Se capirete quello che sto per scrivere, non avrete bisogno di capire altro di economia. Se non capite l’economia siete fregati, e purtroppo sta succedendo
Archivio per mese: Dicembre, 2012
Espande la spesa pubblica, cioè il deficit di bilancio. Ha sovranità monetaria. Fa una cosa molto Mosler Economics MMT
In Germania costa troppo assistere i vecchi cosi si sta facendo strada la soluzione della spedizione all’estero: i vecchi vengono esportati nei Paesi dell’est Europa e in Asia. Ce lo chiede l’Europa!
Ho visto una scena in piscina ieri che ha fermato il mondo. Ha fermato il mio mondo e, per me, tutto il resto del mondo. In piscina vengono anche i disabili, fisici e mentali. Ci sono gli accompagnatori, o più raramente i familiari che li portano. Le carrozzine, l’argano per calarli in acqua, ecc. Nella piscina dove vado io c’è un corridoio in piastrelle azzurre che porta dagli spogliatoi alle vasche, e che fa un angolo retto vicino ai bagni. Lo si percorre per forza, ma il segmento più lungo è quello che parte dagli spogliatoi, così chi si spoglia davanti agli armadietti lo vede tutto.
Ieri ero appena arrivato, non c’era quasi nessuno, molto silenzio, ma quel silenzio che comunque fa rimbombo in piscina, non so se mi capite. Ero in piedi davanti a un armadietto e mi ero appena tolto la felpa, quando noto un ragazzo su una carrozzina fermo a metà del corridoio, come parcheggiato lì, da solo, rasente alla parete destra. Era in costume ed era non solo fisicamente disabile, braccia e gambe distorte, ma anche mentalmente disabile, lo sguardo non lasciava dubbi. Era fermo lì, leggermente ricurvo in avanti coi gomiti appoggiati ai braccioli.
Io ho continuato a spogliarmi, di tanto in tanto lo intravvedevo con la coda dell’occhio, poi non ho potuto non notare che la sua testa si era piegata ancor di più, non tanto, un poco, e dava dei piccoli sobbalzi. In un attimo mi è apparso chiaro, piangeva. Ma piano. Piano. Piangeva. Il mondo ha smesso di girare per me.
Non c’era nessuno, un corridoio di venti metri di piastrelle blu e quel ragazzo solo lì, che piangeva, da solo. Io immobile in pantaloni e torso nudo a fissarlo. Gli sono entrato dentro, tutto, in lui, nel suo pianto di solitudine. E non ho mai, mai nella mia vita toccato così tanta solitudine.
Non c’è nulla di più solo, di più abbandonato, di una mente schiacciata dall’impossibilità di elaborare ma che sente dolore. Di una mente e di un’anima soffocate dall’impossibilità di muoversi, di fare qualcosa per darsi sollievo, e che cedono alla disperazione. Tutto quell’essere stava così male da dover piangere, e io mi sono chiesto dove poteva quell’anima trovare aiuto, sollievo, soccorso in quei momenti della vita, così da solo. Mi sono chiesto quante volte gli sarà capitato di piangere così totalmente solo. Ho sentito un’incontenibile pietà per quel ragazzo. E lì mi è tornata in mente la favola dei libri del catechismo, con le illustrazioni dove il derelitto abbandonato da tutti piange, ma ignaro che dal cielo la mano di Gesù lo sta avvolgendo. Gesù lo ama. “Gli umili erediteranno la Terra”. E io so che non è vero, che non c’era uno straccio di nessuno ad amare dal cielo quel ragazzo piantato a metà di un corridoio di piastrelle, non c’è mai stato né ci sarà. E’ così orribilmente crudele. Lo è dall’inizio dei tempi, con l’aggiunta disperante che nessuno di noi mai capisce che l’unica mano di Gesù capace di dare salvezza è quella che creiamo noi, qui sulla nostra materiale Terra, quando sappiamo amare e consolare, e che se noi non lo faremo non ci sarà nessun Dio a farlo al posto nostro, né qui né dopo.
Lo dico ai pochissimi di voi che forse capiranno: tutto il mio lavoro vorrebbe arrivare a quel mondo migliore dove ci sia più tempo e benessere per darci di più gli uni agli altri sempre, che nessuno sia solo, lasciato, povero, torturato, angosciato, mai, mai a piangere da solo, anzi, che tutti i mezzi siano per lui.
