Il programma Mosler Economics MMT è pronto. Lo vogliamo lanciare all’uscita sulla pagina finale del Corriere della Sera (o altro quotidiano), a pagamento
Archivio per mese: Novembre, 2012
Credo di aver scritto sulla moneta, debito e banche 300 o 400 post tutti con grafici, tabelle, link, dati, bibliografie, citazioni di tutto da Keynes a Marx basandomi sul fatto che leggo di economia dal 1978 o 1979, ho fatto economia a sfondo econometrico, 3 anni di dottorato, un MBA a UCLA e dopo aver lavorato in consulenza di strategia aziendale seguo da 12 o 13 anni i mercati finanziari e faccio trading.
A mio avviso l’economia è 100 volte meno complicata della fisica, biologia, medicina o ingegneria meccanica, si impara in un anno o due e ha il difetto che non progredisce molto, anzi spesso regredisce a differenza delle scienze. Poi deve servire a qualcosa e cioè a 1) prevedere come vanno pil, inflazione, moneta, borsa, bonds e simili 2) suggerire soluzioni pratiche a problemi tipo la depressione attuale
Il difetto che vedo nelle vostre discussioni, Istwine, è che non avete esperienza pratica di come funzioni il business, le aziende, il mercato finanziario, le banche, non usate l’economia per prevedere (che è difficile…) e non cercate neanche molto di trovare soluzioni pratiche. L’economia non si presta alle esibizioni di cultura più di tanto, deve servire a qualche cosa.
Non mi sono mai preoccupato molto di economia teorica e pratica se non per, appunto, prevedere il mercato finanziario fino al 2007-2008, poi però ho avuto la sensazione che ci potesse un crac di tutto il sistema bancario e l’ho annunciato in dozzine di post, molto prima di Lehman e dopo ho continuato a cercare di prevedere questa crisi perché era drammatica e l’economia per una volta era diventata importante. Ho visto che l’approccio basato su Steve Keen funzionava bene per prevedere, ma c’era una cosa che sbagliavo ed era il QE che faceva scendere i rendimenti e salire i bonds a dispetto dello “stampare moneta” che gli attribuivano. Mosler me lo ha chiarito molto bene e non solo a me visto che è finito sul Washington Post ed Economist come economista di punta della scuola keynesiana alternativa a quella neoclassica di Krugman e soci. Ho invitato Mosler a Rimini a maggio (non con Barnard) a due dibattiti (con 6-700 persone) e parlandogli anche per diverse ore ho avuto la netta di impressione di avere a che fare con uno di qualche spanna superiore rispetto a tutti quelli che avevo incontrato a Modena, Roma, UCLA e anche letto per anni.
Questo non solo per la logica, chiarezza e semplicità ma per la capacità di prevedere gli eventi (leggi il suo blog e vedi che lui anticipa quello che succede bene) e per le proposte pratiche, di governo, che sforna.
Bagnai è un prof competente e preparato, ma ha un esperienza limitata ai libri e a fare lezioni ai ragazzi e tratta con fastidio e sufficienza uno come Mosler con 40 di esperienza pratica nelle banche, mercato finanziario e monetario, che ha discusso con ministri e banchieri centrali, guadagnato anche abbastanza sui mercati da finanziare un intero dipartimento di economia, una fabbrica di auto da corsa e ha trovato anche il tempo di scrivere di economia cose per le quali è finito sulla copertina dell’Economist come economista innovatore.
Il mondo reale è fatto di business, mercato monetario e finanziario, Financial Times, Economist, Banche centrali, Goldman e si cerca di capire come andranno le cose nella realtà, non nei libri che verranno stampati…. Chi non ha esperienza di moneta, debito, euro, tassi di interesse se non tramite libri dovrebbe essere meno arrogante e cercare di imparare qualcosa da chi invece l’ha accumulata. Keynes passò tutta la vita a speculare, tra parentesi. Se si parla di uscita dall’euro o di ristrutturare il debito o inflazionare e delle possibili conseguenze e delle varie soluzioni è bene prestare attenzione a chi capisce ANCHE il mercato finanziario e lo capisce perché è costretto a prevederlo e giocarci dentro. L’economia è prima di tutto un fatto pratico… serve a fare previsioni e a fornire soluzioni e in Italia adesso sarebbe urgente martellare una soluzione pratica e chiara per la Depressione in cui siamo. Mosler è oggi uno come Keynes da questo punto di vista, ma non perché ha letto più libri, perché ha l’esperienza pratica, la comprensione tecnica dei meccanismi monetari e quella del funzionamento macro. Bisognerebbe prendere la sua ricetta per l’Italia, che funziona ed è completa tecnicamente e diffonderla in tutti i modi.
Commento originale apparso qui
L’emittente sarda Videolina intervista Paolo Barnard durante il summit “NON ERAVAMO PIIGS, TORNEREMO ITALIA” di Cagliari.
Poche ore di sonno alle spalle. Mi sveglio. Impossibile riposare con così tanta adrenalina. Mi vesto e scendo sotto senza perdere altro tempo: voglio leggere i quotidiani per vedere cosa dicono di noi i giornalisti. Napoletano, de Il Sole 24 Ore, ha scritto un articolo di fondo sul summit di Rimini e sul fatto che l’austerità aumenta il debito pubblico, non il contrario. “Cambiare direzione con la MMT, ora!” è il titolo.
