Il gruppo territoriale di Lentate Brianza1 ha lanciato l’iniziativa “Largo alle Vittime dell’Euro”: una lettera dove viene richiesto al comune di intitolare un largo o un giardino pubblico alle vittime dell’euro, un simbolo contro l’economicidio in atto.
Una ventina di comuni lombardi, assieme a quello di Lentate, hanno consegnato a mano all’ufficio del protocollo del comune questo documento, che potete scaricare qui.
Il testo è stato scritto da Alberto Corneo e Franco Colombo e riadattato da Massimiliano Sparacino. Ecco parte della lettera.

LE MOTIVAZIONI

Si tratta di un gesto di umanità verso lavoratori ed imprenditori che a causa della crisi generata da questa disastrosa valuta, ha pagato con la vita le proprie difficoltà. Inoltre per ricordare che i destini di milioni di esseri umani vengono criminosamente consegnati a un futuro di servitù per l’esclusivo profitto di oligarchie predatrici ,configurando ciò in un vero e proprio economicidio sociale di proporzioni storiche.
Allego esaustiva documentazione dell’inchiesta “Il Più Grande Crimine” del giornalista economico d’inchiesta Paolo Rossi Barnard, dalla quale si evince in maniera documentata i crimini commessi dalle elite di tecnocrati non eletti democraticamente da nessuno, nei confronti dei popoli europei che stanno subendo questo colpo di stato finanziario, col fine ultimo di spogliare gli stati di ogni ricchezza pubblica, tramite privatizzazioni a basso costo e di procedere verso una nuova feudalizzazione della proprietà pubblica.
Chiedo pertanto al Sig Sindaco e ai Consiglieri Comunali di avere il coraggio di compiere l’atto di orgoglio che fece la Sig.ra Rosa Parks, quando nel 1955 si rifiutò di cedere il posto ad un uomo bianco sull’autobus su cui stava viaggiando. Nel fare quell’atto non si pose tanti problemi, lo fece perché lo ritenne giusto e da allora divenne l’icona dei diritti civili negli Sati Uniti.

COSTRUIRE UN’ECONOMIA SALVA VITE, SALVA STATO, SALVA DEMOCRAZIA.
Uno Stato con moneta sovrana, legittimato dai cittadini, che attua Spesa a Deficit Positiva per il beneficio del 99% della popolazione,è l’unica vera democrazia.

La “Modern Money Theory” (MMT) è una scienza economica e sociale, che studia il funzionamento del sistema monetario di una nazione a moneta sovrana, al fine di rimodellarlo sull’economia reale (cittadini ed imprese), nel perseguimento del benessere sociale della quale lo Stato si fa garante con i suoi cittadini (unici legittimi detentori del potere Sovrano), assieme alla responsabilità di controllare l’operato politico ed economico della classe dirigente.
Oggi sappiamo per certo che questa crisi e questo economicidio, servono a costringere gli Stati a fare riforme strutturali che consistono essenzialmente in :
– svendita dei diritti;
– riduzione dei salari;
– aumento della disoccupazione
(per garantire enormi masse di manodopera a basso costo);
– svendita dei servizi pubblici essenziali tramite privatizzazioni a basso costo
(strade, sistemi di comunicazioni, ferrovie, acqua,  sistemi fognari , scuole , ospedali , asili immobili ecc…);
– riappropriazione della stragrande maggioranza della ricchezza reale e finanziaria, da parte delle elite neoclassiche, neomercantili e neoliberiste a discapito del 99% della popolazione europea.

La giustificazione che ci viene data è sempre la stessa “ce lo chiede l’Europa” , ma le regole che ci vengono imposte dall’Europa ci costringono a sottostare alla decisione di adottare politiche di austerità, decisioni prese da pochi (non eletti democraticamente da nessuno) a danno di molti.
La crisi non passerà fino a quando i cittadini non  reagiranno per ottenere politiche di piena occupazione , pieni diritti e pieno stato sociale . Questo è possibile uscendo dall’ Euro e applicando la MMT, Teoria della Moneta Moderna il cui assunto è : Uno Stato sovrano, con moneta sovrana, legittimato dai cittadini che spenda a DEFICIT POSITIVO per il beneficio e il benessere  del  99% della popolazione.
La “Modern Money Theory” spiega e dimostra, come il debito pubblico di un paese a moneta sovrana non sia il debito dei cittadini e delle imprese, ma al contrario la loro ricchezza, in quanto lo Stato per creare servizi e occupazione crea denaro dal nulla (invece di prenderlo in prestito dai mercati privati), generando un debito con se stesso (che quindi non va restituito o ridotto) per pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, costruire scuole, ospedali, trasporti, strade ecc… ; riducendo di per se il debito pubblico ad una mera nota contabile che non và ripagato e diminuito, ma costantemente rinnovato.
Inoltre, in uno Stato a moneta sovrana (quindi com’era l’Italia della Lira, non come oggi che siamo nell’ euro), le tasse non sono mai e poi mai servite a pagare la spesa pubblica, in quanto essendo che per logica lo Stato deve necessariamente spendere prima di tassare, se ne deduce che i servizi vengono finanziati dalla spesa a deficit dello stato e non dalle tasse accumulate tramite il prelievo fiscale. In uno Stato a moneta sovrana, le tasse servono solo a controllare l’inflazione, la ricchezza aggregata della popolazione, a imporre la valuta dello stato sul proprio territorio e a disincentivare/incentivare determinati comportamenti sociali. Mai a finanziare la spesa pubblica.
Voglio inoltre ricordare che uno Stato sano, con l’ausilio di una propria moneta sovrana, consente l’applicazione di un approccio economico ora considerato “eterodosso”: la “Modern Money Theory”, che fonda le proprie radici in giganti del pensiero economico contemporaneo quali   Keynes, Lerner, Kalecki e Minsky. La MMT è in grado di arrivare al raggiungimento della piena occupazione sociale, pieni servizi, pieno stato sociale. Infatti, solo uno Stato che si fa garante del diritto al lavoro può dirsi veramente democratico, in quanto di fatto con esso, è possibile garantire ai cittadini non solo una vita decorosa, ma anche la possibilità di una piena e libera partecipazione alla dialettica politica e alla vita democratica del proprio stato.