafo del contribuente.
        Comunque, io non dico che lo Stato dovrebbe mantenerci, ma semplicemente, stampando in proprio il denaro che ora prende a prestito, trattenere per sé la quota che gli abbisogna, in modo da esentarci da tasse dirette.
        Noi lavoreremmo in ogni caso, ma abolendo l’Irpef, intascheremmo di più (e ne abbiamo ben diritto, visto che il passaggio all’euro ci ha praticamente dimezzato i redditi).
        Senza tasse dirette ci sarebbe più fermento economico, che finirebbe per riassorbire l’intera disoccupazione.
        Resterebbe in ogni caso l’Iva che già da sola assicura allo Stato un quinto di tutti gli scambi commerciali.
        Il problema principale, per come la vedo io, è chi sia il proprietario della moneta.

        Rispondi
        • Marco Cavedon
          Marco Cavedon dice:

          La valuta può essere emessa solo dallo stato. Il settore privato è un utilizzatore della valuta, non può emetterla.
          Lo stato prima di poter drenare denaro con le tasse e i titoli, deve prima riversarlo nel settore non governativo spendendolo per primo e le tasse servono per imporre a tutti noi l’utilizzo di quel denaro, che altrimenti sarebbe senza valore (questo è il motivo principale, poi ce ne sono altri).
          Maggiori approfondimenti: “Le 7 Innocenti Frodi Capitali della Politica Economica” di Warren Mosler e vedere anche i bilanci settoriali di Wynne Godley, ben spiegati da Paolo Barnard nel convegno a Migliarino di Ferrara “Come l’Eurozona distrugge l’Italia” (cerca su you tube).

          Rispondi
          • Gian P.
            Gian P. dice:

            La mia domanda è:
            su quali leggi di pietra, sta scritto che lo Stato debba dare in concessione ai vari Rotchscild l’emissione della moneta?
            Per quale motivo non può farlo “di persona”, trattendo alla fonte la parte necessaria al suo fabbisogno, ed abolendo così le tasse sulle persone fisiche?
            L’emissione del denaro è sempre stata una grande truffa.
            Prima, la si nascondeva dietro la presunta garanzia dell’oro (che, tra l’altro, anch’esso a sua volta, ha comunque solo un valore convenzionale), ma dopo la denuncia dei patti di Bretton Woods è caduta anche quella maschera.
            Il denaro è un metro di misura. Il valore glielo diamo noi che lo accettiamo. È un valore indotto.
            Lo deve emettere lo Stato.
            Altrimenti è truffa.
            Proprio come quella che ci ha portato a 2 milioni di miliardi di debito pubblico farlocco.

          • Marco Cavedon
            Marco Cavedon dice:

            Le BC sono sempre stati agenti del Ministero del Tesoro, che ha comunque sempre potuto spendere tramite il suo conto speciale di tesoreria. Come esempio ti consiglio di guardare il meccanismo di creazione del denaro da parte del Tesoro USA tramite le Special Depositories, ben descritto nel saggio di Barnard “Il Più grande Crimine” scaricabile gratuitamente dal suo sito.
            Le tasse, oltre a dare valore alla moneta, servono per regolare la domanda aggregata ed evitare quindi sia deflazione che inflazione.
            Per il resto, d’accordo al 110% che il Tesoro non deva volontariamente delegare a nessuno il pieno controllo sia sull’emissione della moneta che sui tassi di interesse dei titoli.

  34. Salvo
    Salvo dice:

    Amici della MMT, sono stato un po’ assente per motivi personali, ma recuperando un po’ di letture e leggendo questo articolo, mi sembra di toccare con mano la nostra “crescita”, sotto tutti i punti di vista.
    Ottimo articolo Dario, lo stamperò anch’io per appenderlo nelle bacheche.
    Andiamo avanti tutti (con buona pace di quei Simone, ecc.., poverini..) che accennano a tentativi di dar noia senza conoscenze e argomenti e sono richiamati cordialmente dai nostri amici al buon senso e allo studio.

    Rispondi
  35. Ciro sorrentino
    Ciro sorrentino dice:

    C’è un paese che ha la lira … Ed è l’Egitto! E andate su internet a vedere le file ai distributori, perchè non c’è abbastanza benzina … E pensare che l’Egitto esporta petrolio e gas … Figuriamoci che succederebbe in Italia!

    Rispondi
  36. Sandman
    Sandman dice:

    Scusate mi viene un dubbio. Un’operazione del genere avrebbe certamente ripercussioni sull’economia italiana dal punto di vista internazionale.
    Mi spiego: L’Italia torna alla Moneta Nazionale dopo 10 minuti le agenzie di rating americane (che fanno il bello e il cattivo tempo dell’economia mondiale) declassano l’Italia a totalmente inaffidabile dal punto di vista finanziario. Gli investitori si sbarazzano delle azioni italiane, la BCE non ci compre più il fondoschiena e L’Italia semplicemente fallisce. Fine.
    Cosa mi sono perso?

    Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      Ti sei perso che uno stato a moneta sovrana può sempre emettere la sua valuta e quindi non può mai fallire nel pagare alcun debito.

