Lo so, per chi segue e conosce gli economisti della Modern Money Theory non si tratterà di una novità. Ma fa sempre un certo effetto sentire certe cose pronunciate da personaggi altamente autorevoli come Martin Wolf, editorialista di punta del Financial Times. Ripeto: Financial Times, cioè il massimo organo dell’informazione economica e finanziaria mondiale. Arriviamo subito al punto. In un articolo del 12 marzo intitolato eloquentemente, L’austerità britannica è indifendibile, il giornalista inglese commenta così le posizioni del primo ministro britannico
“Cameron sostiene che quelli che dicono che il Governo può indebitarsi di più «pensano che esista un magico albero del denaro. Lasciate che vi dica una semplice verità: quell’albero non esiste». Non è del tutto esatto. Prima di tutto UN ALBERO DEL DENARO ESISTE ED E’ LA BANCA D’INGHILTERRA, che ha creato 375 miliardi di sterline per finanziare i suoi acquisti di titoli.”
Capito? Uno Stato sovrano con la sua Banca Centrale può creare denaro liberamente per finanziare la propria spesa.
E non finisce qui:
“Di nuovo, Cameron sottolinea che «il declassamento del mese scorso ci ha ricordato nel modo più crudo possibile il grave problema di indebitamento che abbiamo di fronte». È falso, per tre ragioni: […]. La seconda ragione è che il rating di uno STATO SOVRANO CHE NON PUO’ ANDARE IN DEFAULT SU UN DEBITO DENOMINATO NELLA PROPRIA VALUTA significa poco.”
Sì avete letto bene, uno Stato sovrano non può fallire se il suo debito è denominato nella propria valuta, che può essere emessa autonomamente per finanziare la propria spesa.
Ovviamente questo non vale oggi per l’Italia e per tutti i paesi dell’Euro, ma potrebbe valere dopo, una volta usciti da questo inferno. Il caso inglese, però, ci ricorda un punto fondamentale: un paese può avere la piena sovranità monetaria ma il suo governo può decidere deliberatamente di legarsi mani e piedi e gettarsi in mare perché convinto di fare la cosa giusta.
FONTE: http://memmttoscana.wordpress.com/