Mentre la crisi finanziaria globale rimbomba lungo il corso del suo quinto anno, stiamo leggendo delle ultime rivelazioni sulle frodi dei banksters, lo scandalo LIBOR [tasso variabile, calcolato giornalmente dalla British Bankers’ Association in base ai tassi d’interesse richiesti per cedere a prestito depositi in una data divisa, ndt]. Ciò segue al raggiro sulla quotazione dei muni bond [bond emessi dalle amministrazioni municipali, ndt] analizzato in dettaglio circa due settimane fa, cos
i come al fiasco del trading di JP Morgan e al collasso della Corzine-MF Global e a qualsiasi altro scandalo dei mesi recenti. In ogni singolo caso c’è stata la corsa omicida dei traders, che hanno convinto scorrettamente i “mercati” a guadagnare qualche dollaro facile a spese di qualcun altro. In tempi come questi, richiamo sempre alla memoria l’affermazione di Robert Sherill nel 1990, riguardo alla crisi S&L [Saving and Loans, crisi di banche specializzate nell’agevolare l’acquisto di case, ndt], secondo la quale “il capitalismo senza regolamentazione è nient’altro che ruberia”. Dopo il 1990 abbiamo rimosso ciò che rimaneva della regolamentazione finanziaria, a seguito della pioggia di deregolamentazione dei primi anni ’80, che aveva reso liberi i risparmi, in modo che essi si autodistruggessero. E ora siamo stupiti, stupiti (!), del fatto che i ladri abbiano preso piede nel sistema finanziario. No, hanno preso piede nell’intera economia e nel sistema politico, da capo a piedi. Non hanno soltanto fatto esplodere la finanza, hanno anche sovrainteso al più rapido trasferimento di ricchezza verso l’alto che il mondo abbia mai visto. Hanno gettato i lavoratori fuori dai loro posti di lavoro, hanno buttato fuori di casa i proprietari di casa, hanno sottratto le pensioni ai futuri pensionati, e hanno derubato le amministrazioni locali dei loro asset e delle loro entrate. I finanzieri stanno costringendo le scuole, i parchi, le piscine, i dipartimenti dei vigili del fuoco, i centri per anziani e le librerie a chiudere. Stanno costringendo i governi nazionali a svendere la loro eredità culturale al miglior offerente. Tutto deve finire, nelle svendite svolte sullo stile di quelle per beni danneggiati da incendi o alluvioni, a prezzi truccati da una ventina di trader, alle più grosse e corrotte istituzioni che il mondo abbia mai conosciuto. E poiché hanno comprato i politici, i policy-maker e i giudici, nessuno li fermerà. Pochi cercheranno a malapena di discutere, dato che le amministrazioni delle università sono state comprate alla stessa maniera; in molti casi, le università sono perfino rette da “leader” di corporation, e i loro professori sono a libro paga di Wall Street. Siamo fottuti. Bill Black si è unito al nostro dipartimento nel 2006. All’Università di Missouri-Kansas City (e presso il Levy Institute), abbiamo discusso a lungo e abbiamo analizzato la crisi finanziaria globale, che sapevamo avrebbe colpito, usando gli approcci di Hyman Minsky e Wynne Godley. Bill insisteva sul fatto che stavamo perdendo di vista l’aspetto più importante: la truffa. Per essere più specifici, Bill la chiamava frode controllata, laddove il consiglio di amministrazione gestisce un’istituzione come arma per saccheggiare gli azionisti e i clienti a beneficio del top management. Pensate a Bob Rubin, Hank Paulson, Bernie Madoff, Jamie Dimon e Jon Corzine. Molto tempo prima, mi ero imbattuto nel nome di Bill quando avevo scritto dello scandalo S&L, ed avevo elencato la truffa come la seconda più importante causa di crisi. Sebbene nel 2006 fossi aperto su questo argomento, non avrei mai potuto concepire l’ampiezza della depravazione di Wall Street. È tutta una questione di truffa. Come