      Rispondi
      • Sandman
        Sandman dice:

        Marco quindi i debiti Italiani verso l’estero spariscono con la moneta sovrana?
        Quale cambio favorevole può avere la moneta sovrana di un Paese declassata e con milioni di debiti con altre nazioni? 1:1 con l’Euro è inimmaginabile.
        Per non fallire l’italia dovrebbe ricomprarsi i titoli di Stato con soldi che non ha, a meno che non svenda qualsiasi cosa. Dal patrimonio artistico alla sanità.

        Rispondi
        • Dario
          Dario dice:

          i debiti Italiani verso l’estero spariscono con la moneta sovrana?
          no, ma uno Stato sovrano può ripagarli in lire oppure in euro nei tempi decisi dal governo.
          Quale cambio favorevole può avere la moneta sovrana di un Paese declassata
          i declassamenti non contano nulla, nnon producono effetti, nei Paesi sovrani. Trovi articoli pubblicato anche in questo sito
          1:1 è all’inizio, poi fluttua
          Tutti gli stati dell’euro-zona vedranno l’economia collassare
          Leggi il proogramma

          Rispondi
        • Marco Cavedon
          Marco Cavedon dice:

          I debiti esteri possono essere pagati benissimo in lire e poi i creditori possono fin che vogliono vendere lire per acquistare altre valute.
          Non c’è comunque bisogno di fare ciò. L’Italia potrà lasciare tutti i depositi bancari attuali in euro e a quel punto potrò anche decidere di prelevare tutti gli euro che vuole dai conti per pagare il debito estero, mentre i conti correnti saranno rimpinguati nella nuova valuta necessaria ai cittadini per le tasse e le transazioni.
          Il fatto che transazioni finanziarie e depositi non vengano convertiti tutti in lire eliminerà il problema della svalutazione della lira. Materialmente i creditori non potranno svendere la lira perchè continueranno ad essere pagati in euro e a detenere euro, mentre i cittadini e chi vorrà investire in Italia dovrà vendere la sua valuta per acquistare lire, il che favorirà il tasso di cambio a favore della lira.
          Tuttavia nessun paese al mondo ha interesse ad avere una valuta molto forte, basta che guardi cosa fanno le BC di USA, GB, Giappone e Svizzera che addirittura si dichiarano disposte a vendere illimitatamente sul FOREX la loro valuta per mantenerla competitiva.

          Rispondi
    • Gian P.
      Gian P. dice:

      Può avvenire in effetti il caos da te descritto, senza un governo con gli attributi che gestisca il tutto con una serie di provvedimenti ad hoc.
      La mia idea sarebbe che un governo serio (non certo uno di questi che ci hanno portati alla rovina) andasse a Bruxelles e dicesse ai partner europei (con la dovuta arte diplomatica, beninteso):
      “Signori, questo debito è IMMORALE. È frutto di speculazioni e corruzioni. Vogliate prendere atto, prego, che noi non siamo disposti a sacrificare i nostri figli e i nostri nipoti per pagare un debito che non hanno contratto.
      Non lasceremo strangolare i nostri figli, che per noi sono la cosa più sacra, dagli usurai.
      Premessa questa nostra determinazione, veniamo a proporvi una soluzione la più equa possibile.
      Il creditore intelligente sa che far fallire il suo debitore sarebbe un autogol.
      Il creditore intelligente ha tutto l’interesse che il suo debitore si rimetta in piedi.
      Non accettando le nostre proposte, ci vedremmo costretti ad uscire dall’euro di colpo.
      E, non essendo gli ultimi arrivati, ma la terza potenza d’Europa, la nostra uscita improvvisa farebbe inevitabilmente fallire l’euro.
      Noi vogliamo uscirne invece in modo indolore.
      Al momento, continueremo a servircene ma soltanto in piccola parte.
      Soprattutto per pagare gli interessi sul debito e comprare quelle materie prime che accettano esclusivamente valuta “pregiata”.
      Diciamo un 20% di quello che usavamo prima.
      Per tutte le contrattazioni nazionali, introdurremo una moneta locale di nostra proprietà.”
      Dopodiché il nuovo governo dovrebbe emettere valuta locale per lo stesso importo di quell’ ottanta percento di euro che non ritirerà dalla Bce (in modo da non creare inflazione) e dovrebbe fissare il cambio 1:1 per non generare confusioni.
      Poi dovrebbe iniziare una politica commerciale che ci porti a scambi alla pari con i paesi fornitori di petrolio (penso soprattutto a quelli emergenti), proponendo loro uno scambio coi nostri prodotti made in Italy.
      E chi accetterà la nostra moneta locale con cui acquistare i nostri prodotti di qualità, avrà la priorità nei rapporti commerciali con noi.
      I nostri migliori fornitori diventeranno anche i nostri migliori clienti.
      Contemporaneamente, dovremmo iniziare da subito un programma di investimento in energie rinnovabili, che sostituiscano in modo pulito la dipendenza da petrolio e gas.
      Lo stesso governo dovrebbe far partire pure un piano di emergenza che arruoli i disoccupati in una serie di servizi civili utili alla nazione.
      Questa manovra, distribuendo reddito a milioni di cittadini, farà aumentare i consumi, creando un circolo virtuoso che risolleverà l’economia nazionale e nel medio termine riassorbirà la disoccupazione anche nel settore privato, mediante la totale abolizione dell’Irap.
      …E poi ce ne sarebbero di cose da proporre!
      Ma a governare sono sempre i soliti quaquaraquà.