Di fronte a una solitudine come quella che ho visto ieri il mondo mi si ferma. Diventa meno di niente, tutto il nostro fare e dire e dare importanza a questo e quello. Niente. Non conta più niente. Finché ci sarà una solitudine così, null’altro conterà niente per me.
FONTE: http://www.paolobarnard.info/
Sabato, 22 dicembre 2012, l’assemblea degli studenti del Liceo Scientifico Rosetti di San Benedetto del Tronto (AP) è stata interamente dedicata alla Me-MMT. Lo studio approfondito dell’economia Salva Stato Salva Democrazia sostituisce cortei e striscioni.
Qualsiasi studente, rappresentante d’istituto o professore che voglia organizzare una lezione sulla ME-MMT presso il proprio istituto scolastico, può scrivere a: info@mmtitalia.info
Quando verranno nelle vostre città a chiedervi il voto per andare in Parlamento, mostrategli queste poche righe stampate: se non le capiscono, vi supplico, almeno non li votate
“Il capitalismo senza regolamentazione è nient’altro che ruberia”: Randall Wray ci spiega perché e le drammatiche conseguenze degli sciacalli su di noi, sulla nostra vita quotidiana
Giovedì 27 dicembre 2012 a Sulmona (AQ), presso l’auditorium “G. Capograssi” in piazza Venezuela 2, alle ore 16.30, si terrà un incontro-dibattito sulla ME-MMT e sul programma di salvezza economica per il Paese.
Dario De Angelis, del team economico MEMMT.info, illustrerà i passaggi del programma di salvezza economica per il Paese.
I temi trattati nello specifico:
– l’Economia al servizio del 99% della popolazione
– lo Stato con la propria sovranità politica e monetaria può e deve operare al servizio del benessere della collettività
– l’Economia è il reale strumento di governo
– capire come funzionano macroeconomia e sistemi monetari
Spendendo 1/4 di quanto ha speso per il QE, la Gran Bretagna avrebbe potuto raggiungere la piena occupazione ed eliminare le spese per gli ammortizzatori sociali derivanti dalla disoccupazione
Mi arriva un tweeet di José Martì, e mi dice che Grillo in persona gli ha detto:
“Non ho niente contro Barnard. L’ho invitato, ma lui mi odia”.
Potrebbe essere veramente accaduto, perché Grillo diede la stessa risposta al giornalista Roberto Santilli all’Aquila, e di Santilli mi fido. Allora…
“Caro Beppe,
spero che questa mia ti raggiunga. Non ti odio. Odio la rete dove la RAI e la tua amica Milena Gabanelli mi hanno seppellito togliendomi lavoro e reddito dopo 20 anni di giornalismo a rischiare la pelle per dire quelle verità che la rete ha ormai distrutto. Odio la rete dove la volontà degli uomini e delle donne che con le pezze al culo cacciarono i nazisti dall’Italia non esisterà mai più. Detesto Casaleggio che ti accompagna persino al bagno purché certa gente non possa parlarti faccia a faccia, Casaleggio che è esattamente quello che Gelli era per la politica nell’80, l’uomo silente dietro le quinte, ma il capo vero fuori da ogni democrazia. Odio la stupidità di tutti gli italiani che vedono questo, cosa evidente come un Caterpillar in un bagno, ma non lo vedono in realtà.
Ci siamo visti a Quarrata nel 2006, eri già morto, non c’eri più, svicolavi, non mi guardavi neppure negli occhi quando ti parlavo. Poi Casaleggio ha fatto il resto. Non ti odio. Tu non ci sei più. Mi piacevi, lo confesso, quando eri l’amico di padre Alex Zanotelli… quel Grillo lì, prima di Travaglio, di De Magistris, di Di Pietro, prima di Lorenzo Fazio e della risma che sai, prima di diventare “scemo e cinico”. Prima di Casaleggio. L’ho scritto e lo ripeto.
Non ti odio Beppe. Sono qui, dpbarnard@libero.it, parlami, la ME-MMT è la proposta della base del M5S più votata in assoluto, e io sono uno della ME-MMT in Italia. Parlami, ma senza Casaleggio. Se tu ci fossi ancora… PB”.