ho detto, questa crisi è come la cipolla di Shrek, con una truffa in ogni strato. Non c’è, molto semplicemente, alcuna parte del sistema finanziario che non sia infestato dalla truffa. La truffa non può essere ridotta e ancor meno eliminata. Primo, non ci sono i regolatori per fermarla, e neppure gli avvocati dell’accusa per punirla. Ma, fatto molto più importante, la truffa è un modello di business. Inoltre, anche se una istituzione finanziaria cercasse di opporsi alla tendenza attuale, fallirebbe. Come dice Bill, la truffa è sempre il gioco più conveniente in città. Cosi, la dinamica della legge di Gresham assicura che la truffa sia l’unico gioco in circolazione. Come disse Sherill, senza regolamentazione, il capitalismo è furto. Abbiamo smesso di regolamentare il sistema finanziario, cosi i ladri hanno preso il sopravvento. Un secolo fa Veblen analizzò la religione come la quintessenza dell’impresa capitalistica. Essa vende un prodotto intrinsecamente effimero che non può essere testato a livello qualitativo. Buona parte del valore di tale prodotto esiste soltanto nelle menti di coloro che lo ricercano, e buona parte di tale valore non può essere realizzato fino a che non sopraggiunge la morte. I clienti insoddisfatti non possono restituire gli articoli acquistati agli esercenti che li hanno venduti, non c’è alcuna esplicita garanzia di rimborso e, in ogni caso, molti dei clienti insoddisfatti sono già stati sepolti. Il valore dell’istituzione dell’esercente è parimenti effimero, prevalentemente determinato dalla “buona volontà”. A parte un edificio sofisticato, ai becchini della religione ben poco è richiesto quanto a impianti produttivi. Ma la moderna finanza ha preso il posto della religione come il supremo becchino capitalistico. Di nuovo, non ha bisogno di impianti produttivi; una sede gradevole, qualche schermo sintonizzato su Bloomberg, viscidi venditori di fumo e qualche trader rapace è tutto ciò che è richiesto per separare vedove e orfani dalle loro case e dai loro risparmi. Le istituzioni religiose vogliono solo il 10%; Wall street attualmente si prende il 20% di tutta la produzione nazionale (e il 40% dei profitti), ma non si fermerà finché non avrà ottenuto tutto. C’è raramente un qualche rimedio per i clienti insoddisfatti delle istituzioni finanziarie. Pochi clienti capiscono ciò che stanno comprando dai becchini di Wall Street. Il prodotto venduto è infinitamente più complicato della teoria della Trinità avanzata da Teofilo di Antiochia nel 170 d.C., per non parlare dei Temple Garments [lo speciale abbigliamento intimo dei Mormoni, ndt] – spesso chiamato “l’intimo magico” dai non credenti – commercializzati oggi. Ciò rende estremamente facile fregare i clienti e nascondere la truffa dietro complessi strumenti e dietro una contabilità ingannevole. Un pugno di ladri che stanno dirigendo una moderna azienda di Wall Street possono facilmente mettere in piedi 2.000 miliardi di dollari di asset effimeri, il cui valore è rappresentato prevalentemente da qualunque sia quello da loro stessi attribuito. E questo è solo l’inizio. Piazzano anche decine di trilioni di dollari di scommesse sui derivati il cui valore è puramente “teorico”. I ladri vengono pagati quando qualcosa va storto – la morte di un proprietario di casa, di azienda, o se la nazione innesca i pagamenti per le assicurazioni sulla vita, assicurazioni per agricoltori, o Credit Default Swap. Per essere sicuri che la morte sopravvenga prima anziché dopo, il becchino lavora con lo stile di John Paulson, per selezionare accuratamente le famiglie, le imprese e i governi più malaticci, allo scopo di restare al passo con le scommesse sui relativi derivati. E il valore della