      Rispondi
  37. tommaso pier
    tommaso pier dice:

    Per chiarirmi le idee.. voglio farVi un paio di domande:
    1)Secondo Voi il passaggio dalla lira all’euro ha contribuito in modo importante a causare la presente profonda crisi economica?
    2) Durante il periodo di passaggio , quando cioè in Italia circolavano sia la lira e sia l’euro, e’ accaduto forse qualche problema alla nostra economia? Vorrei delle risposte serie..perchè poi Vi esporrò le mie idee in merito. Vi ringrazio

    Rispondi
    • Dario
      Dario dice:

      1- l’euro impone politiche pro cicliche, quindi risposta alla tua domanda è si
      2- Nel periodo di passaggio? Ti riferisci al mancato controllo dei prezzi?

      Rispondi
  38. TOMMASO PIER
    TOMMASO PIER dice:

    Secondo me la crisi è iniziata con la circolazione dell’euro ma non e’ stata la causa..é stata invece la fissazione della parità con la lira delle pensioni e degli stipendi mentre nel mercato dei consumi questa parità fluttuava, mossa dalla speculazione, e raddoppiava rispetto a quella fissata. Nel tempo le famiglie sono state costrette a ridurre i consumi,e quindi come in una grande epidemia, le imprese sono andate in crisi., le banche non sono intervenute…e moltissime imprese sono state chiuse o peggio fallite….la disoccupazione è aumentata in modo parossistico,la banca centrale europea ha difeso l’euro pensando soltanto a non far crescere l’inflazione invece che rilanciare l’economia..il resto lo conosciamo bene! Ora però ci troviamo nel mezzo di questa situazione dobbiamo reagire più velocemente possibile e se sei daccordo con quanto ho scritto vorrei saperlo per proporti la mia soluzione

    Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      La crisi è iniziata già con la lira negli anni ’90, dici il giusto. Questo dal momento in cui, con la sottoscrizione dei parametri di Maastricht per entrare nell’euro, lo stato inziò a “risanare” i suoi conti per arrivare al deficit annuale del 3% e dal 1990 l’Italia è in avanzo primario di bilancio, ossia, sottrare al settore non governativo (cittadini e aziende) ogni anno più di quello che spende, al netto delle spese per interessi. Tuttavia grazie aa fatto che potevamo ancora svalutare la bilancia commerciale era in attivo e l’economia cresceva anche se meno rispetto agli anni ’80. La BCE non può attuare politiche espansive perchè lo statuto del funzionamento UE prevede che non possa finanziare le spese in disavanzo degli stati (che è la nostra ricchezza) e ciò deriva dall’ideologia neoliberista che vuole di fatto eliminare il potere dello stato, fin dalle origini dell’idea di unione europea, un sistema che di fatto non è riformabile nemmeno tecnicamente, come spiega bene l’economista circuitista Alain Parguez.
      Dopo l’adozione dell’euro l’Italia è cresciuta ancora meno rispetto agli anni ’90, fino al grande tonfo del -5% nel 2009 da cui di fatto non ci siamo più ripresi (e non potremo più farlo restando nell’eurozona).

      Rispondi
  39. Mario M.Fornaro
    Mario M.Fornaro dice:

    Conosco Memmt da ieri (conferenza a Belluno con Daniele Basciu e partner, 11 05 2013). La scuola di pensiero mi sembra degna di approfondimento. Dai commenti che ho letto qui, ho l’impressione che alcuni siano sinceramenti interessati a capire se Memmt possa giovare all’economia e quindi agli Italiani e al loro tenore di vita. Altri scrivono le loro idee (fatto legittimo) ma traspare dalle stesse un livello conoscitivo non esaltante: è lo specchio della nazione e delle diversità culturali (dando per scontato che non ci sia malizia o partito preso o interesse personale). Auspico approfondimenti seri. Buona giornata!

    Rispondi
  40. Alessandro S.
    Alessandro S. dice:

    Non capisco molto di problematiche economiche, ma capisco abbastanza che questo stato delle cose attuale è una morsa usuraia a beneficio di pochi investitori speculatori e a danno di povera gente costretta a fare la fame e, quando è fortunata, a trovare un lavoro con condizioni da schiavitù. Seguo da qualche anno Barnard con molto interesse e la vostra teoria mi sembra ragionevole e fondata, ma purtroppo di una cosa sono certo: in un paese come l’italia, con gli italiani, per come siamo fatti al 98%, sarebbe impossibile attuarla. Ognuno pensa al proprio tornaconto immediato e se ne fotte delle generazioni che verranno. Come anche ribadito da voi stessi in qualche occasione… è pura UTOPIA! La verità è che non ci meritiamo di stare meglio!

    Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      La pura utopia consiste nel continuare a delegare agli altri (nella fattispecie la UE) il nostro destino, nella vana speranza che l’Europa superstato possa indistintamente fare l’interesse di tutti i popoli.
      L’Italia della lira comunque era la prima potenza industriale d’Europa e siamo arrivati ad avere anche il quinto PIL mondiale.