La Repubblica ospita un pezzo di Scalfari che commenta le parole di Mosler: “la disoccupazione è un crimine contro l’umanità”, asserendo che il progetto dell’UE è morto e l’euro è un’arma di distruzione di posti di lavoro. De Bortoli, ispirato dalle parole di Alain Parguez, scrive di essersi pentito del suo articolo del 2 giugno, quello de “l’€ non deve morire” poiché non conosceva i dettagli che soggiaciono alla creazione della moneta unica.
Sui quotidiani ci sono parole di apprezzamento per il giornalista Paolo Barnard che con coraggio e perseveranza sta tentando di far uscire l’Italia dall’economicidio con una teoria economica che poggia le sue fondamenta su Minsky, Keynes, Knapp, Godley. L’eccellenza dei relatori è indiscussa e le polemiche sono poche. All’Italia è stata così fornita l’alternativa, quella che tutti stavamo cercando. Fiero di vivere in un Paese in cui, messo da parte il pericolo Berlusconi,[1] la libertà di informazione è tornata ad essere un pilastro fondante di questa Repubblica.
Mi sveglio in questo 2 stelle a causa del treno che corre sui binari poco lontani. Scendo nella hall per leggere cosa dicono i giornali di uno dei più grandi summit di economia al mondo in termini di affluenza di pubblico pagante. Sfoglio il primo, nulla, il secondo nulla, niente di niente. Non c’è traccia. Non esistiamo e gli italiani non sapranno mai ciò che noi affermiamo: uno Stato a moneta sovrana che spende per il 99% dei cittadini è l’unica vera democrazia. Era tutto un sogno.
I giornalisti[2] sono oggi gli amici autentici del Vero Potere, se ne fregano dei crimini contro l’umanità che favoriscono con il loro silenzio. Il disagio che Monti e la Troika favoriscono non li tocca, la carriera è più importante.
Il Mahatma Gandhi scrisse “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”
Oggi ci troviamo tra la prima e la seconda. Saremo perseveranti perché sappiamo di avere ragione. Noi ci siamo!
Nella foto sopra le locandine dei quotidiani locali il giorno dopo la chiusura della conferenza MMT a Rimini, il 22/10/2012.
Sono appena terminati i summit che hanno impegnato tutte le nostre energie e con il bagaglio acquisito a Rimini e Cagliari possiamo proseguire l’attività di divulgazione del reale funzionamento dei sistemi monetari moderni, del colpo di Stato finanziario avvenuto in Italia e, a breve, del manifesto di salvezza nazionale.
Come ultima attività del gruppo promozione summit elaboreremo il database dei contatti raccolti tra il 20/21 e 27/28 di ottobre, per mettere in grado ciascun coordinatore di conoscere e contattare gli attivisti della propria zona di riferimento, agevolando il più possibile l’attività autonoma dei gruppi territoriali (GT) che avviene localmente.
Per lo studio e la divulgazione continuerà ad essere disponibile, con la collaborazione di quanti lo hanno già fatto e vorranno farlo in futuro, tutto il materiale che è stato e sarà pubblicato sul sito www.democraziammt.info: articoli, dispense, slides, etc.
Forniremo costante assistenza agli eventuali dubbi in fase di studio e la presenza agli incontri organizzati nel territorio se fosse necessaria una figura che abbia una preparazione economica più approfondita; sul sito saranno resi disponibili vari strumenti di comunicazione coordinati (volantini, manifesti, brochure, etc…).
I Referenti Economia potranno completare la formazione già avviata ed avere gli strumenti per poter, a loro volta, formare i nuovi attivisti e ampliare l’attività divulgativa.
Il sito, naturalmente (come già avvenuto durante gli ultimi mesi), continua ad essere il mezzo in cui troveranno pubblicità e spazio le attività/incontri/etc. organizzati nel territorio (che speriamo aumentino sempre di più).
Teniamo a precisare che il sito democraziammt.info non è intestato all’associazione ed è anche legalmente scollegato da essa. Le persone che firmano questo messaggio non hanno nessuna voce in capitolo nella gestione di altri canali web (facebook, youtube, twitter) che in qualche forma, ad oggi, si richiamano al nome di “Democraziammt”; user id e password di tali spazi sono state cambiate prima dei summit senza che noi ne fossimo messi al corrente e da tempo non possiamo utilizzarli; ovviamente non dipende da noi ciò che viene pubblicato in quegli spazi, in cui tra l’altro sono stati diffamati gravemente e a più riprese diversi firmatari di questa comunicazione.
Stiamo quindi provvedendo a predisporre i nuovi spazi fb/video/etc da affiancare al sito web.
Ricordiamo che durante il Summit di Rimini, negli incontri fra noi e i Coordinatori e i Referenti Economia, si è concretizzata la proposta di dare vita ad una assemblea costituente del “Movimento MMT“, diverso dalla figura giuridica dell’associazione attualmente esistente, in cui tutti i Coordinatori dei GT si incontrino per definire struttura ed obiettivi autodeterminati e autonomi.
Continueremo a metterci l’impegno, il corpo e la faccia.
Noi ci siamo e siamo al fianco di Paolo Barnard, che per primo ha avuto il coraggio di farlo.
Buon lavoro a tutti!
Daniele Basciu, Dario De Angelis, Davide Provenzale, Marco Boggio, Valentina Rocchi, Andrea Colagiacomo, Giancarlo Algieri, Deanna Pala, Simone Piva, Rosanna Maniscalco, Massimiliano Sparacino, Erika Conti, Alessio Tartari