compagnia dei becchini di Wall Street è quasi del tutto determinata dalla eufemisticamente definita “buona volontà”, come se ci fosse una qualsiasi forma di buona volontà nello scommettere sulla morte. Con questi becchini che gestiscono lo spettacolo, non c’è da meravigliarsi se siamo sotterrati sotto montagne di debiti tremendi – prestiti gonfiati, mutui home equity [prestiti ottenuti sulla base del valore della propria casa, ndt], debiti contratti con carte di credito, prestiti per studenti, debiti per spese sanitarie e finanza autoreferenziale. Il semplice elencare i tipi di debiti che possiamo avere rende chiaro quanto lontano siamo andati sulla via della finanziarizzazione: tutto è finanziarizzato, dal momento che Wall Street ha le mani in pasta ovunque. Trent’anni fa potevamo ancora scrivere di una dicotomia – industria opposta a finanza – e potevamo classificare la General Electric e la General Motors come imprese industriali, con la Goldman Sachs definibile come impresa finanziaria. Quei giorni sono passati, con la General Motors che richiede un salvataggio a causa dei suoi scoretti affari finanzi
ari (la produzione di auto era soltanto un business secondario per caricare le famiglie di debiti dovuti alla GMAC, la linea di business principale), e con la Goldman Sachs che compra tutti i silos di grano per far alzare rapidamente i prezzi in una bolla speculativa. Il programma Obamacare [la riforma sanitaria del presidente Obama, ndt] rafforza semplicemente il controllo del calamaro vampiro sull’industria della salute, poiché inserisce i suoi tentacoli strangolanti in ogni aspetto della vita. Il cibo? Finanziarizzato. L’energia? Finanziarizzata. Salute? Finanziarizzata. Case? Finanziarizzate.Il governo? Finanziarizzato. Morte? Finanziarizzata. Non c’è più una separazione del FIRE [finanza, assicurazioni, immobiliare, ndt] dal settore non-FIRE dell’economia. È tutto finanza, assicurazioni e immobiliare. Tutto è finanziarizzato in modo complesso. Ai vecchi tempi un’amministrazione municipale avrebbe venduto un bond a 20 anni, a tasso di interesse fisso, per finanziare un progetto di fognature. Oggi ingaggiano Goldman Sachs per creare swap a interesse composto (oppure swap a interesse costante ancora più complessi, opzioni swap, e “palle di neve”) con i quali emettono un bond municipale a tasso variabile e promettono di pagare al calamaro un tasso fisso, mentre il calamaro paga loro un tasso variabile collegato al LIBOR, che è manipolato dal calamaro stesso in modo che la municipalità sia fregata. Ah, e l’amministrazione municipale paga commissioni anticipate alla Goldman per il sottile piacere di essere fregati dai migliori di Wall Street. Le prime quattro banche americane detengono 171.000 miliardi di dollari di contratti derivati come questi. I derivati sono davvero null’altro che scommesse da parte di Wall Street sul fatto che noi verremo fregati, è tutta un’assicurazione che ripagherà quando noi falliremo. Tutto viene assicurato, da parte loro, contro di noi. Che cos’è, veramente, un’assicurazione sanitaria? Voi girate il vostro reddito a Wall Street nella speranza che, se aveste bisogno di assistenza sanitaria, Wall Street autorizzerà il vostro “fornitore di servizi” a fornirveli. Ma quando voi ne avrete bisogno, Wall Street deciderà se tale servizio può essere fornito. Oh, e i becchini di Wall Street hanno anche effettuato una scommessa sul fatto che voi morirete prima di quando voi ve lo attendiate, cosi vincerà due volte negandovi la copertura. Infine, l’immobiliare americano – il RE del FIRE [RE significa real estate, immobiliare, ndt] – sta alla base di tutto il sistema. Questa è la vera storia dietro la crisi finanziaria globale: dato il surplus di bilancio del presidente Clinton e la simultanea esplosione della finanza privata, semplicemente non c’era un sufficiente debito governativo sicuro da usare come collaterale per il debito rischioso emesso dalle istituzioni finanziarie, le une verso le altre, nella metà degli anni ’90. Wall Street aveva bisogno di un’altra fonte di collaterali. Vedete, tutte le principali istituzioni finanziarie sono ricolme di ladri, e i ladri non sono cosi stupidi da fidarsi l’uno dell’altro. Cosi i prestiti ai compagni di rapina hanno bisogno, come collaterale, di asset finanziari sicuri, la cui emissione e’ ruolo tradizionalmente svolto dal Tesoro. Ma non ce n’erano abbastanza in giro, cosi Wall Street ha trasformato in titoli i mutui per la casa, che sono stati tagliati a pezzetti per ottenerne tranche che erano, teoricamente, sicure quanto i bond dello Zio Sam. E non c’erano abbastanza mutui di qualità, cosi Wall Street ha appioppato i mutui e i prestiti home equity a mutuatari maggiormente a rischio per creare più prodotto. Mai contenta, al fine di succhiare maggiori profitti dai mutui, Wall Street ha creato prodotti “abbordabili”, mutui con alti costi e tassi di interesse esplosivi, che sapeva sarebbero finiti male. Neppure quello è stato abbastanza, cosi i vampiri hanno creato derivati dei titoli (obbligazioni collaterali di debito, CDO), e poi derivati al quadrato e al cubo, e poi ci siamo ritrovati dritti verso la grande crisi finanziaria. Wall Street ha scommesso che la tua casa potrebbe bruciare, e poi ha acceso una bomba incendiaria nel seminterrato. Mutui che erano destinati a finire male lo hanno fatto, e CDO che erano destinati a fallire sono falliti. Ad un tratto, non c’erano collaterali dietro i prestiti che i ladri di Wall Street si erano fatti l’uno con l’altro. Ciascun ladro di Wall Street si è guardato allo specchio e ha capito che deteneva robaccia, perché sapeva che tutti i suoi stessi debiti erano robaccia. Pronto? Zio Sam, Zio Timmy e Zio Ben, abbiamo un problema! Ci date 29.000 miliardi di dollari per salvarci?
E questo è il motivo per cui siamo fottuti. Vedo due scenari all’orizzonte. Nel primo, concediamo a Wall Street di andare avanti con le sue allegre abitudini, mentre la crisi dei pignoramenti continua e Wall Street ruba tutte le case, raggruppandole in pacchetti da vendere per quattro soldi agli hedge fund. Tutta la ricchezza verrà ridistribuita all’1% più ricco, che diventerà un gruppo di moderni signori feudali, con il rimanente 99% che vivrà secondo i loro desideri in enormi proprietà di tipo feudale. Potete immaginare da voi stessi ciò che dovrete fare per compiacere i signori. Ciò richiederà anni, forse perfino una decade o più, ma è la lunga marcia che Wall Street ha pianificato per noi. Di sicuro, la parola “pianificato” non dovrebbe essere male interpretata e considerata come un’intenzione. Nessuno si è messo a sedere e ha pianificato la creazione del feudalesimo dell’Europa Occidentale, quando Roma crollò. Sicuramente, i moderni signori feudali di Wall Street certamente complottano – per falsificare il LIBOR e i mercati dei bond municipali, per esempio – e ciascuno a livello individuale vuole prendere quanto più possibile dai clienti e dai creditori, cosi come dagli azionisti. Ma non stanno pianificando e complottando per la restaurazione del feudalesimo. Eppure, questo è lo scenario di base, il risultato che emergerà se non agiremo. Nel secondo scenario, il 99% occupa, chiude e annienta Wall Street. Onestamente, non ho alcuna idea di come ciò potrà avvenire. Accetto suggerimenti.
Traduzione a cura di Emanuele Fietta. Originale qui: http://www.economonitor.com/lrwray/2012/07/23/why-were-screwed/