      Rispondi
  41. tommaso pier
    tommaso pier dice:

    Sto guardando le due nazioni che erano in crisi profonda come noi, un anno fà, usa e Giappone, stanno riprendendo velocemente perchè essenzialmente hanno inondato la loro economia di molta liquidità battendo nuova moneta. questa operazione ha risolto i problemi interni aumentando i consumi e diminuendo il valore della moneta nazionale si sono presentati molto più competitivi nel mercato mondiale.L’Italia deve convincere l’Europa ad addottare la stessa terapia…. in mancanza di un risultato positivo dovremo andare ..come si dice… a due velocità. Risusciutando la nuova lira per il mercato interno e continuando ad adottare l’euro per il mercato estero. La parità all’inizio sarà molto alta per esempio 1E=2600£
    però battendo moneta potremo risolvere i problemi interni di lavoro
    per i giovani e donne e potremo essere più competitivi con i nostri prodotti nazionali. Per quanto compete l’energia elettrica dovremo
    sviluppare l’industria delle fonti rinnovabili legate al sole e al vento.
    dovremo anche aumentare i salari diminuendo i contributi…anche le imprese potranno essere più facilmente aiutate dalle banche ad aumentare le loro potenzialità.Dovremo nel contempo sferrare una lotta seria contro l’evasione fiscale Lentamente la parità della nuova lira si avvicinerà sempre più a quella ufficiale fino a raggiungerla. A questo punto potremo ripensare ad abbandonare la nuova lira .

    Rispondi
    • redazione
      redazione dice:

      Ad oggi, la politica USA è deleteria per l’economia, a causa del “sequestro”. Non sprofondano perché viene permesso l’indebitamento privato.
      La strategia del Giappone è dello 0,1% migliore, con alcuni investimenti diretti all’economia reale, come i sussidi a determinati settori
      Dario

      Rispondi
  42. Massimo
    Massimo dice:

    Domanda: se non sbaglio sia il Giappone che gli USA adottano il QE, che non è propriamente battere nuova moneta. Sbaglio?

    Rispondi
  43. tommaso pier
    tommaso pier dice:

    Certamente non basterà pompare nuova liquidità, ma sarà indispensabile che le banchew facciano arrivare il denaro alle imprese per gli investimenti e alle famiglie specialmente giovani per i mutuoi sulla casa, cosa che ora non accade perchè le banche si tengono i soldi che provengono dalla Banca Centrale Europea e non li fanno arrivare come succede invece in Germania, alle imprese e alle famiglie,adoperandoli solo a fini speculativi, per comprare il debito pubblico. Speriamo che in un prossimo futuro lo spead diminuisca cosicchè le banche siano costrette ad impiegare tali risorse dove veramente debbono giungere.

    Rispondi
  44. Mario M. Fornaro
    Mario M. Fornaro dice:

    Sintesi: 1-Il vero valore di uno Stato (o Società) è il lavoro (Adam Smith). Un disoccupato pertanto è un danno poiché non produce bene-ricchezza. 2-Il lavoro/prodotto è pagato in moneta/strumento per agevolare i commerci dei beni. 3-La moneta di proprietà dello Stato/Governo serve per impostare e indirizzare le politiche economiche e correggerne le dinamiche (Keynes). 4-La moneta, oggi, è degenerata in speculazione finanziaria (Borse, etc.). 5-MEmmt elimina la disoccupazione/danno sociale, elimina il rischio Default, fa tornare la moneta a strumento per finanziare il primo bene-lavoro-valore, 6-La moneta non è “giocabile” in Borsa, ma è “motore” economico in finanziamenti (a tasso zero), in prestiti a famiglie, imprese, lavori pubblici, etc.. L’italia ha le materie prime indispensabili: la terra (agricoltura/cibo), e le acque. Mancano le persone giuste al posto giusto (oggi ci sono quelle sbagliate al posto giusto). Buone riflessioni.

    Rispondi
  45. andrea
    andrea dice:

    non vorrei bugie correggietemi se sbaglio ma di questi ultimi tempi l’italia sta dando molto la colpa all’UE e all’euro della crisi ma ci stiamo dimenticando che è colpa dei nostri politici (almeno in primis) e per il ritorno alla lira penso che regredire (apparte essere una mania degli italiani) non sia la soluzione per tornare a tempi prosperi, ormai il dado è tratto (così la penso io) siamo all’euro e dobbiamo al massimo modificare per migliorare

    Rispondi
    • redazione
      redazione dice:

      dobbiamo fare in modo che chiunque sia disposto a lavorare abbia la possibilità di farlo. I politici italiani hanno immense colpe.

      Rispondi
  46. andrea
    andrea dice:

    sicuramente ,comunque penso che per migliorare la situazione non ci sia bisogno di tornare alla lira , stati dell’UE che hanno l’euro , per esempio francia, germania hanno stipendi il doppio dei nostri ( i professori la quadagnano 3000 euro), oppure la finlandia ha l’euro eppure è uno degli stati europei dove c’è più benessere sopra tutto nel settore terziario .

    Rispondi
    • redazione
      redazione dice:

      Guarda sempre il potere d’acquisto, non il livello dei salari. Ho vissuto in Finlandia, c’è benessere ma questo come può significare che l’euro funziona? È solo questione di tempo, il sistema imploderà, magari la Finlandia sarà l’ultimo pezzo del domino, ma accadrà e lo dimostra che ora la crisi sta mordendo Germania e Francia.
      Dario

      Rispondi
  47. marco
    marco dice:

    Scusate l’intrusione…
    Gli italiani hanno pagato un prezzo altissimo per entrare a far parte della moneta unica; chi aveva un milione di lire sul conto corrente il giorno dopo si è ritrovato con 500 euro. Dopo due mesi il valore di un oggetto pari a mille lire si è tramutato in un euro, uno stipendio di due milioni di lire è stato sostituito da poco più di mille euro. Non sembra anche a voi che i conti non tornino??
    Quanti prelievi forzosi hanno subito gli Italiani per colpa dell’euro e quanti ne deve ancora subire??

    Rispondi
  48. Matteo
    Matteo dice:

    Non capisco una cosa ( per il resto sposo in toto l’articolo): perché nel punto 6 si dice che gli stipendi sarebbero minori di quelli dati dai privati? In più, sarebbero forse minori di quelli dati dai privati in un’Italia nuovamente sovrana, ma sarebbero comunque maggiori di quelli dati dai privati oggi, giusto? ( considerando anche che la benzina calerebbe di prezzo e che non ci sarebbe più l’Iva, il valore dello stipendio ( anche senza alzarlo) crescerebbe di molto…)

    Rispondi
  49. Mark
    Mark dice:

    Studio economia e vi posso assicurare che è pieno di falsità e contraddizioni. Prima di tutto uno dei veri vantaggi di passare alla lira è la possibilità di svalutare la moneta poiché con la politica monetaria è possibile aumentare la massa di moneta, abbassare i tassi d’ interesse, aumentare gli investimenti ma soprattutto la svalutazione rende più acquistabili i prodotti stranieri. Se 1 dollaro comprano 2 lire, svalutando la lira 1 dollaro comprano 3 lire, pertanto aumentano le esportazioni poiché aumenta il potere d’ acquisto delle monete estere. Questo aumenta la produzione delle aziende italiane e quindi l’ occupazione. Questo è forse l’ unico vantaggio che non è minimamente preso in considerazione.
    Passando alla lira ci sarebbe iperinflazione. I generi di prima necessità, tutti i prodotti esteri (quindi benzina, scarpe della nike e chi più ne ha più ne metta) costerebbero cifre maggiori rispetto a quelle che abbiamo oggi, pertanto lo standard di vita delle famiglie si abbasserebbe ulteriormente. Inoltre i rendimenti che dobbiamo pagare col debito pubblico, che già sono alle stelle, aumenterebbero perché come detto prima occorrono più lire per ripagare un dollaro. Questo ci incasinerebbe ulteriormente, facendoci rischiare il default. Il default farebbe schizzare i tassi d’ interesse e ciò contrasterebbe con quanto riportato prima, ovvero che i tassi d’ interesse si abbasserebbero: l’ effetto sarebbe un bilanciamento che non darebbe i frutti positivi della svalutazione. Particolari analisi di economisti suggeriscono di non uscire dall’ euro (siamo ad un punto di non ritorno), ma di adottare una politica estera più aggressiva che renda l’ Italia indipendente rispetto ai paesi leader dell’ UE.
    TUTTO CIO’ CHE E’ SCRITTO IN STA PAGINA E’ FALSO: verrete bocciati ad un qualsiasi esame di economia se dite che l’ uscita dall’ euro apprezza la moneta… vi ricordo che la lira valeva un cazzo e tornerebbe a valere ancora di meno, dato che l’ euro è diventata una moneta forte da quando siamo entrati nell’ UE.
    Per favore, non fate disinformazione… questa è tutta gente che va a votare, siate responsabili per cortesia.
    Grazie.

    Rispondi
  50. Mark
    Mark dice:

    Altra cosa ci tengo a far capire a chi legge questa bufala. Ragioniamo insieme: il deprezzamento della lira significa che se prima 2 lire comprano 1 dollaro, ora ci vogliono 3 lire per comprare un dollaro. Pertanto se le vostre scarpe della nike costano 100 dollari, prima della svalutazione le pagavate 200 lire… ma dopo la svalutazione le pagate 300 lire. Ve le potete ancora permettere? Forse sì, forse no, ma fatevi il calcolo di quanto si pagherebbe ogni bene importato… Iperinflazione: l’ uscita dall’ euro provocherebbe un disastro sui prezzi di tutti i supermercati.

    Rispondi
    • Marco Cavedon
      Marco Cavedon dice:

      Se sono stati i tuoi professori ad insegnarti tutte le belle cose che hai scritto, allora di certo da loro non vale la pena andare per farsi fare gli esami, anzi, gli esami impietosamente bisognerebbe farli a loro al fine di insegnare almeno i concetti base di macroeconomia e valuta sovrana fiat. Questo è il classico esempio di come l’economia neoclassica e neoliberista abbia colonizzato tutte le scuole dopo quarant’anni di finanziamenti da parte di lobbies e think tanks.
      Ma veniamo al dunque.
      -) Deprezzamento della valuta: con la lira deprezzata eravamo il più ricco paese al mondo come risparmio medio annuale delle famiglie fino agli anni ’90 da quando partirono le politiche di austerity per il rientro nei parametri di Maastricht. La liretta debole ci consentiva di avere un surplus della bilancia commerciale fino alla fine degli anni ’90, mentre la Germania era in rosso. Con l’euro forte, tutte le nazioni del sud Europa e l’Irlanda sono in deficit commerciale e l’unica in surplus è la Germania, mantenuta con i nostri deficit. L’unico modo di aumentare le entrate sarebbe abbattere ancora di più il costo del lavoro con le svalutazioni salariali, per cui i vantaggi di avere una moneta forte sono azzerati, anzi, sono abbondantemente in rosso.
      Inflazione: non esiste alcuna correlazione empirica tra svalutazione e inflazione, le cose non accadono nei termini semplicistici che tu poni. Il Giappone nel corso del 2013 ha svalutato lo yen rispetto al dollaro del 26%, nonostante ciò la sua inflazione è andata al massimo all’1,68% e addirittura spesso è stata negativa. Lo stesso per l’Italia degli anni ’90, che svalutò nella prima metà di quegli anni la lira del 60%, con inflazioni annue assai moderate, dell’ordine del 4-5%. Ora, con inflazioni risibili, il risparmio annuo delle famiglie si è ridotto di 5-6 volte rispetto quello di allora e la povertà, la disoccupazione, la precarietà e l’indebitamento privato stanno dilagando, causa il fatto che lo stato è costretto ad avanzi di bilancio primari, cioè a continuare a diminuire la massa monetaria che circola nell’economia reale, mentre i piccoli deficit li può fare solo per finanziare i mercati dei capitali dai quali è costretto in continuazione a prendere in prestito la valuta, perchè non la può più creare.
      Iperinflazione: si realizza con percentuali di inflazione che superano il 50% al mese e sono eventi fuori dal controllo dello stato. Con le piccole svalutazioni stimate per noi per l’uscita dall’euro (dell’ordine del 20%), l’inflazione potrebbe addirittura restare completamente immutata (vedere sopra) o addirittura calare (come successe nel ’92 con l’uscita dallo SME). Se lo stato poi non converte i depositi da euro a lire, allora la lira addirittura si potrebbe apprezzare, perchè per pagare le tasse ed effettuare le transazioni bisognerà vendere gli euro per acquisire lire e inoltre l’intero sistema potrebbe crollare nel giro di 30 secondi. Anzi, il problema sarà addirittura l’eccessivo valore della lira.
      Esportazioni e titoli: lo stato dotato della sua valuta non ha la necessità nè di esportare lanciandosi nella gara al ribasso della competitività globale per avere surplus commerciali (come impone di fatto l’eurozona), nè di prendere la sua valuta a prestito, perchè lo stato a moneta sovrana monopolista della moneta prima deve spendere e solo dopo può raccogliere e nel nostro programma proponiamo l’abolizione dei titoli di stato, che per l’Italia significherebbe un risparmio immediato di 90 miliardi di Euro, che sommati ai 50 che dovremo a breve continuare a drenare dal settore privato per i parametri del fiscal compact, fanno 140 miliardi, quindi fatti i tuoi conti.
      Il disastro c’è già e si chiama eurozona e non c’è bisogno di agitare i fantasmi quando lo sfacelo ce l’abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Caro Mark, benvenuto nell’eurozona, il progresso dell’umanità.

      Rispondi
  51. Paolo
    Paolo dice:

    ciao a tutti , be è ovvio che se tornassimo alla lira nn dovremmo pagare la benzina a quasi 4 mila ma ben si a mille lire a L.t ma come ogni cosa dovrebbe tornare come prima assicurazioni auto ben si che 400 £ ogni sei mesi 400 mila lire cè quello che voglio dirvi e che ogni cosa deve tornare come prima , è normale che se dovesse essere il contrario tipo che se uno paga 800 euro di mutuo con la lira sono 1.600 e li mi sembra che nn avremmo risolto nulla , quello che paga 800 euro di muto dovrebbe pagare 800.00 mila tutta qua cmq mi auguro presto si trovi una decisione per tutto quanti noi.. oramai abbiamo le palle pieni di tutti..

    Rispondi
  52. Andrea
    Andrea dice:

    Chi ha scritto questo articolo avrà mai aperto un libro di economia in vita sua? a cominciare dal punto “costo benzina”. A parità di fattori, la benzina in Lire costerebbe di più in quanto il greggio si compra in DOLLARI AMERICANI e con una moneta che ovviamente si svaluterebbe come la Lira Italiana, il prezzo aumenterebbe.
    Il governo potrebbe diminuire le tasse subito??? e su che basi? l’unica cosa certa e che lo Stato si troverebbe nel breve a pagare un conto sugli interessi ben più alto del nostro…
    non voglio nemmeno continuare, troppo qualunquismo

    Rispondi
  53. Alessandro Marzini
    Alessandro Marzini dice:

    Propongo questa interessante relazione del prof. Zingales che mi sembra dica cose molto sensate. Mi sembra che, tipico del pensare italiano, si cerca di risolvere i problemi partendo dal fondo. Del tipo, se lo studente prende cattivi voti, non è perchè non studia, è perchè la maestra è troppo severa, la scuola è troppo lontana, le materie non sono interessanti e soprattutto perchè la maestra non parla il dialetto….
    Distruggere anzichè migliorare, scappare anzichè rimanere e trovare accordi, stile grillno, non è mai una soluzione, è un fuggire davanti alle proprie responsabilità. Io dico che bisogna aumentare il livello di istruzione in Italia, fare rispettare le leggi e limitare l’azione dello Stato nel mercato. Oggi il mondo è digitale, non pretendiamo di rimanere analogici. Se vogliamo vivere coltivando solo il nostro orticello perchè non usare la candela e tornare al cavallo?

    Rispondi
    • redazione
      redazione dice:

      Noi affrontiamo le nostre responsabilità sfidando le convenzioni obsolete con una proposta innovativa. Lei invece dice che “bisogna aumentare il livello di istruzione in Italia” mentre il nuovo ministro dell’Istruzione paventa altri tagli, il ministro dell’Economia ha benedetto le “sofferenze” dovute all’austerità.
      Lo studente prende cattivi voti perché non studia. Noi, purtroppo, studiamo molto.

      Rispondi
  54. massimo
    massimo dice:

    Salve a tutti …. premetto che sono specializzato in ambito sanitario e non finanziario
    Quindi da ignorante e non da alta finanza i quali siete chi ha scritto l articolo e chi lo smentisve …. spesso mi pongo delle domande …. tornare alla lira detto da sapientoni , risulta un suicidio , ok ! La do per buona ! Rimanere nell euro ? A cosa porta ? Tutti denigrano la lira , chi per un motivo , chi per un altro , ma qualcuno conosce i vantaggi dell euro ? Io credo che sceglierei il male minore ….. qualcuno che ha citato di essere economista o chi sa cosa di eclatante , ha asserito che le materie prime o finite importate dall estero costeranno di piu … ok sono d accordo , ma quando le vendite calano per chi vende in dollari cosa succede ? Logico , il prezzo cala , e cosi come la nike , anche tutto il resto .
    Riguardo a chi paga un mutuo da 800 euro al mese , non credo che ad oggi guadagni 1000, ma molti di piu , quindi passando alla lira secondo me rimarra tutto invariato , anche perche chi sta progettando di passare alla lira , e ben consapevole di queste cose .
    Oggi abbiamo un debito pubvlico inestinguibile , perche ? ….. perche prima eravamo i sovrani della nostra moneta , oggi con l euro , paghiamo ogni 100 euro che vogliamo 100 euro piu 50 centesimi di costo vivo piu gli interessi .
    Riprendendo la lira questo non accadra piu , non dovremo piu prestarci i soldi da soli e pagare gli interessi ad altri …..dicesi (signoraggio) .
    A questo punto , ce da dire la cosa fondamentale , restane in euro non ci portera da nessuna parte , per far ripartire l economia ce bisogno di fondi , di soldi , ma se continuiamo ad indebitarci , non ci rialzeremo mai .
    Adesso chiedo a tutti i sapientoni , come mai per fare un tagliando ad una peugeot in italia occorrono 1000 euro ? Come mai se lo stesso tagliando lo faccio in romania , mi costa meno della meta ? Premetto che sono dati certi e certificati da amici e conoscenti nativi di suddette zone …. come mai i carburanti costano meno in certi paesi e di piu in altri ? Se pagano tutti in dollari il prezzo non dovrebbe essere uguale ?
    Apprezzo chi ha trascorso anni con la capoccia sui libri , ma consiglio vivamente di vivere nel mondo reale e non solo in quello cartaceo …..
    L avvento della lira porterebbe grandi vantaggi , di sicuro piu lavoro , piu esportazione , soprattutto piu lavoro per gli italiani , non si avrebbe piu interesse a guadagnare poco in italia e non poter fare il nenestante nel propio paese …..
    Piccola precisazione per i soliti sapientoni , il greggio si vende a barile e in dollari , il prezzo finale del barile e stimato in galloni , noi a prodotto finito lo paghiamo in euro e in litri ….. vi fa riflettere questo ? No ? Tornate dai prof e ditegli che vi hanno spiegato male le cose ?
    Io sono favorevole alla lira , e vero il debito che abbiamo potrebbe raddoppiare , ma una volta riacquisita la sovranita monetaria , resterebbe li fermo , senza nuovi interessi e finalmente estinguibile .
    Punti a favore della lira , meno tasse , piu lavoro , rientro di capitali , rientro di imprenditoria spostatasi all estero essendo strozzata dalle tasse , rivalorizzazione del prodotto interno lordo , una gran bella sfoltita di gente venuta per lavorare ed esportare nel propio paese i fondi guadagnati …..!
    Vantaggi dell euro ? …. io non ne conosco ,… qualche sapientone puo illustrarceli ?
    E chi se ne frega della nike , adidas e compagnia bella … abbiamo kappa , lotto ecc ecc
    Saluti a tutti

    Rispondi
  55. Surfer
    Surfer dice:

    Allora , per anni l’Italia ha fatto il tifo per l’ EU, ce l’ha fatta. Il problema è che nei libri di legge formati dall’EU, hanno scritto come/cosa si fà per entrare, mà non e scritto come/cosa si farebbe per uscirne.
    Il Risultato? una fregatura!!
    Così si diceva ” era l’inizio della fine dell’Impero Romano ”
    Ciaoooooo ;-)

    Rispondi
  56. Raffy
    Raffy dice:

    ALLORA , IN GRANDI LINEE HO LETTO UN PO TUTTI I COMMENTI , IN PARTICOLARE MI RIFERISCO HA QUEI SIGNORI CHE HANNO E CHE STANNO STUDIANDO ECONOMIA . MI DISPIACE MA VOLEVO DIRE , CHE HANNO POCO SALE IN ZUCCA , HO ALTRIMENTI PREDICANO BENE, E NELLO STESSO TEMPO FANNO I FURBETTI . E SEGNO EVIDENTE CHE QUESTI SIGNORI STIANO BENE CON L EURO . MA DEVO RICORDARVI PURTROPPO BISOGNA FARE I CONTI COL RESTO DEL PAESE , E MI RIFERISCO ALLA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE , CHE PERCEPISCONO NEMMENO 1.000,00 EURO E MAGARI HANNO ANCHE DEI FIGLI SULLE LORO SPALLE DA MANTENERE , SENZA PARLARE DELLE FAMIGLIE SEPARATE CHE CI SONO STATE NEGLI ULTIMI ANNI E DELLE MORTI BIANCHE COSA MI DITE CARI ECONOMISTI DEL CAVOLO . ALLORA BISOGNA RIMETTERE URGENTEMENTE TUTTO AL SUO POSTO , VUOL DIRE COME ERA PRIMA CE LA POSSIAMO ANCORA FARE , SUBITO ELEZIONI E MONETA SOVRANA QUALSIASI TIPO DI MONETA MA SOVRANA . DOVETTE CAPIRE UN ALTRA COSA CARI SIGNORI ECONOMISTI , NEL MOMENTO IN CUI IL NOSTRO GOVERNO PRENDA DELLE DECISIONI IMPORTANTI COME IL PASSAGGIO DALLA LIRA AL EURO , MI VIENE IN MENTE LA DEMOCRAZIA , PENSO VOGLIA DIRE CHE IL POPOLO E SOVRANO . NON SONO L ITALIANI CHE HANNO VOLUTO L EURO . SPERO CHE IL DISASTRO DELL IMPERO ROMANO ” PRODI SIA FINITO X SEMPRE . FORZA MONETA SOVRANA……. GRAZIE .

    Rispondi
  57. NON é POSSIBILE
    NON é POSSIBILE dice:

    Aprite gli occhi e le menti!!! L’esempi lo avete con la crisi Argentina iniziata da 10 anni prima dell DEFAULT del 2002 quando Menem ha fatto il Tasso di Cambio fisso del Pesos argentino col Dollaro USA facendo di conseguenza crollare l’export e quindi il lavoro nel paese. Datevi una svegliata per favore! Riprendiamoci il nostro paese partendo dalla nostra sovranità monetaria. L’Argentina dovette indebitarsi per potersi finanziare e la situazione ha retto per una decina d’anni fino al DEFAULT del 2002 quando il nuovo presidente argentino staccò definitivamente la valuta nazionale dal tasso di cambio fisso col dollaro USA e l’export riprese a viaggiare e la crescita economica del paese e il lavoro IDEM! L’Italia è un paese storicamente esportatore di made in italy soprattutto in Europa, Germania in primis. Da quando abbiamo l’euro, e quindi, lo stesso cambio di moneta ( tasso fisso ) non si esporta più una mazza e sono i tedeschi a lavorare e noi restare a casa a grattarci. SVEGLIA non voglio morire in un paese cosi per l’ignoranza di certa gente!!!

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    • anto
      anto dice:

      Ho trovato questo video in rete: https://www.youtube.com/watch?v=uIEAflRcSvo. Se lo dice lui che è uno dei fondatori penso che le parole siano finite del tutto. Bisogna tornare alla lira e soprattutto scegliere una classe politica che faccia i ns interessi e non i loro. Questo soggetto aveva spintol’euro e dopo 15 dice “abbiamo sbagliato” e oggi si porta a casa tre pensioni d’oro. Io farei ripagare tutti i suicidi e i fallimenti a lui e a tutti quell come lui.
      Quando uscirà il referendum , sicuramente un giorno d’estate e forse con qualche evento sportivo importante, per favore non Stiamocene a casa. Andiamo a votare e cambiamo le cose una volta per tutte.

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  58. antonio
    antonio dice:

    Purché con la lira non bisogna fare debiti con le banche per costruire un ospedale o per pagare le pensioni ecc ecc le banche pubbliche devono essere separate da quelle private …solo le piccole imprese dovrebbero accedere ai fondi pubblici .inoltre introdurre il reato di spreco e inutilità delle opere pubbliche nessun politico si deve permettere di spendere i soldi delle tasse in modo inutile…bisognerebbe anche modificare alcuni trattati internazionali per esempio il petrolio comprarlo direttamente con la moneta nazionale o con un cambio privilegiato e ancora fare un trattato internazionale dove gli stati non possono più indebitarsi con gli organismi internazionali Fmi banca mondiale ecc quest.ultimi devono seguire solo le imprese private di tutto il mondo per la cooperazione e !o sviluppo dei popoli per realizzare solo il progresso la pace e la sicurezza delle persone come prescritto dalla carta onu…dunque basta exfraprofitti dei banchieri e dei loro eventuali soci occulti

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  59. Gianluca
    Gianluca dice:

    Rispondo al primo in lista sul mutuo di 800 euro ecc…Si torna alla Lira senza riconvertirla a 1927.36 lire ma con un rapporto paritario 1 euro = 1 lira. Lo Stato può decidere l’unita di base che vuole, non è soggetta ad altri paesi se si ottiene la sovranità….Poi perché ci fossilizziamo al ritorno della lira con la conversione 1936.27 che diventa solo un caos di contabilità ove il commerciante approfitta ad arrotondare i prezzi in eccesso…. questo è un altro problema, non dipende dalla moneta in se.

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